Il rapido scioglimento dei ghiacciai a causa dell’aumento delle temperature globali non minaccia solamente le riserve idriche e provoca l’innalzamento dei mari, ma nasconde un ulteriore, grave pericolo: il rilascio di inquinanti accumulati per decenni nel ghiaccio. Un recente studio condotto dall’Università Statale di Milano, in collaborazione con One Ocean Foundation e Giorgio Armani SpA, ha fatto luce su questo fenomeno, dimostrando come i ghiacciai non siano solo serbatoi d’acqua, ma anche depositi di sostanze tossiche.
I letti di legno fanno la differenza sul tema ambiente e per gli amanti del bello. Anche l’occhio vuole la sua parte, certo: e infatti i letti di legno sono bellissimi a vedersi. Hanno il classico fascino delle creazioni artigianali, con delle minuscole imperfezioni che non vanno considerate come difetti, ma come unicità.
I letti che rientrano in questa categoria sono levigati al tatto, contraddistinti da sfumature calde, capaci di trasmettere sensazioni di calore e di familiarità. Sono i letti delle baite di montagna e delle dimore di campagna, concepiti per evocare emozioni positive e per far sentire al sicuro tutti coloro che ci dormono.
Non dimentichiamo che i letti in questione sono dotati di un design minimal e pulito, armonioso ed equilibrato, proprio come insegnano i precetti della filosofia zen. Sono simbolo di serenità, il che è importantissimo nello spazio domestico dedicato al relax e al riposo.
Grazie a una soluzione di questo tipo, la tua camera da letto apparirà più luminosa e libera del superfluo. È incredibile come un letto di legno, soprattutto se a incastro, possa conciliare il benessere delle persone con quello dell’ecosistema!
In Lombardia, l’iniziativa della Regione per incentivare il passaggio a veicoli a basse emissioni ha riscosso un notevole successo, tanto che due delle tre misure previste dal bando “Rinnova parco veicolare 2025” sono già esaurite. L’alto numero di richieste ha permesso a circa 8.000 famiglie lombarde di acquistare un nuovo veicolo, dimostrando un forte interesse verso la transizione ecologica.
Pur essendoci stato un drastico calo degli incendi, diminuiti del 74% nel giro di un anno, la deforestazione in Amazzonia continua a rappresentare una grave minaccia per l’ambiente, con un allarmante aumento del 4% nel 2025. Questo avvertimento arriva direttamente dal WWF, lanciato in occasione della Giornata Mondiale d’Azione dedicata alla salvaguardia del “polmone verde” del nostro pianeta.
I cambiamenti climatici incidono sull’aumento delle turbolenze in volo. A seguito di un recente episodio di turbolenza su un volo da Alicante a Roma, è tornato d’attualità il dibattito sui “buchi d’aria” ad alta quota. Secondo gli esperti, questi fenomeni sono in aumento, e la causa principale è da ricercare nel cambiamento climatico. Il riscaldamento globale, infatti, sembrerebbe incrementare la velocità e la forza dei venti occidentali, generando bruschi cambiamenti nelle correnti d’aria verticali che si traducono in turbolenze.
Un approfondimento sulle città più inquinate d’Europa. Secondo gli analisti di Ener2Crowd, il caldo estremo, come quello causato dall’anticiclone Caronte, non è un fenomeno passeggero, ma una chiara manifestazione del cambiamento climatico. Le emissioni accumulate in decenni hanno reso le città epicentri di questo fenomeno, nonostante coprano solo il 2% della superficie terrestre.
Non è semplice trovare l’equilibrio tra sovraffollamento turistico e tutela dell’ambiente. A Parigi, in Francia, il Museo del Louvre è rimasto temporaneamente chiuso per quattro ore il 16 giugno 2025 a causa di uno sciopero spontaneo del personale per protestare contro il sovraffollamento, la cronica carenza di personale e il peggioramento delle condizioni di lavoro causate dal sovraffollamento turistico.
Il Consiglio dei Ministri ha recentemente dato il via libera al decreto legge “Terra dei Fuochi”, un provvedimento cruciale che mira a intensificare la lotta contro i crimini ambientali. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo per lo Stato, che intende alzare il livello di attenzione e di intervento in un’area duramente colpita come la Terra dei Fuochi, situata tra le province di Napoli e Caserta.
Lo scorso 30 luglio si è parlato tanto del terremoto in Kamchatka. Il sisma è stato registrato verso le 11:30 ora locale, un terremoto di magnitudo 8,8 ha colpito la costa della penisola russa di Kamchatka, nell’estremo oriente del Paese.
Originatosi a una profondità di circa 20 chilometri, il potente terremoto della scorsa settimana, tra i dieci più forti nella storia registrata e il più grande al mondo dal 2011, ha causato danni agli edifici e feriti nella più grande città vicina, Petropavlosk-Kamchatsky, a soli 119 chilometri dall’epicentro.
Sta diventando virale un post chiaramente satirico, con il quale si parla del presunto sbarco del ragno artropode in Italia. Precisamente in Puglia, con una sorta di allarme per utenti creduloni che ricorda molto quello relativo al ragno vagabondo. Ne abbiamo parlato in passato con un approfondimento doveroso per tutti, evidenziando che ad oggi non ci siano i presupposti per essere preoccupati. Tuttavia, se in quel caso ci si è soffermati su una specie realmente esistente, oggi 3 agosto non posso non evidenziare che siamo al cospetto di una clamorosa bufala. Diventata tale proprio per la propensione nel credere alla storia.
Con l’arrivo della stagione estiva, in molte regioni italiane tra cui indubbiamente la Lombardia si assiste spesso a un incremento significativo della presenza delle zanzare, insetti che, oltre a essere fastidiosi, possono rappresentare un rischio per la salute pubblica. Negli ultimi anni, numerosi studi e dati raccolti indicano una tendenza all’aumento delle popolazioni di zanzare in molte aree della regione, complici i cambiamenti climatici, le piogge frequenti e le temperature più miti durante la stagione fredda.
Difendersi efficacemente dalle zanzare non significa solo installare zanzariere; è fondamentale adottare un approccio integrato e variegato per proteggere la propria abitazione e godersi l’estate senza fastidi.
Il parco auto italiano sta invecchiando rapidamente, con gravi conseguenze per l’ambiente. Nonostante i significativi progressi nel settore automobilistico, come l’introduzione di veicoli elettrici e ibridi, l’età media delle vetture nel nostro Paese supera ormai i 12 anni (dato ACI). Un quarto della flotta circolante ha più di 19 anni e quasi la metà delle auto rientra nelle categorie Euro 0-4, le più inquinanti.
Una recente ricerca condotta dalla University of Technology Sydney e pubblicata sul Journal of Hazardous Materials ha rivelato che i dolcificanti artificiali non solo potrebbero avere un impatto negativo sulla nostra salute, ma stanno diventando anche un preoccupante inquinante ambientale. Lo studio, una revisione dei dati provenienti da 24 Paesi, evidenzia come queste sostanze siano sempre più presenti nelle acque reflue, dove si accumulano e persistono, rappresentando una minaccia per gli ecosistemi.
L’8 luglio, la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo ci ricorda la salute precaria delle nostre acque, un allarme che non possiamo più ignorare. Come sottolinea Chiara Campione, direttrice di Greenpeace Italia, il cambiamento climatico rappresenta la minaccia più pressante per il Mediterraneo. Le mappe di Copernicus mostrano ondate di calore record, con aumenti fino a +5°C, un segnale inequivocabile della gravità della situazione.
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