Il lavoro svolto dal prefetto Pecoraro è stato quasi invano, visto che dopo il tavolo tecnico del ministro dell’Ambiente Corrado Clini con le autorità i due siti di Corcolle e di Riano sono stati bocciati. I vincoli paesaggistici e archeologici, e la vicinanza con le falde acquifere, motivi presentati dai Comitati di residenti e dalle associazione ambientaliste, hanno avuto la meglio e ora il ministro Clini ha nominato un gruppo di esperti per cercare una soluzione prima che la situazione rifiuti della Capitale diventi un’emergenza.
Rifiuti
SISTRI, per le imprese motivo di preoccupazione e malcontento
Il SISTRI continua a far parlare di sè in modo negativo. Questa volta a lanciare un appello al ministro dell’Ambiente Corrado Clini sono le principali associazioni di settore, come Confagricoltura, Confapi, Confindustria, Aci, Cia, Claai e Rete Imprese Italia, a pochi giorni dalla data di scadenza del contributo per il 2012
Signor ministro, il Sistema di tracciabilità dei rifiuti, Sistri, continua ad essere per le imprese motivo di preoccupazione e di malcontento. I rinvii dell’operosità, che si ripetono trimestralmente da due anni, testimoniano infatti una situazione non gestibile, che richiede la rivisitazione totale del progetto.
Ambiente, oggi tavolo tecnico per emergenza rifiuti Roma
E’ stato indetto per oggi il tavolo tecnico con il ministro dell’Ambiente Corrado Clini per far fronte all’emergenza rifiuti della Capitale; dopo la bocciatura dell’apertura di una nuova discarica nella periferia romana. Sette i siti individuati dal prefetto Pecoraro, tra cui Riano e Corcolle, ma per ora tutto è fermo. E’ stato chiesto un parere a Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, sull’apertura della discarica di Corcolle e la sua risposta è stata
Corcolle? Quel sito non è compatibile. Il nostro no alla discarica di Corcolle è esclusivamente un parere tecnico, basato su leggi e norme.
Fa’ la cosa giusta 2012, in mostra i compattatori Eurven
Come ogni anno torna l’iniziativa Fa’ la cosa giusta dal 30 marzo al 1 aprile a Fieramilanocity. L’iniziativa, volta ad informare il pubblico sull’importanza ed i metodi per fare la raccolta differenziata e gestire al meglio i rifiuti, ospiterà l’esposizione, tra le altre, di Eurven, un’azienda veneta che potrebbe introdurre nel sistema italiano un importante metodo di gestione dei rifiuti.
Cassonetti interrati, il futuro dello smaltimento rifiuti urbano?
Tra i grandi problemi dell’Italia, uno dei principali è quello dei rifiuti perché spesso non sono gestiti in modo corretto. A volte la poca attenzione, e più spesso l’inciviltà di alcuni cittadini, porta ad abbandonare i sacchetti dell’immondizia vicino ai cassonetti. Altri problemi comuni sono che a volte vengono incendiati, mentre capita più spesso che puzzino, specialmente nelle giornate di caldo estivo. Per far fronte al problema dei rifiuti urbani, diverse sono le soluzioni che le amministrazioni possono adottare e tra queste una potrebbe essere quella dei cassonetti dei rifiuti interrati.
Ambiente, allarme Marocco per rifiuti da edilizia
Sono almeno 9 milioni di tonnellate i rifiuti provenienti da scarti di edilizia prodotti ogni anno in Marocco. Rifiuti che non provengono solo dallo stato ma che qui dovrebbero essere trattati e smaltiti ma il Paese ancora non è fornito di un impianto di raccolta e riciclaggio. A lanciare l’allarme per il rischio inquinamento è Les Echos, autorevole quotidiano francese. I rifiuti sono composti di legno, alluminio, ferro, ma anche vetro, minerali, cemento e bitume che per ora trovano stoccaggio in mezzo alla natura senza protezione e prevenzione per l’ambiente e la salute dei cittadini.
RAEE, presentato emendamento che farà decollare la raccolta uno contro uno
Da anni tutti gli addetti ai lavori sostengono che per far decollare la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) il metodo più corretto sarebbe l’uno contro uno. Per chi non ne ha mai sentito parlare si tratta del ritiro (gratuito) da parte del negoziante di un prodotto elettronico vecchio in cambio dell’acquisto di uno nuovo. Ma nonostante sia un metodo riconosciuto come funzionante, in Italia non era mai andato molto bene per i troppi vincoli. Un emendamento presentato ieri alla Camera dei Deputati potrebbe però cambiare la storia.
Rifiuti, nuova procedura d’infrazione contro l’Italia per le discariche
L’Ue ci ha concesso tempo, noi lo abbiamo sprecato, e così ecco il risultato. La commissione europea ha aperto un nuovo, ennesimo, procedimento a carico dell’Italia a causa della gestione dissennata dei rifiuti. Ci era stato persino concesso un finanziamento per sviluppare nuovi metodi di smaltimento rifiuti, ed invece noi continuiamo a tenere aperte le discariche. Centodue per la precisione, di cui almeno tre di rifiuti pericolosi e chiaramente illegali, davvero troppi per concederci una proroga.
Fukushima dopo tsunami, recuperati il 5% dei rifiuti
A circa un anno dal sisma che ha devastato parte del Giappone e causato l’incidente nucleare di Fukushima, si contano ancora i danni e si raccolgono (poco o quasi nulla) dei rifiuti. E’ stimato che solo il 5% dei detriti dovuti al sisma siano stati recuperati, inceneriti o smaltiti. A dare la notizia è lo stesso ministro dell’Ambiente giapponese, Goshi Hosono, che chiede un maggior sostegno da parte dei governi locali per arginare il problema.
Sprechi alimentari, l’Ue dice basta e prende provvedimenti

