Dopo tanti anni in cui si dibatte sulle contromisure per ridurre o eradicare del tutto il fenomeno del bracconaggio, finalmente qualcosa si sta muovendo. La novità più eclatante (ma non è l’unica) è arrivata nei giorni scorsi quando in Sudafrica un bracconiere tailandese, Chumlong Lemtongthai, uno dei principali trafficanti di ossa di animali del mondo, è stato condannato a ben 40 anni di carcere per aver esportato corna di rinoceronte, nonostante sia una specie protetta.
Pericoli
I cambiamenti climatici influenzano anche i monsoni
Come abbiamo visto nelle ultime settimane, i cambiamenti climatici sono in grado di creare dei veri e propri “mostri” naturali come l’uragano Sandy. Purtroppo non è solo sugli uragani che avvengono dei cambiamenti. Negli ultimi tempi infatti si stanno verificando potenziamenti anche in altri fenomeni come ad esempio i monsoni asiatici. Secondo l’Istituto Potsdam che si occupa essenzialmente di mutamenti climatici, è possibile prevedere come cambieranno i monsoni nei prossimi 100 anni e oltre. E non ci sono buone notizie.
Innalzamento del livello dei mari più rapido del previsto
Qualche buontempone settimane fa diceva che l’innalzamento del livello dei mari sarebbe rallentato e che anzi, non ci sarebbe mai stato. Ovviamente dopo l’uragano Sandy tutti questi negazionisti sono scomparsi, ed oggi arriva una ricerca americana che conferma non solo l’esistenza di questo innalzamento, ma anche che è più rapida del previsto. A sostenerlo è Bill Hay, geologo dell’Università del Colorado, che per la sua analisi è partito da un vecchio rapporto dell’IPCC.
Mutamenti climatici e malattie, la relazione dell’Oms
Come abbiamo visto di recente in occasione dell’uragano Sandy, si è avverata una previsione gli scienziati fanno da anni, e che noi da anni tentiamo di diffondere in tutto il mondo, purtroppo abbastanza inutilmente: i cambiamenti climatici hanno un effetto direttamente sulla salute umana. La devastazione portata dal più grande uragano della storia della East Coast americana è stata incrementata dalle condizioni estreme del clima. Purtroppo non è l’unica conseguenza a cui assisteremo nei prossimi anni.
Vassoi radioattivi scoperti a Torino, rischio diffusione in Italia?
Possono sembrare degli oggetti innocui, che male possono fare due vassoi? Se realizzati con materiali pericolosi possono anche uccidere. Stiamo parlando di due vassoi scoperti nei giorni scorsi a Torino che mostravano 220 micro sievert/ora, con una concentrazione di attività di 9 mila becquerel. Tradotto significa che erano radioattivi, positivi al cobalto-60, e che rappresentavano un pericolo per chi ne veniva esposto per lunghi periodi. Ma com’è possibile che dei vassoi fossero radioattivi?
Il buco dell’ozono si restringe grazie all’aria calda nella stratosfera
La NASA diffonde le ultime rilevazioni riguardanti il buco dell’ozono, e per fortuna si tratta di buone notizie. Rispetto al record raggiunto nel 2000, quando il buco dell’ozono quasi toccò i 30 milioni di km quadrati di estensione, l’estensione odierna appare decisamente più contenuta: si parla di 17,9 milioni di km quadrati, la seconda grandezza più piccola registrata negli ultimi venti anni. La causa del calo secondo gli esperti è nella naturale fluttuazione di aria calda nella stratosfera.
Allarme artico, il fondale è invaso dalla plastica
Il fondale del Mare Artico si ritrova vittima di un’invasione, di un’invasione della plastica. Da quanto rilevato dai ricercatori tedeschi dell’Alfred Wegener Institute for Polar and Marine Research è estremamente allarmante: la quantità di rifiuti plastici (sacchetti di plastica in primis) sul fondale del Mare Artico è raddoppiato nell’arco di un decennio, dal 2001 al 2011, con picchi negli ultimi anni che fanno tutt’altro che ben sperare per l’immediato futuro.
