
Ecofeudo, ecco foto, immagini e bozze del progetto dell’autista di Grillo, Walter Vezzoli, per il grande resort in Costa Rica tutto improntato a criteri di massima ecosostenibilità, dalle energie rinnovabili alle alla permacoltura, dal compostaggio naturale e l’autoproduzione del cibo alle tecniche costruttive a secco con materiali rigorosamente naturali.
Negli ultimi anni la scienza ha riscoperto il valore delle alghe. Si tratta di organismi semplici ma con potenzialità enormi in fatto di assorbimento dell’inquinamento e produzione di energia. In Germania hanno pensato bene di passare alla fase successiva ed impiegarle per alimentare direttamente gli edifici. E così ecco realizzata a Wilhelmsburg, vicino Amburgo, la Biq House, o casa alga, un edificio di 5 piani e 15 appartamenti, realizzato dallo studio Splitterwerk, completamente ricoperto dalle alghe.
Architetti e ingegneri di tutto il mondo si sono lanciati una sfida da qualche anno: trovare nuove strade per far sviluppare il campo dell’edilizia in bioedilizia. L’intento non è quello che qualcuno chiede di smettere di costruire, ma costruire in modo più sostenibile. L’ultimo appuntamento in cui sono state mostrate le idee più innovative è stato il Klimahouse di Bolzano, la Fiera Internazionale della Bioedilizia in cui i progetti più importanti di tutto il mondo vengono presentati al pubblico ogni anno.
Abbiamo visto la bioedilizia galoppare negli ultimi anni. Case passive, case che producono energia dalle rinnovabili, case domotiche ed anche interi palazzi che si muovono seguendo il sole, ma questa non l’avevamo mai vista. Si chiama D’Haus ed è la prima casa che cambia forma a seconda del clima. Direi una casa super-ecologica, viste le sue proprietà. Lo scopo è quello di utilizzare quanta meno energia possibile, ottimizzando la luce del sole e l’esposizione agli agenti climatici che le consentono di produrre energia rinnovabile.
I nostri antenati utilizzavano gli elementi naturali per costruire case. In particolare terreno, fango ed altri materiali che potevano trovare sul posto. Erano stupidi? Probabilmente siamo più stupidi noi che costruiamo case col cemento che arriva dall’altra parte del mondo e che inquina in maniera esagerata. Ma siccome non si può fare a meno di costruire case, allora perché non tornare alle tecniche di una volta? Ci stanno pensando gli architetti Pietro e Simsa Melloni che hanno realizzato la prima casa a km zero in provincia di Grosseto.
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