I 10 più grandi visionari dell’ecologia: ecco le loro teorie (prima parte)

di Redazione 1

james-lovelock

L’era di Woodstock, oltre a contribuire enormemente alla cultura musicale, ha fatto anche nascere il movimento ambientalista, facendolo diventare una vera e propria lotta-verde fino ai giorni nostri. In questo periodo sono nati (scientificamente parlando) dei visionari-verdi che con il loro ingegno già 40 anni fa avevano cominciato a mettere in guardia il mondo dal riscaldamento globale, dalla crescita della popolazione, sulle energie rinnovabili e sulla conservazione della natura. Il nostro intento di oggi è di far conoscere tali geni alle nuove generazioni e di capire le loro teorie spiegate in poche parole, e renderci conto di quanto vicini fossero andati alla problematica attuale, nonché le loro posizioni odierne. Lo faremo in due puntate. Oggi conosceremo i primi 5 “eroi”, domani altri 5.

1. James Lovelock: inventore della teoria su “Gaia”. La sua teoria che ha affascinato diverse generazioni è che esiste una “Gaia”, cioè un sistema più grande che comprende tutti i sistemi complessi della Terra, i quali interagiscono per creare le condizioni per la vita sul nostro pianeta. Lovelock ha lavorato sui clorofluorocarburi atmosferici ed è un sostenitore del nucleare. Oggi vive in Cornovaglia, Inghilterra, in un fienile trasformato in laboratorio, fa esperimenti sull’energia nucleare perché crede che sia il solo modo per fermare il riscaldamento globale. Egli ritiene che la situazione è disperata, e che il 90% della popolazione umana sarà uccisa entro il 2100 dall’effetto serra.

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2. Paul R. Ehrlich: sostenitore della teoria che ci sono troppe persone sulla Terra. L’entomologo americano oggi è docente alla Stanford University, dove professa la sua teoria sulla sovrappopolazione come una delle principali crisi ambientali. Secondo lui il progresso tecnologico non salverà il pianeta, perché l’eccessivo consumo delle risorse dovuto alla sovrappopolazione sarà inarrestabile.

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3. Frances Moore Lappé: mettere a dieta la crescita del pianeta. Attivista sociale, ha delle idee rivoluzionarie sul consumo di massa dei prodotti alimentari e incoraggia il vegetarianismo sin dal 1971. Da allora ha pubblicato tantissimi libri, tra cui l’ultimo, uscito nel 2007, che parla di un “mondo impazzito”. Tra le soluzioni che la Lappé prospetta per la sopravvivenza delle popolazioni c’è la diffusione della democrazia in tutti i Paesi del mondo.

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4. Ralph Nader: L’avvocato dei consumatori. Attivista politico, la sua più importante teoria si basa sulle soluzioni climatiche come base del commercio e come leva politica. Nader è stato il primo politico a parlare in pubblico di ecologia, molto prima di Al Gore, in particolare dei livelli di contaminazione negli Stati Uniti  di fiumi, laghi e corsi d’acqua.

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5. Jane Goodall: Fondatrice del Gruppo Giovanile Roots & Shoots e del famoso Jane Goodall Institute. Inglese conservatrice, l’antropologa Dr. Jane Goodall è conosciuta per i lavori sugli scimpanzé nel Parco Nazionale di Gombe Stream, in Tanzania. Goodall è diventata ambasciatrice di pace delle Nazioni Unite. La sua missione è sempre stata quella di proteggere le specie a rischio e di far capire quanto la vita degli animali fosse molto più simile a quella degli esseri umani di quello che si può pensare.

Fonte: [Treehugger]

Commenti (1)

  1. Sostenere e praticare il vegetarianesimo credo sia per ora la scelta migliore e più efficare.

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