Fotovoltaico: Fotowatio e Italgen, impianto da 20 milioni di euro

di Redazione Commenta

Una potenza complessiva cumulata pari ad oltre 6 MW a fronte di un investimento complessivo di 20 milioni di euro. Sono questi i numeri di un impianto fotovoltaico che è stato connesso in Provincia di Modena, e per la precisione nel Comune di Guiglia. Ad annunciare la fine dei lavori per l’impianto fotovoltaico citato sono state congiuntamente i soggetti che hanno realizzato l’investimento, la multinazionale spagnola “FRV”, Fotowatio Renewable Ventures, e la Italgen, un’azienda del Gruppo Italcementi.

I lavori per la realizzazione dell’impianto, presso un ex sito estrattivo nella Regione Emilia-Romagna, di proprietà di Italcementi, sono stati conclusi con ben due mesi di anticipo rispetto a quanto programmato. Della costruzione del parco fotovoltaico, su un’area vasta complessivamente oltre venti ettari, si è occupata la società Scatec Solar. Ora l’impianto, connesso alla rete elettrica di Hera, sarà congiuntamente gestito da Itagen e da Fotowatio Renewable Ventures; l’energia prodotta sarà pari a quella che serve annualmente a 2 mila famiglie per soddisfare il proprio fabbisogno energetico, a fronte di 5 mila tonnellate annue circa di anidride carbonica (CO2) che non saranno immesse in atmosfera.

Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato di Fotowatio Renewable Ventures per l’Italia, Andrea Fontana, nonostante i lavori siano stati completati con due mesi di anticipo, quella per l’impianto fotovoltaico di Guiglia è stata una vera e propria corsa ad ostacoli. Questo perché l’impianto è stato realizzato in una fase caratterizzata da una forte incertezza a livello normativo, e per questo c’è ancora più soddisfazione sul fatto che sia stato raggiunto tale risultato assieme a tutti i partners, dalla Provincia di Modena a Italgen e passando per il Comune di Guiglia, Italcementi, Leasint, Hera e Scatec Solar. L’impianto fotovoltaico accede per quel che riguarda le incentivazioni al Quarto Conto Energia sebbene gli investimenti, per un controvalore pari a 20 milioni di euro, fossero stati programmati per fruire della tariffa incentivante legata al Terzo Conto Energia.

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