costa concordia relazione disastro ambientale

Costa Concordia, formulata la relazione sul disastro ambientale

costa concordia relazione disastro ambientaleFioccano i milioni come se piovesse intorno al caso della Costa Concordia. A più di un anno dall’incidente che ha visto la più grande nave da crociera italiana incagliarsi di fronte all’isola del Giglio, ne sono successe di tutti i colori. E siccome siamo in Italia, è successo persino l’inverosimile, ovvero che il comandante della nave, Schettino, chiedesse di essere riassunto, e che la Costa chiedesse all’Italia di pagare i danni di cui lei stessa è responsabile. Ieri è stata presentata la relazione sul disastro ambientale con cui è lo Stato a chiedere il risarcimento danni all’azienda.

allergie primavera

Allergie di primavera, bollettino pollinico Parietaria

allergie primaveraIl bollettino pollinico della settimana che va dal 18 al 23 aprile non è molto diverso da quello della scorsa settimana per via delle previsioni meteo stazionarie: il cielo è ancora sereno in gran parte delle regioni d’Italia e con queste condizioni meteo molto positive sono in aumento le temperature un po’ ovunque. Tali condizioni favoriscono la pollinazione di specie erbacee molto allergiche come le Graminacee e la Parietaria. Vediamo comunque in dettaglio il bollettino pollinico del Bel Paese.

inquinamento lago d'iseo legambiente

Inquinamento nel lago d’Iseo, la denuncia di Legambiente

inquinamento lago d'iseo legambienteSe vi recate in questi giorni al lago d’Iseo vi accorgerete subito che c’è qualcosa che non va. Dall’inizio della settimana infatti una macchia scura campeggia in mezzo allo specchio d’acqua. Da cosa è stata causata? Le autorità hanno subito tentato di minimizzare facendo riferimento a cause naturali. Ovviamente non sono d’accordo le associazioni ambientaliste come Legambiente. Anche perché non stiamo parlando di una piccola chiazza, ma di una macchina di 3 chilometri di lunghezza per almeno 200 metri di larghezza.

australia rifugiati climatici

L’Australia riconosce lo status di rifugiato climatico

australia rifugiati climaticiIl rifugiato climatico è tecnicamente quella persona che, a causa degli effetti del cambiamento climatico (siccità, alluvioni, ecc.) è costretto a lasciare la propria terra perché il posto dove è nato e cresciuto è diventato invivibile. Abbiamo visto negli ultimi anni un incremento dei rifugiati climatici in alcune isole del Pacifico e dell’oceano Indiano, letteralmente sfrattati dall’aumento del livello del mare. Ora però a pagarne le conseguenze non è un atollo sperduto ma uno dei Paesi più importanti al mondo, l’Australia.

venezia bando barche combustibili fossili

Venezia mette al bando le navi a combustibili fossili…almeno per qualche ora

venezia bando barche combustibili fossiliSvolta epocale nella città più unica al mondo. Venezia, è inutile dirlo, è una città bellissima, ma purtroppo ha sempre più l’aria di essere sporca. Il motivo è facile trovarlo: anche se le automobili, per una questione materiale, non possono circolare, possono farlo migliaia di navi che purtroppo per la maggior parte sono alimentate da motori a diesel o con altri combustibili fossili. Per questo domenica scorsa è stato fatto un esperimento che potrebbe essere confermato in futuro: come la domenica chiusa al traffico, per tutto il mattino i canali sono stati chiusi alle barche a motore.

innalzamento livello mari inquinanti

Innalzamento del livello dei mari, si può ridurre tagliando solo 4 inquinanti

innalzamento livello mari inquinantiL’innalzamento del livello degli oceani oggi non è più una teoria ma un fatto empirico. È evidente in tutto il mondo come nell’ultimo secolo il livello del mare sia salito di circa 30 centimetri, e con l’aumentare dell’inquinamento diventa quasi automatico che possa aumentare ulteriormente in futuro. Si fa un gran parlare della riduzione dell’inquinamento per evitare questa catastrofe, ma secondo i ricercatori del National Center for Atmospheric Research (NCAR) non c’è bisogno di fare tagli indiscriminati. Basta prendere di mira 4 agenti inquinanti ben precisi.

