Torniamo a parlare di pesca eccessiva nel Mediterraneo dopo che l’ottima, in partenza, riforma della pesca UE è stata edulcorata fino a tradire gran parte del progetto originale, e lo facciamo per riportare i dati della NEF, New Economic Foundation, secondo cui l’82% delle risorse ittiche nel Mediterraneo è attualmente sovrasfruttato.
Divieto di pesca a strascico nella Fossa di Pomo
È ripartita la pesca a strascico per i pescherecci iscritti nei compartimenti marittimi da Pesaro a Bari ma, rispetto agli anni precedenti, c’è una novità decisamente importante per gli stock
Mentre in tutto il mondo tiene banco il dibattito sugli OGM, gli organismi geneticamente modificati riguardanti l’agricoltura, una società americana ha testato per la prima volta la possibilità di modificare geneticamente i pesci. Si tratta della AquaBounty Technologies che ha realizzato il primo salmone OGM. Questi sono stati i risultati della loro ricerca.
Il nuovo ministro dell’agricoltura Nunzia De Girolamo, dopo la sua prima importante presenza in Europa al tavolo di discussione e sviluppo della riforma della pesca, raccoglie forti e aspre critiche dagli ambientalisti. Le associazioni la accusano di un deprecabile arroccamento per difendere lo status quo.
Come ormai i nostri lettori più fedeli sapranno, la pesca commerciale in tutto il mondo è a rischio. Gli stock ittici di un po’ tutto il pianeta, ma in particolare in Europa, stanno scarseggiando sempre di più e rischiano di diventare così esigui da portare molti scienziati a sostenere che sarà quasi impossibile pescare un solo pesce da qui a trent’anni. Per questo gli organi politici hanno deciso di porre delle forti limitazioni alla pesca commerciale, ma non c’è limitazione che funzioni se non si combatte l’illegalità. Il WWF ha presentato il suo piano per vincere questa sfida.
L’hanno ribattezzata “l’aspirapolvere dei mari” ed è un superpeschereccio in grado di estirpare dagli oceani intorno all’Australia tonnellate di pesce indicriminatamente. Come è facile immaginare, non rimane incagliato solo del pesce commestibile nelle sue reti, ma anche delfini, tartarughe e balene. La sua presenza piuttosto ingombrante ha fatto imbestialire non solo gli animalisti, ma anche i pescatori e i cittadini delle coste dove l’Abel Tasman (questo il nome vero della nave) agiva, e per questo è stato chiesto l’intervento direttamente del Governo.
Se vi trovate in una località nei pressi del Mar Adriatico, sappiate che se vi recate in un ristorante che cucina pesce, quello che verrà servito a partire da oggi e fino a fine mese in un alcuni punti d’Italia e fino a metà settembre in altri non sarà fresco. E’ infatti scattato lo stop alla pesca nell’Adriatico a causa del sovrasfruttamento. Negli ultimi 3 anni si è infatti registrato un costante calo della riserva ittica nei mari italiani, e lo scorso anno ha fatto registrare un molto preoccupante -38% che ha così costretto le autorità a permettere la pesca soltanto in determinati periodi.