La società globale di tecnologia per la mobilità elettrica Zeekr e Qualcomm Technologies hanno annunciato oggi i piani per espandere la loro tecnologia, Inc. per utilizzare la piattaforma Snapdragon Cockpit di nuova generazione nei veicoli in arrivo.
Migliaia di ingegneri hardware e software Zeekr in Cina e in Europa stanno sviluppando funzionalità intelligenti per la cabina di guida, tra cui navigazione intelligente, interazioni vocali migliorate e controllo visivo per offrire un’esperienza immersiva e multisensoriale agli utenti globali.



Un esercito di
Una delle più importanti aziende automotive italiane, la Pininfarina, è stata ingaggiata per un progetto di car sharing elettrico da sviluppare in Francia. A Parigi, per la precisione. Ma la domanda che sorge spontanea è: visto che noi italiani siamo tanto bravi a fare auto e a gestire progetti del genere, perché non li facciamo anche in casa nostra? Nasce così una sorta di alleanza tra la casa piemontese ed il Ministero dell’Ambiente per realizzare automobili che possano circolare in regime di car sharing anche sulle nostre strade.
Spostarsi in bicicletta è uno dei primi consigli che un medico dà ad una persona che deve perdere peso. Se si è obesi infatti, bisogna lasciare a casa l’automobile e spostarsi a piedi, con i mezzi pubblici o, appunto, sulle due ruote. Peccato che però a New York, una delle città con il più alto tasso di obesità al mondo, non si possa fare. Almeno sulle bici pubbliche. Il sindaco Bloomberg sta per inaugurare quello che diventerà il più grande servizio di bike-sharing del mondo. Ma con una discriminazione sin dall’inizio.
Fino a qualche anno fa sembrava impossibile che dei perfetti sconosciuti potessero condividere la stessa bicicletta. Ma gli inventori del bike-sharing ci avevano visto giusto e, alla lunga, hanno avuto ragione. Dai turisti che visitano il centro storico delle principali capitali mondiali ai lavoratori che si recano in ufficio anche nelle città meno attraenti, il fenomeno del bike-sharing ha contagiato davvero tutto il pianeta. Secondo gli ultimi dati in tutto il mondo oggi si contano 500 programmi di condivisione delle biciclette presenti in 49 Paesi.
L’Italia è un Paese strano, in cui un chilometro di autostrada costa il triplo che in Francia e dove un chilometro di metropolitana può costare anche 4-5 volte che altrove. Lo sappiamo che da noi costa tutto di più, ma finché si tratta di grandi cifre si sa come vanno queste cose. Ora però questo “strano fenomeno” si sposta anche sui piccoli numeri, quelli della bicicletta. Sì perché se finora le bici non interessavano a nessuno, se non ai normali cittadini, ora che si stanno espandendo cominciano a far gola anche ai piani alti. Guardate un po’ cosa è successo a Roma.