Le tecnologie e le conoscenze per un mondo 100% rinnovabile esistono già

turbine

La maggior parte della tecnologia necessaria a spostare il mondo dai combustibili fossili all’energia pulita e rinnovabile esiste già. L’attuazione di tale tecnologia richiede il superamento di ostacoli nella pianificazione e nella politica, ma così facendo potrebbe tradursi in una diminuzione del 30% della domanda mondiale di elettricità. Di questo ne sono convinti il docente di ingegneria di Stanford Mark Z. Jacobson ed il ricercatore della University of California-Davis Marco Delucchi.

Per chiarire la portata di tali ostacoli, e come potrebbero essere superati, hanno scritto un articolo su Scientific American. In esso si presenta una nuova ricerca per tracciare e valutare un piano quantitativo per alimentare il mondo intero con vento, acqua ed energia solare, compresa una valutazione dei materiali e costi. Alla fine, dicono, saranno più convenienti dei combustibili fossili o nucleari.

La chiave è eliminare la combustione come un modo per produrre energia per i veicoli, nonché per l’utilizzo di energia elettrica normale. Il problema risiede nell’uso di combustibili fossili e nella combustione della biomassa, che sono notoriamente inefficienti nella produzione di energia utilizzabile. Ad esempio, quando la benzina è utilizzata per alimentare un veicolo, almeno l’80% dell’energia prodotta viene dispersa come calore.

Con i veicoli che funzionano con l’elettricità, è il contrario. Circa l’80% dell’energia fornita al veicolo viene convertita in movimento, con solo il 20% disperso sotto forma di calore. Altri dispositivi di combustione possono analogamente essere sostituiti con l’elettricità o con l’idrogeno prodotto dall’energia elettrica.

In Canada la prima auto alimentata a vento

haroldsmith-auto eolica

Di auto ecologiche ne abbiamo viste tante. Prima c’erano le ibride, poi i vari biocarburanti, idrogeno ed auto elettriche. Addirittura sono allo studio di modelli solari, ma mai prima d’ora si era sentito di automobili alimentante dal vento.

Harold Smith è l’uomo che, alla guida del suo Suv elettrico, ha intenzione di rivoluzionare il mondo automobilistico. La sua auto infatti è interamente alimentata da energia generata da una turbina a vento. Smith è di Bonshaw, poco a ovest di Charlottetown, in Canada, è ha comprato la sua Toyota RAV4 elettrica nel 1996 su eBay per 38.000 dollari. Da allora la carica ogni notte non con l’energia proveniente dalla normale griglia elettrica, ma da 20 turbine eoliche da 80.000 dollari costruite nella sua proprietà, un sistema che alimenta anche la sua casa.

Las Gaviotas: la comunità fuori dal mondo che ha scoperto prima di altri le energie rinnovabili

giungla colombiana

Sembra una fiaba per bambini, ma è realtà. Una comunità nel profondo della giungla selvaggia della Colombia, vive nonostante sia stata tagliata fuori dalla società quasi 40 anni fa. Dopo che il resto del mondo le ha voltato le spalle, all’improvviso ha attirato un grande interesse. Si è scoperto che questa comunità ha trovato qualcosa di cui il resto del mondo ha bisogno: l’energia. E non solo una nuova fonte di approvvigionamento, ma qualcosa di ancora migliore. Hanno capito come essere sostenibili, senza influenze o risorse esterne. La sua storia è raccontata dal New York Times.

Nel 1960 un italiano emigrato in Colombia, Paolo Lugari, mentre viaggiava attraverso il Paese, si fermò in un terreno abbandonato e immaginò un intero villaggio davanti ai suoi occhi. Il terreno era così povero e la zona così remota che i visitatori dovevano passare punti di controllo della guerriglia o volare fino lì, così nessuno aveva deciso di viverci. Lugari voleva trovare uno dei luoghi più complicati in cui vivere e vedere se riusciva a farlo funzionare. Questo era prima della crisi petrolifera degli anni ’70, ma anche allora sapeva che il carburante e le altre risorse un giorno sarebbero diventate scarse.

Una centrale ad impatto zero darà energia al parco naturale di Pratolino

diamante di pratolino

Il bello di un parco naturale è il poter respirare l’aria pulita e vedere animali come se stessero nel loro habitat naturale. Ma anche una struttura simile per poter funzionare ha bisogno dell’elettricità, e sarebbe un controsenso se per generarla si inquinasse un posto così incontaminato. Per questo in Toscana hanno avuto una grande idea, e cioè costruire una centrale elettrica che funziona con un mix di energie rinnovabili, e soprattutto che ha zero emissioni.

La centrale si chiama Diamante ed è situata al centro del parco naturale di Pratolino, vicino Firenze. La struttura ha appunto la forma di un diamante alto 12 metri e con un diametro di 8, formato da 38 pannelli fotovoltaici a celle monocristalline e 42 facce in vetro temprato per catturare il sole che in queste zone c’è quasi tutto l’anno. Ma non bisogna disperare nelle giornate nuvolose. La centrale è in grado di generare energia attraverso l’accumulo di idrogeno.