Emissioni, nel 2011 in Gran Bretagna il maggior taglio, Italia così così
Continua la corsa verso gli obiettivi ambientali per il 2020. Nonostante alcuni Paesi abbiano deciso di fare complessivamente meglio di altri, una di quelle nazioni che resta sempre in disparte quando si parla di questi temi ha fatto meglio di tutte. Stiamo parlando della Gran Bretagna che nello scorso anno ha fatto registrare un taglio maggiore della CO2 di tutti gli altri Paesi europei.
Ambiente, salviamo l’Oceano Antartico
Avaaz, l’organizzazione non governativa internazionale attiva per contrastare i cambiamenti climatici e salvaguardare i diritti umani e l’ambiente, si mobilita e chiede la tua firma per una nuova petizione: salvare l’Oceano Antartico dalle flotte di pescherecci industriali. C’è solo un modo per tutelare l’ecosistema marino e l’habitat di migliaia di specie di animali e vegetali che popolano le fredde acque del Polo Sud: creare un’area marina protetta e proteggere la biodiversità.
Elefanti uccisi dai bracconieri: 4000 in un anno
Quattromila elefanti uccisi nell’ultimo anno. Questi i numeri dei più grandi animali terrestri al mondo che sono finiti nella rete dei bracconieri. Uno scempio che va avanti da troppo tempo e che nemmeno le più importanti associazioni ed organizzazioni internazionali riesce a fermare. L’ultima scoperta in ordine di tempo arriva da Hong Kong dove gli agenti della dogana hanno scoperto e sequestrato il più grande carico di avorio della storia: 1.200 zanne di elefante. Ciò significa che 600 elefanti sono morti per il dileggio di collezionisti senza scrupoli.
I 25 primati a maggior rischio estinzione
Gli animali a rischio estinzione sono migliaia, ma ora un rapporto della Species Survival Commission (SSC) dell’IUCN e dell’International Primatological Society (IPS), ha stabilito quali sono i 25, tra i primati, quelli a maggiore rischio. Lo studio, denominato Primates in Peril: The World’s 25 Most Endangered Primates, 2012-2014, analizza come stiamo commettendo una specie di fratricidio visto che i primati sono da sempre considerati nostri parenti nemmeno troppo lontani.
Supercomputer contro i cambiamenti climatici avviato in USA
La lotta ai cambiamenti climatici si fa anche attraverso le simulazioni degli scenari che comprendono migliaia di variabili. Per effettuare tali calcoli ci vogliono dei computer potentissimi, e per questo negli Stati Uniti hanno avviato proprio in questi giorni quello che è stato soprannominato un “supercomputer”. Si tratta di una specie di mainframe dedicato esclusivamente alla raccolta dei dati e ai calcoli che riguardano i mutamenti climatici.
Gange, sostanze cancerogene avvelenano decine di milioni di indiani
Il Gange è un fiume sacro per gli indiani, che come è noto abitualmente si bagnano nelle sue acque, ma il corso del grande fiume è ormai talmente inquinato, talmente pieno di sostanze cancerogene che anche solo vivere nelle sue vicinanze vuol dire essere esposti a un tasso di incidenza tumorale molto superiore alla norma, come sostiene uno studio del National Cancer Registry Programme che si è guadagnato la prima pagine del Times of India.
Disastri naturali colpa dei mutamenti climatici, parola della principale compagnia di assicurazioni
Finché il collegamento mutamenti climatici – disastri naturali lo fanno gli ambientalisti, noi blogger, o persino gli scienziati, c’è sempre qualcuno, in particolare nel mondo della politica, che dice che si fa demagogia e che non è tutto vero. Ora però scende in campo la principale compagnia di assicurazioni mondiale, la Munich Re, che dice sì, negli ultimi trent’anni i disastri naturali sono aumentati. E sì, sono dovuti al riscaldamento globale.