Nucleare Italia, Romani: moratoria di un anno

Nucleare Italia: moratoria di un anno sulla costruzione delle centrali nucleari. Lo ha annunciato oggi al Senato il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani:

Domani il Consiglio dei ministri si esprimerà con una dichiarazione per una moratoria di un anno sulle procedure per l’installazione e la ricerca di siti nucleari.
Anche alla luce di quanto discusso ieri in Europa, bisogna consentire anche al nostro Paese di partecipare al massimo livello negli organismi europei alla definizione dei criteri, dei parametri e delle procedure a tutela della sicurezza dei cittadini.

CinemAmbiente 2011, al via il Tour degli eco-documentari

Ora sappiamo chi sarà il presidente della giuria di CinemAmbiente 2011, il mitico Michael Cimino. Il regista, scrittore e sceneggiatore statunitense avrà il compito di giudicare i documentari sulle tematiche ambientali del XIV Concorso Internazionale Documentari di CinemAmbiente Torino.

La rassegna cinematografica dedicata all’ambiente e all’ecologia è giunta alla sua XIV edizione, aprirà i battenti il 31 maggio, fino al 5 giugno 2011. Il giorno di chiusura dell’evento culturale coinciderà con la Giornata Mondiale dell’Ambiente, indetta dall’UNEP.

Alluvioni e frane, rischio idrogeologico per oltre 6.500 comuni italiani

Oggi 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua. La ricorrenza ideale per affrontare non soltanto il problema della crisi idrica e dello spreco di risorse quanto anche i pericoli rappresentati da frane ed alluvioni, provocate nel nostro territorio dal dissesto idrogeologico e dalla mancanza di un’adeguata prevenzione del rischio.

Pensate che sono oltre 6.500 i Comuni italiani che ospitano aree ad alta criticità idrogeologica. Complessivamente si parla di circa 3,5 milioni di persone esposte al rischio di frane ed alluvioni.
A sorprendere è che nel 54% dei casi sono abitazioni civili ad essere costruite dove non dovrebbero e per un inferiore ma comunque largo 19% si tratta di edifici pubblici particolarmente sensibili, come scuole ed ospedali.

Nucleare Giappone, ultime notizie sulla centrale di Fukushima

Ultime notizie sulla centrale di Fukushima e l’allarme radioattività in Giappone. Secondo quanto affermato dal portavoce del governo nipponico Yukio Edanio sarebbe stata sospesa la distribuzione del latte e di due tipi di vegetali in quattro prefetture giapponesi. Lo riporta l’agenzia Kyodo spiegando che il provvedimento fa seguito alla scoperta di prodotti contaminati provenienti dalle aree limitrofe alla centrale di Fukushima.

Sul fronte della messa in sicurezza dell’impianto oggi sono da registrare dei progressi. In primis i cavi dell’elettricità riallacciati in tutti e sei i reattori, un passo cruciale per portare avanti i piani di stabilizzazione, qualunque essi siano. Quello che appare certo, in queste ore, è che la centrale di Fukushima non tornerà in funzione.

Nucleare Italia, quelli che tra il referendum e la pausa di riflessione si lasciano

Nucleare Italia: infiamma la polemica mentre ci si prepara al referendum, a colpi di slogan, perlopiù incentrati sul fattore sicurezza per cercare di sfruttare l’onda emotiva seguita alle evidenti lacune delle vecchie centrali al verificarsi di violenti terremoti e devastanti tsunami. Una catastrofe naturale, quella che ha messo in ginocchio il Giappone, imprevedibile. Meno naturale è il comportamento della Tepco che, in un Paese a forte rischio sismico, si fa cogliere alla sprovvista, svelando più di una falla nella gestione della centrale di Fukushima.

Sul nucleare in Italia è intervenuto Massimo Donadi, presidente dei deputati dell’Idv, gettando benzina sul fuoco sulla pausa di riflessione voluta dal Governo, peraltro un atto dovuto a livello politico per via dell’impatto sul consenso popolare. Per Donadi, prendere tempo è un meschino stratagemma per scavallare il referendum.