Buttiamo troppo cibo. Non solo noi italiani ma praticamente tutto il mondo Occidentale ogni giorno perpretra un crimine indicibile: getta del cibo buono mentre ci sono oltre un miliardo di persone che soffrono la fame. Un delitto che non si addice ad una società che si autodefinisce civile, e almeno per quanto riguarda l’Europa, il massimo organo continentale, il Parlamento Europeo, ha deciso di prendere provvedimenti.
Rifiuti: Italia condannata per l’emergenza in Campania

L’Italia non può far vivere nei rifiuti i suoi cittadini, e per questo è stata condannata ad una pena simbolica da parte della Corte per i Diritti dell’Uomo di Strasburgo. Il giudice, si legge nella motivazione, ha condannato l’Italia a causa di una emergenza infinita. Dal 1994 al 2009 infatti in Campania l’emergenza rifiuti è rimasta tale e quale, costringendo i cittadini a vivere un mezzo all’immondizia come in una bidonville del terzo mondo.
Come riciclare l’albero di Natale

Siccome l’Epifania tutte le feste porta via, pare sia arrivato il momento di sbarazzarci dell’albero di Natale, almeno per quest’anno. Come fare? Molte persone, puntando sul fatto che l’albero finto è fatto di plastica, semplicemente tentano di infilarlo in qualche modo nel cassonetto della raccolta differenziata. Sbagliato! Non tutti gli alberi finti sono riciclabili, e soprattutto anche se lo fossero, non possono essere inseriti insieme agli imballaggi, bottiglie o altri oggetti fatti in plastica.
Ambiente, scoperto traffico illecito rifiuti verso Cina, Africa e India
Si è tenuto questa mattina a Roma un convegno sul traffico illecito di rifiuti, organizzato da Legambiente, Istituto interregionale dellONU per la ricerca sul crimine e la giustizia e dal Consorzio PolieCo. Interessante l’intervento del direttore dell’Agenzia delle Dogane, Giuseppe Peleggi, che ha rivelato di un maxi sequestro di oltre 11.400 tonnellate di rifiuti nel 2010 che dall’Italia viaggiavano diretti verso Cina, Africa e India, pronti a salpare dai porti di Venezia, Genova, Napoli e Gioia Tauro.
Rifiuti Napoli, Clini: “Nessuna emergenza”
Dopo il suo arrivo a Napoli per far fronte alla presunta emergenza rifiuti del capoluogo campano, il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha commentato
A Napoli non ho trovato alcuna condizione di stato di emergenza
Niente esercito dunque, nessun problema di ordine pubblico e neppure spazzatura per le strade, come in effetti aveva rassicurato il sindaco della città, Luigi De Magistris. Come spiega lo stesso ministro