Rifiuti spaziali fuori controllo. E’ questo l’allarme, l’ennesimo a dire il vero, lanciato dal mondo della ricerca sui detriti che gravitano allo sbando nello spazio. Stavolta è il Consiglio Nazionale per la Ricerca americano a mettere in guardia la Nasa, l’agenzia spaziale americana, chiedendole di intervenire su quella che ormai è divenuta una situazione insostenibile. A rischio ci sono le missioni spaziali stesse, minate dai continui impatti dei rifiuti con le navicelle che potrebbero creare delle crepe ed inoltre, come avvertono gli stessi autori del report, altro non fanno che generare, ad ogni nuova collisione, altre particelle di detriti, in un circolo vizioso apparentemente senza fine. Si è toccato il punto di non ritorno, spiegano infatti i ricercatori americani. Ma quali sono stati, negli ultimi anni, gli incidenti che più hanno disseminato detriti nello spazio?
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Rifiuti spaziali: come liberarsi dai detriti di astronavi, satelliti, razzi che restano in orbita e che crescono a vista d’occhio proporzionalmente all’incremento di missioni e spedizioni nell’universo? Per evitare di trasformare la galassia in una discarica a spazio aperto, l’ESA, l‘Agenzia Spaziale Europea, ha scelto di correre ai ripari prima che sia troppo tardi, testando ben otto progetti per disfarsi dei rottami. La prima fase della sperimentazione dovrebbe vedere lo start a marzo 2012, con il lancio di un razzo sonda dedicato alla risoluzione del problema spazzatura. La missione dovrebbe partire dalla base di Kiruna, in Svezia, nell’ambito di un programma denominato Rexus/Bexus.
Rifiuti nello spazio, alla Cina il primato per l’inquinamento in orbita
Residui di razzi, satelliti dismessi, parti di veicoli: sono solo alcuni pezzi dei rifiuti che gravitano nello spazio. A produrli sono, ovviamente, le tre principali potenze spaziali nella misura del 93% dell’ammontare della spazzatura orbitante.
Stando ai dati forniti dall’Agenzia Spaziale Federale Russa Roscosmos il 40% dei rifiuti sarebbe prodotto dalla Cina, al secondo posto ci sarebbero gli Stati Uniti con il 27,5% e al terzo la Russia con il 25,5%. Il restante 7% è imputabile a tutti gli altri Paesi che in questi ultimi anni hanno partecipato alle missioni spaziali internazionali o hanno azzardato una propria corsa nello spazio.
Ci pensavo proprio oggi: ma quanti poco onorevoli primati detiene la Cina? Ci accaniamo spesso contro il Paese asiatico per via della continua richiesta di parti di animali per la medicina tradizionale, cerimonie sacre, aumento del vigore sessuale, ma anche per la cucina: vedi bacchette di avorio che alimentano l’uccisione di centinaia di elefanti e zuppa di pinne di squalo, che spingono pescatori di tutto il mondo a praticare la redditizia quanto barbara pratica del finning.