Centrale nucleare di Fukushima, “progressi lenti ma decisi”

L’uscita di fumo dal reattore numero 3 della centrale nucleare di Fukushima ha fatto evacuare tutto il personale, 580 persone tra operai, tecnici ed esperti; eppure dalla centrale giapponese arrivano parole di speranza, i “progressi lenti ma decisi” fanno ben sperare in una ripresa del controllo sulla centrale. Rassicuranti anche le parole del premier giapponese Naoto Kan.

L’aumento della pressione del reattore numero 3 della centrale nucleare potrebbe essere contenuto con un’operazione di areazione, disposizione che si sta valutando in queste ore.

Nucleare in Italia: Federconsumatori, nessuna motivazione convincente

Quali sono i vantaggi legati al possibile ritorno al nucleare in Italia? Ebbene, la domanda non solo è d’obbligo, ma anche di grande attualità dopo l’incidente nucleare in Giappone. Esistono delle motivazioni convincenti per cui il nostro Paese, ai fini dell’approvvigionamento energetico, debba tornare all’atomo? Ebbene, secondo la Federconsumatori, che già in passato lo aveva dimostrato, non c’è alcuna ragione convincente per cui si debba tornare al nucleare. Tra l’altro, quella relativa, con il nucleare, al calo delle bollette dell’elettricità per effetto di minori costi, viene bollata dall’Associazione dei Consumatori come una favola a tutti gli effetti.

La Federconsumatori, inoltre, sottolinea come le dichiarazioni dei ministri dell’attuale Governo in carica siano state sinora non solo fin troppo articolate, ma anche disarmoniche. Per non parlare poi del fatto che in Italia anche coloro che ancora si schierano a favore del nucleare non lo vorrebbero nel “proprio giardino”.

Giappone: l’energia eolica regge al sisma e salva il Paese dal black-out

Mentre il mondo rimane con il fiato sospeso in attesa di sapere se la centrale nucleare di Fukushima reggerà o ci sarà un disastro simile a quello di Chernobyl, c’è una buona notizia che riguarda il settore energetico. Nonostante quanto affermato dai suoi detrattori, che l’energia eolica non sopravviverebbe ad un terremoto o allo tsunami, l’industria eolica giapponese è ancora perfettamente funzionante e sta contribuendo a tenere le luci accese durante la crisi.

In pratica se si è evitato il black-out totale nel Paese lo si deve soprattutto a questa fonte rinnovabile. Un’inviata dell’Huffington Post ha intervistato Yoshinori Ueda, portavoce del Comitato Internazionale della Japan Wind Power Association & Japan Wind Energy Association, il quale ha spiegato che non si sono verificati danni in quasi nessun impianto eolico. Perfino il semi-offshore di Kamisu, situato a circa 300 chilometri dall’epicentro del sisma, è sopravvissuto.

Nucleare, latte e spinaci radioattivi intorno alla centrale di Fukushima

Come una sorta di Apocalisse, tutte le previsioni più nefaste riguardanti la centrale nucleare di Fukushima si stanno verificando. L’ultima, solo in ordine di tempo, riguarda il cibo. Già circa tre o quattro giorni fa alcuni esperti asiatici avevano avvisato del rischio che i fumi radioattivi potessero espandersi nell’aria e, incontrando nuvole cariche di pioggia, far cadere sostanze tossiche sul suolo.

Da qui poi la contaminazione dell’acqua e della terra sarebbe stata inevitabile, ed è proprio quello che si è verificato ieri. Le sostanze radioattive hanno intaccato i pascoli nei pressi di Fukushima, sono entrate nella catena alimentare, e sono state di conseguenza riscontrate nel latte prodotto dalle mucche presenti nei dintorni.

Nucleare Italia, il fuori onda atomico della Prestigiacomo

Quelli che il nucleare in Italia sarà 1000 volte più sicuro che in Giappone, quelli che le rinnovabili costano troppo e l’atomo invece è gratis, quelli che il taglio delle emissioni al 30% nel libro dei sogni, quelli che cambiare idea è inimmaginabile ma non se c’è di mezzo la poltrona volante, se in gioco c’è un bel gruzzoletto di voti reagiscono con la pancia e si fanno prendere dall’emotività spicciola della campagna elettorale.

