Eolico offshore, a settembre parte in Francia il progetto da 10 mld di euro

di Redazione 5

La Francia ha messo in atto un grande progetto per l’eolico offshore che partirà il prossimo settembre, con uno stanziamento iniziale di 10 miliardi di euro.

L’iniziativa verde nasce con l’obiettivo di rendere il Paese indipendente dal punto di vista energetico e di dare impulso al business delle fonti rinnovabili e dell’energia pulita, dopo il nucleare di terza generazione.

L’ambizioso progetto si inserisce in una strategia politico- ambientale ben precisa, come abbiamo visto la Francia sta puntando molto sull’ambiente e sulle energie pulite. Come si legge nel quotidiano Les Echos, l’eolico offshore francese sarà composto da 600 aerogeneratori collocati al largo delle coste settentrionali della Normandia, della Bretagna e del Languedoc- Roussillon, nella parte meridionale. Se all’inizio l’impianto in mare sarà in grado di produrre 3.000 megawatt, nel 2020 la produzione annuale di energia da fonte rinnovabile salirà a 6.000 megawatt.

Per realizzare il parco eolico offshore la Francia è pronta a stanziare circa 10 miliardi di euro, ossia circa 3,5 milioni di euro per megawatt. Nei prossimi dieci anni il costo dell’impianto avrà raggiunto la cifra di 15- 20 miliardi di euro. La sua realizzazione sarà affidata a soggetti privati, vincitori di inusuali gare d’appalto, previste per il prossimo settembre. I progetti vincitori verranno tenuti sotto controllo da una commissione per un periodo minimo di 18 mesi, per verificarne l’effettiva capacità di realizzazione e installazione degli impianti su mare, al costo garantito. Questo espediente del governo francese è rivolto all’eliminazione del rischio di scegliere progetti economici ma poi non realizzabili nei tempi stabiliti, o perfino irrealizzabili. Negli anni passati la Francia, come spiega un portavoce dell’agenzia governativa, ha avuto

esperienze molto negative con le gare d’appalto. Il criterio del prezzo annulla tutti gli altri, e ci si ritrova con i progetti meno cari ma allo stesso tempo piu’ fragili.

e non è certo disposta a ricommettere gli errori, e gli impianti eolici offshore non sono probabilmente i più semplici da realizzare, in quanto prevedono studi e analisi dei fondali marini, molto costosi e complessi. Per questo si crede che alle gare d’appalto partecipino grandi gruppi energetici specializzati nell’eolico.

[Fonte: Ansa; Les Echos]

[Foto: ventofavorevole]

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