
La geoingegneria nel suo insieme suscita forti sentimenti nella comunità verde, e la fecondazione dell’oceano con il ferro non fa eccezione. Ora però, come sottolinea Climate Progress in un nuovo articolo pubblicato su Nature Magazine, probabilmente la prospettiva della fecondazione dell’oceano con ferro potrebbe essere abbandonata. In breve tale fecondazione consiste nel cospargere di polvere di ferro la superficie del mare in modo da alimentare il plancton e alghe, i quali a loro volta si nutrono di CO2. In questo modo gli oceani assorbirebbero inquinamento e aumenterebbero anche la quantità di cibo per i pesci. Ecco perché la si vuol abbandonare.
Fondamentalmente, gli autori Aaron Strong, Sallie Chisholm, Charles Miller, e John Cullen affermano che sia l’IPCC che la Royal Society hanno una visione non proprio positiva della tecnica, dicendo che le conseguenze ambientali non sono note. Con questo si vuol dire che la fecondazione oceanica ha probabilmente una capacità relativamente piccola di assorbire l’anidride carbonica e che le conseguenze ecologiche sono “probabilmente deleterie”.
Torniamo a seguire la vicenda delle
