I livelli troppo alti di arsenico nell’acqua potabile rappresentano un rischio sanitario affatto trascurabile. Abbiamo avuto modo di parlarne spesso nei mesi scorsi in seguito alla scoperta di numerosi comuni italiani che sforavano il limite previsto dall’UE e ritenuto accettabile dall’OMS, uno sforamento rischioso soprattutto per quanto riguarda la preparazione dei cibi dei neonati e l’acqua da far bere ai bambini, più suscettibili e più permeabili ai contaminanti. Ci sono però Paesi del mondo che stanno messi decisamente peggio quando si tratta di inquinamento da arsenico nell’acqua potabile. Pensate che circa 100 milioni di persone, nei Paesi in via di sviluppo, sono esposte a questo rischio e non possono certo permettersi costosi impianti di purificazione. Una soluzione a basso costo sembrano averla trovata i ricercatori della Monmouth University nel New Jersey, scoprendo una tecnologia low cost in grado di risolvere il problema, decontaminando l’acqua potabile.
Prevenire è meglio che curare: l’analisi dell’acqua nel piano sanitario dell’allevamento
Nel mondo dell’allevamento, ogni dettaglio conta: dalla genetica degli animali alla qualità del mangime, dalla gestione delle strutture alla cura delle condizioni ambientali. Ma c’è un elemento spesso sottovalutato che
