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Arsenico nell’acqua: nel Lazio scattano i divieti

arsenico acqua rubinetto regione lazioAnno nuovo, notizia vecchia: torna l’allarme per la presenza di arsenico nell’acqua potabile, riscontrato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per alcune regioni italiane, ed in particolare il Lazio. Dal 1 gennaio per alcuni comuni della provincia di Viterbo è scattato il divieto di utilizzo dell’acqua del rubinetto perché i valori di arsenico presenti nell’acqua superavano la soglia stabilita per legge.

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Ecologia e cultura, al via i percorsi dell’antica via Francigena

trekking arte cultura lazioPartirà sabato 9 giugno 2012 la manifestazione organizzata dall’assessorato alla Cultura, Art e Sport della Regione Lazio “La via Francigena cammina nei Parchi del Lazio” per far scoprire attraverso percorsi e trekking naturalistici, rievocazioni storiche in costumi tradizionali, ma anche visite guidate ad antichi monasteri e degustazioni di prodotti tipici, l’antico splendore della via Francigena che conduceva i pellegrini alle tre antiche mete religiose cristiane di epoca medievale: Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme.

Bandiere blu 2011 nel Lazio, le spiagge più pulite

Con l’estate alle porte e la voglia crescente di trascorrere qualche ora in riva al mare per prendere un po’ di sole, per stemperarsi dal caldo opprimente con bagni refrigeranti, oppure semplicemente per rilassarsi o chiacchierare con gli amici; noi di Ecologiae vogliamo dedicare qualche articolo alle spiagge più pulite del Bel Paese, quelle a cui è stato assegnato il riconoscimento Bandiera blu 2011, con informazioni sulle spiagge e qualche consiglio per trascorrere al meglio una divertente giornata al mare.

Cominciamo con le Bandiere blu 2011 assegnate alla regione Lazio, al mare anche della Capitale. Ricordiamo che il riconoscimento internazionale viene assegnato solo alle località turistiche che si sono distinte per la gestione ecosostenibile del territorio. Nel Lazio queste località sono: Anzio (Roma); Sabaudia, San Felice Circeo, Sperlonga.

Presentato a Roma il nuovo distretto tecnologico per i beni e le attività culturali

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Una rete sinergica nella ricerca e nelle bioscienze che possa competere a livello internazionale e valorizzare i risultati della ricerca scientifica inserendoli all’interno del mondo produttivo. Stimolare lo sviluppo e la nascita di imprese innovative che utilizzino i beni culturali come volano per l’economia locale; favorire l’uso privato, ma regolamentato dal pubblico ed alto valore aggiunto, del patrimonio culturale, creando delle comunità di pratica tra gli attori del sistema; incrementare la collaborazione tra grandi imprese e piccole-medie imprese e tra il mondo accademico e quello imprenditoriale. Questi gli obiettivi del Distretto tecnologico delle bioscienze presentato in questi giorni al Vittoriano durante l’incontro “Innovazione tecnologica e sistema cultura”. Nell’ambito della manifestazione “Apriamo la mente” organizzata dalla Regione Lazio e svoltasi a Roma in questi giorni è stato quindi presentato il Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali. Voluto dalla Regione Lazio, in particolare dall’Assessorato Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo e dalla Filas, e realizzato in collaborazione con il Mur, Mise, Mibac, università laziali, CNR ed Enea, il nuovo Distretto nasce quindi con un programma molto ambizioso.