Lg introduce l’e-book solare

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L’azienda coreana più all’avanguardia nel campo della telefonia ecologica, la LG, ha annunciato di aver sviluppato un e-reader ad energia solare, che si dice possa funzionare per un intero giorno, dopo solo quattro o cinque ore di esposizione al sole. Basato sulla tecnologia dell’e-book, il libro senza fogli, che consente di poter leggere un libro (ma non solo, dato che prevede anche file audio e video) semplicemente scaricandoselo da siti internet autirizzati, è il metodo più ecologico di diffusione della cultura.

La tecnologia solare dell’e-Book è basata su una cella solare di soli 0,7 millimetri di spessore e 20 grammi di peso. Si adatta al display da sei pollici TFT LCD che l’azienda produce già. Prodotto da elettrodi che si inseriscono su un substrato di vetro o di plastica, la cella è più leggera rispetto al tipo standard di celle solari cristalline basate su uno strato di silicio, spiegano dalla LG. Ciò significa che una maggiore efficienza del processo può essere raccolta attraverso l’aumento delle dimensioni del substrato. Siccome la tecnologia è simile a TFT-LCD, i costi produttivi iniziali sono relativamente bassi per i produttori di LCD, come LG.

Solar Decathlon: le case solari invadono Washington

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Se vi recate al National Mall di Washington, DC, in qualsiasi momento a partire da oggi fino al 21 ottobre, sarete sorpresi di trovare che un nuovo quartiere di case a energia solare è sorto dove prima non c’era assolutamente niente, e nell’arco di poche settimane. Non preoccupatevi: non è il risultato di abusi edilizi o insediamenti di nomadi. Queste case fanno parte del Solar Decathlon 2009.

Il Solar Decathlon è un evento di tre settimane organizzato dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti. Quest’anno, 20 squadre composte da studenti universitari e di college, provenienti da tutto il mondo, si sono riuniti presso il monumento simbolo della Capitale americana per vedere chi può costruire la casa solare più efficiente ed attraente.

Nucleare: il 75% degli italiani dice no

centrali nucleari

Qualche mese fa i rappresentanti del Governo continuavano ad ammettere che “gli italiani vogliono il nucleare“. Sin da allora era evidente che la realtà era che solo il Governo voleva il nucleare, mentre gli italiani erano ancora d’accordo con il referendum di oltre 20 anni fa che bandiva le pericolossisime centrali dal territorio italiano.

La prima Regione italiana a ribellarsi è stata la Calabria, seguita dalla Liguria, le quali hanno detto che nel loro territorio non verrà installata nessuna centrale nucleare. Oggi le Regioni “ribelli” sono diventate 11, ed anche la popolazione non è d’accordo. Stando all’ultima indagine effettuata dall’Istituto Format per conto di Somedia, tre italiani su quattro non vogliono le centrali nella propria Provincia.

L’idrogeno ora si può estrarre anche dalle acque reflue

acque reflue

La prima dimostrazione di un metodo con fonti rinnovabili per la produzione di idrogeno da acque di scarico mediante un sistema di elettrolisi microbica è in corso presso la Napa Wine Company a Oakville. Il  generatore di idrogeno delle dimensioni di un frigorifero riceverà le acque reflue, e utilizzando batteri e una piccola quantità di energia elettrica, per trasformare il materiale organico in idrogeno.

Questa è una dimostrazione che possiamo continuano a generare l’idrogeno rinnovabile studiando i fattori che influenzano le prestazioni di ingegneria del sistema. L’idrogeno prodotto sarà ventilato ad eccezione di una piccola somma che verrà utilizzata in una cella a combustibile a idrogeno

ha spiegato Bruce E. Logan, docente di ingegneria ambientale alla Penn State University. La Napa Wine Company desidera utilizzare l’idrogeno per dare energia ai veicoli.

Premio Terna: ambiente e arte per un cocktail ecosostenibile

Premio TernaEnergia : Umanità = Futuro : Ambiente. La proporzione per una nuova estetica”, sarà il tema su cui i partecipanti al Premio Terna dovranno esprimersi per conquistare il podio di una gara che veste di eleganza, tecnologia e rispetto per l’ambiente.

Una proporzione che ha il sapore della sostenibilità proiettata nel futuro e dove l’uomo é il soggetto principale tra tecnologia e arte. Il primo rapporto della proporzione rivela infinite soluzioni possibili dove l’energia trova il suo senso al servizio dell’umanità. Il secondo rapporto ammira l’ambiente, il cui rispetto é l’unico ponte per attraversare serenamente il futuro.

