Da un fungo della Patagonia arriva il mico-diesel

Al fine di scongiurare il rischio di un’eventuale crisi globale dovuta alla scarsità di petrolio e per tutelare la salute del nostro Pianeta, cresce sempre di più l’attenzione alle fonti di energie alternative, con particolare riguardo alle nuove generazioni di carburanti. L’ultima scoperta in merito arriva dall’America dove un gruppo di scienziati della Montana State University (MSU) ha individuato un particolare fungo capace di produrre delle sostanze chimiche simili al tradizionale combustibile diesel. Si chiama Gliocladium roseum ed è un piccolo micete che cresce nella foresta pluviale della Patagonia, dove è stato scoperto.

Crollata l’industria del biologico, la Crisi Economica colpisce anche l’ecologia

La Borsa cade, l’Economia traballa, e purtroppo a risentirne è anche il mondo ecologico. Il mercato del cibo biologico che negli ultimi anni cresceva a doppia cifra si è improvvisamente arrestato. Il portafoglio è più leggero, e forse si preferisce diminuire la qualità a tavola per spendere di meno.

Quando i tempi si fanno duri, i consumatori potrebbero essere meno interessati al tipo di alimentazione che segue la mucca che hanno servito per cena, o se le carote sono state coltivate senza concimi chimici, l’importante è che queste siano costate poco.

Approvata dal Consiglio europeo la nuova direttiva quadro sui rifiuti

Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi“. E’ questa la definizione di rifiuto che da’ il testo della nuova direttiva quadro sui rifiuti approvata, nella versione finale, il 20 ottobre scorso dal Consiglio Europeo. La direttiva, che abroga la 2006/12/Ce sui rifiuti, la 91/689/Cee sui rifiuti pericolosi e la 75/439/Cee sull’eliminazione degli oli usati, contiene tutta una serie di misure sulla gestione dei rifiuti a tutela dell’ambiente e della salute umana. Il testo della direttiva definisce, innanzitutto, alcuni concetti basilari come quelli di rifiuto, smaltimento e recupero.

La marina americana sceglie le navi ad aquilone

Un grande aquilone in grado di sfruttare il vento per aiutare le imbarcazioni nella navigazione. E’ questa la nuova frontiera della nautica che, come abbiamo già spiegato tempo fa, va alla ricerca di soluzioni ecosostenibili per abbattere i consumi e soprattutto le emissioni nocive. Questo innovativo sistema di propulsione motore-vela verrà impiegato dalle forze armate americane che saranno le prime organizzazioni ad utilizzare l’aquilone per trainare le proprie imbarcazioni. L’ufficio di logistica della marina americana, il Navy’s Military Sealift Command ha deciso, infatti, di noleggiare la Beluga, un cargo tedesco che utilizza il nuovo sistema di propulsione, per il trasporto di materiali dalle basi americane all’Europa. Il meccanismo applicato è per molti versi simile a quello del kitesurf con la tradizionale vela che viene sostituita da un enorme aquilone che, collegato alla nave tramite una cima, sfrutta l’energia del vento per aiutare il motore a far muovere l’imbarcazione.

Ecco le televisioni a risparmio energetico

In tema di ecologia, gli americani sono i primi al mondo. Tra le varie iniziative intraprese, è stato creato dall’ Us EPA (l’agenzia per la tutela dello sviluppo) l’ente noto in tutto il mondo come Energy Star, cioè un marchio che viene apposto su tutti gli elettrodomestici del mondo che hanno certe caratteristiche ecologiche, prima fra tutti il risparmio energetico.

Secondo l’EPA i nuovi modelli di televisore appena usciti sul mercato o pronti per uscire sono capaci di ottenere un risparmio energetico di circa un terzo rispetto alle tv che sono attualmente presenti nelle nostre case. Questo significa che l’Energy Star ha segnalato sul suo sito internet tutti i modelli che faranno risparmiare ai cittadini un pò di soldi in elettricità, e all’ambiente un bel pò di inquinamento.

