Siccità nel Mediterraneo: in parte è colpa dell’uomo

Se sul fenomeno della siccità un po’ tutti gli scienziati del mondo sono d’accordo, pare non lo siano quando ci sono da assegnare le “colpe”. Siccità e riscaldamento globale vanno a braccetto, e per questo si tende a spiegare entrambe allo stesso modo. Così chi afferma che per colpa dell’uomo c’è il riscaldamento globale dirà che la colpa è nostra anche per la siccità, e chi invece non ci ritiene responsabili afferma che la siccità è un fenomeno naturale. Gli scienziati del NOAA, uno dei più autorevoli centri di ricerca mondiale, si schierano nel primo gruppo.

Mutamenti climatici: le orche danno già segni di adattamento

E’ raro vedere animali che vivono indifferentemente sia nei freddi mari dell’Antartide che nelle calde lande tropicali, ma è ciò che sta accadendo con l’orca assassina. A parte il suo nome così inquietante, questo bellissimo esemplare cugino delle balene ha lasciato a bocca aperta alcuni biologi che lo stavano studiando, e che hanno notato che alcuni esemplari sono arrivati a cacciare indifferentemente nelle acque antartiche e tropicali, con degli strani segnali di adattamento.

Riscaldamento globale, Haiti il Paese più a rischio, e l’Italia?

Sono tanti i Paesi che, più di altri, stanno pagando il prezzo dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale. Tra isole che scompaiono, arcipelaghi a rischio come le Maldive, aree sempre più minacciate dalla siccità e della desertificazione, altre invece sommerse dall’acqua ed esposte a fenomeni meteorologici sempre più estremi. Ma quali sono i Paesi più a rischio in ordine di esposizione ai danni causati dall’aumento delle temperature e dall’innalzamento dei livelli del mare? Ce lo svela un recente rapporto denominato Climate Change Vulnerability Index, stilato dal centro studi Maplecroft. A quanto pare il Paese più a rischio è Haiti mentre quello meno interessato dai cambiamenti climatici è l’Islanda. E l’Italia che posto occupa in questa classifica?

Smog influisce su capacità riproduttiva dell’uomo

Lo smog deturpa i monumenti nelle grandi città, abbassa la qualità della vita della popolazione, mette a rischio di malattie respiratorie i bambini, rende la vita difficile agli anziani ed ai malati cronici. Ma c’è di più. Ci sono particolari sostanze inquinanti che sono contenute in oggetti di uso quotidiano e che sommate all’inquinamento da polveri sottili mettono a rischio la capacità riproduttiva dell’uomo. Parliamo di interferenti endocrini ovvero quelle particelle capaci di minare gli equilibri degli ormoni sessuali umani, compromettendo la fertilità di uomini e donne, specialmente se vivono nelle aree urbane densamente popolate e più inquinate. A parlarne è un recente studio condotto dai ricercatori dell’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Università di Siena e la Sapienza di Roma, in collaborazione con il WWF.

Rifiuti Malagrotta, Franca Valeri: “No alla discarica di Corcolle, vicino Villa Adriana”

Vi scrivo nella mia veste di madrina di Ponte Lupo (147 a.C.) e di cittadina indignata per lo scempio che si ha in animo di compiere ai danni di una porzione del nostro territorio carica di storia, bellezze naturali e cultura da non avere eguali. Mi riferisco a quel pezzo dell’Agro Romano Antico che si trova nell’VIII municipio del Comune di Roma, posto tra il Borgo medievale di San Vittorino e la località Corcolle, che è stato scelto dal commissario prefettizio, Giuseppe Pecoraro, come sito di una immensa discarica per risolvere l’emergenza rifiuti della Regione Lazio dopo la chiusura dell’esausta Malagrotta.

Così inizia la lettera aperta che stamattina Franca Valeri ha indirizzato ai principali quotidiani nazionali, pagando per l’inserzione. L’attrice e sceneggiatrice italiana ha lanciato un appello ai ministri Prestigiacomo, Brambilla, Galan e Romano
e al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per fermare lo scempio

Non si possono seppellire 2.000 anni di storia sotto tonnellate di immondizia.

Depurare le acque di scarico con le cozze, accade a Nosedo (Milano)

Cozze capaci di eliminare le sostanze tossiche presenti nelle acque del depuratore di Nosedo, un quartiere della periferia sud di Milano. La scoperta arriva dopo mesi di ricerche ed esami compiuti dal gennaio scorso dalla Fondazione AquaLab in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, la Bicocca e l’Istituto Mario Negri, grazie ai finanziamenti della Fondazione Cariplo.