Una proporzione che si presta a infinite interpretazioni e sulla quale artisti di tutto il mondo potranno contendere i premi finali. Il concorso è diviso per la sessione italiana in 3 categorie (Terawatt, Gigawatt, Megawatt) più un Premio Online; inoltre Terna apre le porte al mondo con la categoria newyorkese (Connectivity New York).

Premio Terna 02: sostenibilità ambientale e arte contemporanea

Premio TernaTerna, principale proprietario della rete di trasmissione nazionale di energia elettrica riconosce, nella sua politica imprenditoriale, una responsabilità (economica, ambientale e sociale) d’impresa verso la collettività.

Nel 2010 la società entrerà nel Dow Jones Sustainability Index, l’indice borsistico internazionale che include le aziende con le migliori performance di sostenibilità. Un premio per l’impegno nelle politiche ambientali, che da sempre animano il core business di Terna.

La Francia punta sull’auto elettrica: 1,5 miliardi per una rete nazionale di distributori

ricarica elettrica francia

Avantieri il Governo francese ha affermato la previsione di spesa di 1,5 miliardi di euro per la creazione di una rete di stazioni di servizio per i veicoli elettrici, come parte di un piano più ampio dello Stato per incoraggiare lo sviluppo della tecnologia dei veicoli puliti e la produzione di batterie. Finalmente i francesi sono arrivati alla soluzione del classico dilemma tra l’uovo e la gallina: le auto elettriche non si possono sviluppare perché non c’è come rifornirle, ma le stazioni elettriche non si formano perché non ci sono auto elettriche. Solo un aiuto statale poteva risolvere la questione.

I collaboratori di Sarkozy hanno anche aggiunto che avrebbero chiesto il finanziamento di 900 milioni del totale di 1,5 miliardi di euro in prestito per il progettato che verrà lanciato il prossimo anno. Il Governo si occuperà dell’installazione di prese di ricarica obbligatorie nei parcheggi degli uffici entro il 2015, e i nuovi condomini con parcheggi dovranno prevedere stazioni di ricarica a partire dal 2012.

Il Texas inaugura la centrale eolica più grande al mondo

centrale eolica roscoe

Se l’Europa può vantare il più grande impianto solare al mondo, costruito in Spagna (almeno finché non sarà ultimato quello in Cina), l’America può ora annunciare di avere la più grande centrale eolica del pianeta. Rientra nel metodo di pensare statunitense, e meglio ancora, in quello texano: “più grande è e meglio è”. Per rispettare la sua reputazione, il Texas può ora vantare il più grande parco eolico.

E. ON Climate & Renewables ha annunciato il completamento del complesso di 781,5 MW eolici di Roscoe, che si prevede potrà generare energia sufficiente per più di 230.000 case in media. Puntare sempre al più grande è il tema preferito degli ultimi tempi: E. ON, che vanta la realizzazione del parco eolico di Roscoe, ha sostenuto una spesa di oltre 1 miliardo di dollari, suddivisi con più di 300 singoli proprietari e che daranno impiego a 500 lavoratori. Non solo, ma l’azienda ora copre 100.000 ettari di terra in quattro contee – una zona che la stessa E. ON ricorda essere diverse volte l’area di Manhattan.

L’incremento della domanda di etanolo inquina i corsi d’acqua

campo di mais

Più fertilizzanti e pesticidi vengono utilizzati per la coltivazione del mais, maggiori fonti d’acqua nelle vicinanze potrebbero venire inquinate. Lo afferma uno studio della Purdue University, il quale aggiunge che questo pericolo potrebbe aumentare se le richieste di etanolo portassero a piantare ulteriori ettari di mais.

Lo studio sulle fonti d’acqua in Indiana ha  scoperto che quei campi in cui si praticano le rotazioni continue di mais avevano livelli più elevati di azoto, fosforo e fungicidi. I risultati dello studio effettuato da Indrajeet Chaubey, professore associato di ingegneria agricola e biologica, e Bernard Engel, professore e capo di ingegneria agricola e biologica, sono stati pubblicati sulla rivista Journal of Environmental Engineering.

Betty the Biobike, la prima moto con carburante a basse emissioni

betty BioBike

Se le energie rinnovabili stentano a decollare, lo si deve in alcuni casi all’ostracismo delle compagnie petrolifere le quali, non guadagnandoci nulla, non investono in questo nuovo territorio, tentando di continuare a produrre quanti più utili gli è ancora possibile. Ma siccome la spinta dell’ecologia ormai è troppo forte, anche loro si devono adeguare.

Per darsi una parvenza di ambientalismo, alcune compagnie petrolifere australiane hanno prodotto e pubblicizzato un biocarburante che potrebbe essere la soluzione nel futuro più immediato. Si tratta di una sorta di olio da frittura unito a scarti di grasso animale. Questo miscuglio è stato in grado di far muovere una moto per 20 mila km con delle emissioni bassissime, circa 71 grammi di CO2 a km. Fautore dell’impresa è stato Paul Carter, un personaggio da film australiano, in sella alla sua Betty the Biobike.