Parchicard, in arrivo nel 2009 una tessera sconti ecologica

I saldi arrivano in più periodi dell’anno un po’ per tutti i generi di consumo, dall’abbigliamento agli accessori, dall’elettronica alle vacanze. Per non parlare delle miriadi di iniziative come notti bianche o giornate di accesso libero che prevedono ingressi gratuiti alle mostre, nei musei, nei complessi archeologici più rinomati.
Perchè dunque non applicare degli sconti anche alle riserve naturali e ai parchi che non siano solo casi isolati di una domenica all’anno? Ci ha pensato il Cts (Centro turistico studentesco) in collaborazione con Federparchi.

Proprio per incentivare le visite nei grandi parchi italiani e sviluppare una cultura dell’ecologia sarà disponibile infatti, a partire dal 2009, una speciale carta che darà diritto ad ingressi scontati e a particolari agevolazioni economiche per coloro che usufruiscono dei servizi messi a disposizione da parchi e riserve del nostro Paese.

L’immondizia di casa e i resti agricoli insieme per un nuovo tipo di biocarburante

Abbiamo spesso parlato di biocarburanti e delle immense potenzialità a cui questa nuova fonte energetica potrebbe aspirare se non intaccasse gli equilibri nell’approvvigionamento delle risorse alimentari del mondo.
Come denunciato dalla Fao, infatti, il prezzo del grano, dello zucchero e delle altre colture destinate alla produzione di etanolo e degli altri biocarburanti, lievita con l’aumentare della richiesta e con l’incremento dell’industria del biocarburante.

Ecco perchè si rivela a questo punto necessario trovare al più presto altre materie prime da impiegare come fonte di energia alternativa da biomassa.
A questo proposito, gli scienziati stanno elaborando il modo di ricavare etanolo dalla commistione tra la comune spazzatura prodotta negli ambienti domestici e i resti delle colture agricole.
Ad elaborare questo ambizioso progetto sono stati i ricercatori dell’Agricolture Research Service (ARS), che stanno già effettuando degli esperimenti nei loro laboratori presso il Western Regional Research Center dell’ARS, che si trova ad Albany, in California.

Test sugli animali, torture in nome della scienza

Tutti gli essere viventi sono creature di Dio. Così può essere più o meno sintetizzato il diritto alla vita di animali, piante, umani così come è concepito dal Cristianesimo. Ebbene, in questa sede non vogliamo certo arrogarci di riuscire ad interpretare il divino volere meglio dei suoi rappresentanti sulla Terra, però è insito nella curiosità propria degli essere razionali porsi degli interrogativi. Del tipo: Dio sarabbe d’accordo che invece di utilizzare cellule staminali sterminassimo migliaia di scimmie, conigli, topi, gatti, cani, orsi, condannandoli a morire tra le sofferenze più atroci per dei test che nel 90% dei casi falliscono?

I test sugli animali, di questo parliamo oggi, delle torture ai danni di centinaia di cavie, rese cieche, fatte ammalare di Aids, delle malattie più rare, che su di essi, non essendo umani, hanno conseguenze ancora più terribili, moltiplicando il dolore ai limiti del sopportabile. Tutto in nome della ricerca scientifica.

Lo spazio diventa fonte di energia solare

Preoccupati perchè vorreste mettere i pannelli solari, ma verso casa vostra il sole batte poco? Fate pressione sul vostro comune per installare impianti solari, ma la risposta che ricevete è che da voi piove sempre e il sole non c’è mai? Nessun problema, adesso l’energia solare la si può prendere direttamente dalla fonte, e cioè dallo spazio.

Un ex scienziato della NASA, stanco della pensione, è riuscito ad utilizzare le onde radio per trasmettere energia solare dallo spazio per 148 km tra due isole hawaiane, dimostrazione che è possibile prendere energia solare dall’esterno della Terra, in maniera tale da fornire anche il nostro pianeta.

Inventato il metallo ultraresistente, resiste a qualsiasi botta ed è pure a risparmio energetico

L’ultima invenzione in grado di salvare il mondo (come direbbero gli scrittori di fantascienza) non proviene da grandi team di cervelloni internazionali, nè da un superuomo, ma semplicemente da una donna, una scienziata che ha studiato in giro per il mondo, e forse ha introdotto una delle invenzioni più importanti per il futuro dell’umanità.