Ma ci credono davvero i nostri politici nell’affarone del nucleare? Un clamoroso fuori onda captato dalla stampa ha svelato ieri il pensiero reale a riguardo della Prestigiacomo, che ricordiamo, perché se non lo ricordiamo non si capisce, è il nostro Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Basta, non possiamo perdere le elezioni per il nucleare. E’ finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo cazzate. Bisogna uscirne ma in maniera soft. Ora non dobbiamo fare nulla, si decide tra un mese.

Centrale nucleare Fukushima, cemento armato sul reattore

Centrale nucleare di Fukushima: dopo i cannoni che sparavano acqua, gli elicotteri che tentavano di avvicinarsi a tutti i costi ai reattori surriscaldati, l’acqua di mare, il tentativo di ripristino dei sistemi di raffreddamento con generatori di elettricità provvisori, l’ultima spiaggia, l’ennesimo disperato tentativo di arginare le fughe radioattive è nel seppellire il reattore nel cemento armato.

E’ trascorsa una settimana dal devastante terremoto di magnitudo 8.9 della scala Richter che ha scosso il Nord-Est del Giappone, scatenando un violento tsunami sulle coste del Pacifico. Centinaia i morti accertati, migliaia i dispersi. I soccorsi resi ancora più difficoltosi dalla mancanza di elettricità e dalle macerie che hanno seppellito interi paesi. L’attenzione del mondo, in queste ore, più che proiettata verso il sisma, il passato, e i suoi danni, è tutta rivolta agli scenari futuri e potenzialmente disastrosi che potrebbero aprirsi alla centrale di Fukushima.

Centrali nucleari: persino in Sudamerica vogliono chiuderle

Anche se i Paesi latinoamericani basano il loro rifornimento di energia in piccolissima parte sul nucleare (solo Argentina, Brasile e Messico hanno installato impianti che rappresentano solo il 2% della produzione energetica della regione), molti altri avevano piani per nuove centrali. Almeno fino a questa settimana. Questi Paesi, vale a dire Cile, Ecuador e Venezuela, più altri Paesi che avevano già centrali e volevano espanderle, di fronte al disastro giapponese hanno fatto ciò che l’Italia non vuol fare: fermarsi a riflettere.

Di fronte alla crisi nucleare nella centrale di Fukushima in Giappone, il Venezuela ha già fatto un passo indietro nei suoi piani, mentre il Cile, un Paese non solo soggetto a terremoti, ma che ne ha subito uno terrificante poco più di un anno fa, sta decidendo in queste ore se continuare il suo percorso.

Nucleare, una centrale del Canada sversa acqua radioattiva nell’Ontario

Sulla scia dell’allarme nucleare in Giappone, anche nello stato del Canada, si è in allerta per la fuoriuscita di oltre 73mila litri di acqua radioattiva nel lago Ontario.

La causa del disastro ambientale “trascurabile” e senza “implicazioni” per la salute umana, a detta del portavoce della società che gestisce la centrale nucleare responsabile; è in un incidente nell’impianto nucleare di Pickering, centrale gestita dalla società Ontario Power.

Centrale Giappone: Wikileaks rivela che l’Aiea avvisava del rischio esplosioni già 3 anni fa

Un funzionario della Agenzia internazionale dell’energia atomica (AIEA) avvisò nel dicembre 2008 che le norme di sicurezza presenti nelle centrali giapponesi avrebbero potuto rappresentare un “problema serio” in casi di forti terremoti. A rivelarlo è un cablogramma pubblicato da Wikileaks nei giorni scorsi, in cui si rende evidente che il Governo nipponico era già da tempo a conoscenza di tali rischi.

Il Governo giapponese si è sempre impegnato a potenziare la sicurezza in tutte le sue centrali nucleari, ma ora ci si chiede se abbia davvero fatto abbastanza, o se abbia qualche responsabilità. Anche se ha risposto alle segnalazioni con la costruzione di un centro di emergenza proprio nello stabilimento di Fukushima (quello distrutto dallo tsunami), questo era in grado di resistere ad una magnitudo di 7.0. Il devastante terremoto di venerdì scorso ha registrato una magnitudo di 9.0.