Fotovoltaico: Teramo, la Provincia produce energia pulita

Un guadagno pari a 3 milioni di euro nell’arco di quindici anni, e ben 240 tonnellate annue di anidride carbonica (CO2) non immesse in atmosfera. Sono questi i risparmi economici ed ambientali a Teramo, con la Provincia che diventa ufficialmente un produttore di energia pulita; questo, in particolare, grazie ad undici impianti fotovoltaici per gli istituti scolastici, ed a fronte del primo investimento infrastrutturale che rientra nel cosiddetto “Patto dei Sindaci“.

Per la realizzazione degli impianti sono stati messi sul piatto complessivi 2 milioni di euro così ripartiti: 1 milione di euro di fondi propri, ovverosia della Provincia di Teramo, mentre l’altro milione di euro deriva da un finanziamento regionale rientrante proprio nel programma del sopra citato  “Patto dei Sindaci“.

Energia pulita: finanziamenti in Provincia di Teramo

Nell’ambito del cosiddetto “Patto dei Sindaci“, nella Provincia di Teramo arrivano quasi sette milioni di euro dalla Regione Abruzzo con la finalità di incentivazione e promozione all’uso dell’energia pulita. Nel dettaglio, trattasi di 2,8 milioni di euro di finanziamenti destinati alla Provincia di Teramo, e 4 milioni di euro per i Comuni; le finalità di utilizzo dei fondi spaziano dai progetti per i privati all’uso delle fonti di energia rinnovabile, alla revisione dei regolamenti comunali in ottica “green”, e passando per gli interventi di riqualificazione e di riconversione al risparmio energetico delle strutture pubbliche e degli edifici.

Il “Patto dei Sindaci”, in accordo con quanto ricorda proprio la Provincia di Teramo attraverso il sito Internet istituzionale, prevede che, nell’ambito del programma europeo, le emissioni di agenti inquinanti da qui al 2020 vengano tagliate del 20%; trattasi, nello specifico, di finanziamenti provenienti dall’Asse II Energia del Programma POR Fesr per un ammontare complessivo pari ad oltre 35 milioni di euro.

Abruzzo, 35 milioni di euro dall’UE per risparmio energetico e fonti rinnovabili

L’Abruzzo punta alla riduzione delle emissioni di CO2 pari al 20% entro il 2020. E lo fa grazie al sostegno dell’Unione Europea che ha stanziato per le politiche di sviluppo delle rinnovabili ed il risparmio energetico una somma pari a 35 milioni di euro, frutto di una rimodulazione concordata dell’asse II energia del Por Fers 2007-2011.

Il presidente Gianni Chiodi dice basta alla costruzione di marciapiedi, giardini pubblici ed a quella che definisce la politica del consenso immediato che si basa per l’appunto su interventi subito visibili dai cittadini, e punta piuttosto su obiettivi più ambiziosi a medio e lungo termine come lo sono l’efficientamento energetico degli edifici, gli interventi sugli impianti di riscaldamento obsoleti, l’installazione di termoregolatori e tutto quanto necessario per ottenere strutture pubbliche e private adeguate a perseguire un risparmio energetico su larga scala.