La donna in questione si chiama Afsaneh Rabiei, mentre la sua invenzione un nome ancora non ce l’ha. Si tratta in parole povere di uno speciale metallo in grado di essere applicato nella costruzione di materiali ultrarestistenti e ultraleggeri adatti a qualsiasi campo, dall’industria dell’auto a quella delle armi, fino alla costruzione degli apparecchi medici.

Fairtrade: la settimana della spesa ecologica

Da domenica 18 a lunedì 26 Ottobre in tutte le città italiane si terrà la settimana del commercio equo e solidale, iniziativa della Fairtrade e promossa da Legambiente. Tra le numerose iniziative ecologiche che vi proponiamo, e che sono solo una minima parte di quelle intraprese in tutto il mondo, questa probabilmente è una di quelle più convenienti per i singoli cittadini.

Si tratta di fare attenzione alla nostra spesa, nel vero senso della parola. Quando ci rechiamo nei supermercati cerchiamo sempre i prodotti più genuini, c’è chi guarda la qualità, e cioè l’essere biologici, chi invece si “accontenta” che questi siano italiani. Ma dopo il recente scandalo dei prodotti Galbani, ancora tutto da verificare, non sono più in molti a fidarsi nemmeno di ciò che si trova nei supermercati italiani.

In Giappone un paese a “rifiuti zero”

Un paese a rifiuti zero. Ripensando a questa estate e all’emergenza rifiuti che ha colpito alcune città italiane ed in particolare Napoli, sembra impossibile. Eppure esiste davvero. Si chiama Kamikatsu ed è un cittadina di 2.000 abitanti situata sulle colline orientali del Giappone. Qui il sindaco, Kasamatsu Kasuichi, ha deciso di dichiarare guerra ai rifiuti rivoluzionando il tradizionale metodo di raccolta dell’immondizia. Nessun cassonetto dei rifiuti per le strade del paese e nessun inceneritore, tutto, invece, viene riciclato e compostato dai cittadini di Kamikatsu che hanno imparato anche a utilizzare al meglio gli scarti alimentari. I residenti del piccolo paese giapponese si occupano personalmente di differenziare i rifiuti, separando, come prima cosa, quelli organici da quelli non organici.

Anche i forni crematori inquinano, blitz del Noe contro impianti non a norma

Continua la tolleranza zero, espressione che ormai sembra identificare l’attuale governo della destra, contro chi non rispetta la legge.
Dopo i controlli a tappeto sulle importazioni illecite provenienti dalla Cina, tra cui i 10 quintali di latte contaminato da melamina sequestrate ieri a Napoli dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato, dopo l’intransigenza Brunetta scova fannulloni nell’amministrazione pubblica, finalmente un’operazione a favore dell’ecologia che ha incastrato decine di forni crematori non rispettosi delle norme ambientali previste per lo smaltimento dei rifiuti.

A colpire gli irregolari è stata un’operazione del Noe, i carabinieri dei Nuclei operativi ecologici, che hanno compiuto un vero e proprio blitz incrociato in tutta Italia, sequestrando gli impianti di cremazione non a norma di legge.
I forni crematori, infatti, dovrebbero attenersi a speciali disposizioni per lo smaltimento dei rifiuti provenienti dalle bare, dai vestiti e dalle spoglie umane. Servono particolari autorizzazioni e bisogna rispettare norme precise riguardo alle emissioni in atmosfera.

Scoperto un batterio che vive senza luce solare. Sarà l’abitante ideale di Marte?

Una nuova specie batterica a tre chilometri di profondità nella superficie terrestre. E’ quanto ha scoperto un gruppo di ricercatori del Pacific Northwest National Laboratory. Si tratta di un batterio denominato Desulforudis audaxviator, scoperto a circa 2,8 chilometri di prodonfità nella miniera di Mponeng in Sud Africa. Il batterio è in grado di sopravvivere nella totale assenza di luce e di ossigeno ad una temperatura di quasi 60 gradi C, sfruttando l’energia sprigionata dall’idrogeno e dai solfati presenti nelle rocce a causa del decadimento radioattivo dell’uranio. Il Desulforudis audaxviator è, quindi, un organismo autotrofo capace, cioè, di sintetizzare le proprie molecole organiche a partire da sostanze inorganiche come il carbonio, l’acqua e l’azoto.