Amazzonia, ucciso l’ottavo ambientalista per le proteste anti-deforestazione

A qualche migliaio di chilometri da noi, in Sudamerica, si sta combattendo una guerra senza che il mondo ne sappia nulla. Ci troviamo in Brasile in uno dei polmoni del pianeta, la foresta Amazzonica, che il Governo afferma di voler difendere, ma solo a parole. Da tempo infatti è in atto una deforestazione selvaggia che va al di fuori delle leggi e che però non sta bene alle popolazioni locali che protestano e, a volte, hanno la peggio.

Venezia, piano antismog e domeniche ecologiche

Non solo Milano ha presentato in questi giorni un piano per contrastare lo smog e ridurre le emissioni inquinanti dovute al traffico e all’accensione dei riscaldamenti, scattata per le strutture pubbliche e private già il 15 ottobre. Il Comune di Venezia ha lanciato una campagna informativa per contrastare l’inquinamento atmosferico della stagione invernale. Lo slogan “L’ambiente ringrazia” è più che efficace per sintetizzare come, con le piccole azioni dei singoli, si possa migliorare la qualità della vita di molti.

Animali in via d’estinzione, addio al rinoceronte di Giava

Il rinoceronte di Giava in Vietnam è definitivamente scomparso. E’ doloroso dovere constatare che, nonostante tutti i significativi investimenti per la conservazione del rinoceronte non si è riusciti a salvare questo animale unico. Per il Vietnam questa è un’ulteriore perdita gravissima, il paese negli ultimi decenni ha perso buona parte del suo patrimonio naturale.

ha annunciato poche ore fa il direttore del Wwf Vietnam Tran Thi Minh Hien.

Lotta allo smog con un microrganismo dai ghiacciai dello Stelvio

Scoperto un nuovo modo per combattere lo smog in modo ecologico: un team di ricerca dell’Università Cattolica di Piacenza ha individuato nei ghiacciai dello Stelvio un microrganismo capace di nutrisi e di degradare materiali inquinanti provenienti dalla combustione di derivati dal petrolio e da lubrificanti. Come spiega uno dei professori che ha guidato la ricerca, il prof. Fabrizio Cappa

Adesso bisogna capire, con le adeguate prove di laboratorio, quali siano le sue potenzialità nel risanamento, biomediation, di ambienti inquinanti.

Milano smog, incentivare mobilità sostenibile con sconti e tariffe agevolate

Occorre puntare sulla mobilità sostenibile e incentivare l’uso dei mezzi pubblici. Questo in sostanza l’appello lanciato dall’Azienda trasporti e mobilità (Atm) di Milano per la lotta allo smog e alle polveri sottili. Nuove tariffe per i passeggeri del trasporto pubblico sono state approvate dalla maggioranza in consiglio in questi giorni, si prevedono sconti e abbonamenti agevolati per giovani fino a 26 anni, anziani over 65 e famiglie con più di tre figli.

Aromaterapia fonte di inquinamento indoor?

L’aromaterapia è una pratica, sempre più diffusa anche in Italia, grazie alla quale alcune condizioni come stress, ansia e tante altre possono essere alleviate dalla rilassatezza che può derivare dall’annusare alcuni aromi di cui una stanza viene colmata grazie a degli olii utilizzati per i massaggi o durante un bagno caldo. Ma alcuni scienziati ci mettono in allarme contro alcuni trattamenti in quanto potrebbero provocare più danni che benefici.

Ambiente e risorse, campagna Ue contro gli sprechi “Svegliatevi”

Non possiamo più consumare con gli occhi chiusi. Quindi è ora di svegliarsi e aprire gli occhi.

Questo in sintesi il messaggio del commissario europeo all’Ambiente Janez Potocnik nella campagna pubblicitaria lanciata su Youtube e in pochi giorni vista da oltre 2 milioni di persone. Evitare gli sprechi di generi alimentari, di elettricità, acqua, limitare l’uso delle risorse e delle materie prime, acquistare solo il necessario e non il superfluo. L’elenco delle “buone azioni” da compiere per salvare il Pianeta e dare alla Terra il tempo di cui ha bisogno per sostenere il nostro fabbisogno sarebbe molto lungo ma, come afferma il commissario, occorre fare qualcosa adesso

Entro il 2050 nel mondo saremo più di 9 miliardi; il nostro ritmo si crescita è di 200mila nascite al giorno e questo significa che la domanda mondiale di alimenti, mangime e fibre aumenterà del 70%.