olimpiadi invernali riscaldamento globale

Olimpiadi invernali a rischio a causa del riscaldamento globale

olimpiadi invernali riscaldamento globaleCe ne siamo accorti negli ultimi anni quando per poter effettuare le normali discese ai mondiali di sci o alle Olimpiadi invernali quasi ovunque si è dovuto ricorrere ai cannoni sparaneve. Adesso però quello che sembrava soltanto un caso sta diventando la regola, e studi scientifici lo confermano. Per questo un gruppo di sciatori ed altri atleti che disputano regolarmente i campionati invernali hanno scritto una lettera al presidente Obama (ma di rimando riguarda tutti i presidenti del mondo), per chiedere di agire contro il riscaldamento globale.

allergie primavera

Allergie di primavera, una vera e propria epidemia in USA

Le allergie di primavera colpiscono sempre più soggetti tra i bambini e gli adulti con effetti a lungo termine anche gravi. Gli attacchi di asma sono tra gli effetti più gravi per le allergie stagionali da pollini e spore e, nonostante i progressi della medicina, gli asmatici e i soggetti allergici sono in forte aumento complici lo smog, l’inquinamento e i cambiamenti climatici.

cambiamenti climatici non esistono bibbia

I cambiamenti climatici non esistono perché lo dice la Bibbia, parola dei Repubblicani

cambiamenti climatici non esistono bibbiaIn questi ultimi anni ne abbiamo sentite di scuse da parte dei Repubblicani per non prendere provvedimenti contro i cambiamenti climatici. Ma questa probabilmente le batte tutte. Joe Barton, esponente del partito in Texas, si è scagliato ieri contro i dati scientifici, provenienti da decine di studi differenti di tutto il mondo, i quali dimostravano come se in alcune zone c’è una forte siccità mentre in altre avvengono alluvioni devastanti è colpa dei cambiamenti climatici. Ma Barton non è d’accordo con questa tesi.

mondo senza frutta greenpeace

Il mondo rischia di rimanere senza frutta, la previsione di Greenpeace

mondo senza frutta greenpeaceLa gran parte della frutta del mondo potrebbe un giorno sparire. A presentare oggi questo scioccante scanario è Greenpeace, l’associazione ambientalista che, tra le tante sue battaglie, oggi ci spiega l’importanza delle api. Non che sia una novità, è ben noto sin dalle scuole elementari che questi insetti fanno letteralmente “girare il mondo” grazie alla loro funzione impollinatrice. Ma il fatto che il loro numero si stia assottigliando sempre di più ogni anno che passa sembra essere alla base della crisi alimentare mondiale. Ed anche per quella futura.

allergie primavera bollettino pollinico

Allergie di primavera, bollettino pollinico Graminacee

Il bollettino pollinico della settimana che va dall’11 al 17 aprile 2013 vede un forte aumento dei pollini di Graminacee, una delle specie più temute per le allergie di primavera, complice il bel tempo e l’aumento delle temperature. Vediamo in dettaglio la situazione nelle regioni d’Italia.

disastro petrolifero arkansas danni exxon

Disastro petrolifero in Arkansas: foto e video dei danni che Exxon non pagherà

disastro petrolifero arkansas danni exxonLa scorsa settimana vi riferivamo dell’ennesimo incidente petrolifero accaduto in America. Oggi, con gran fatica, arrivano le prime immagini. Tutto è cominciato verso la fine del mese scorso quando un oleodotto della Exxon Mobil, la più grande compagnia petrolifera mondiale, già responsabile di diversi disastri, in particolare in Africa, venne distrutto dall’impatto con un treno deragliato al confine con il Canada. Da allora sono stati dispersi qualcosa come 300 mila litri di petrolio che sono andati a contaminare l’ambiente tutto intorno, le falde acquifere e probabilmente anche il vicino lago Conway. Stranamente, nonostante la gravità della situazione, nessuno dei media, nemmeno nella liberissima America, ha riportato la notizia.

cina persi fiumi

La Cina perde 27 mila fiumi

cina perde fiumi

Che la situazione ambientale in Cina fosse preoccupante non era un mistero per nessuno. Ma numeri così tragici proprio non ce li aspettavamo. Secondo un recente censimento voluto ed effettuato proprio dal Governo del Paese, quindi si tratta di dati ufficiali e non di congetture di qualche ambientalista, negli ultimi 3 anni la nazione più popolata del mondo avrebbe perso qualcosa come 27 mila corsi d’acqua. La parola “perso” non è detta a caso perché il suo significato è letterale: non si trovano più.