Solare: Usa e Sudafrica gareggiano per la centrale più grande al mondo

di Redazione 1

Non importa chi alla fine avrà il diritto di vantarsi, l’importante non è solo partecipare, ma anche che a breve avremo due mega centrali solari ai due capi del mondo. Negli Stati Uniti, il Ministero dell’Interno ha appena dato l’approvazione per la costruzione di una centrale solare dalla capacità di 1 GW su terreni pubblici nel Sud della California. Contemporaneamente in Sudafrica si pianifica una centrale elettrica solare ancora maggiore, addirittura da 5 GW, sufficienti a fornire da soli il 10% della domanda di elettricità corrente della nazione.

Secondo quanto riporta il Guardian, il progetto da 29 miliardi dollari (21 miliardi di euro) previsti per raggiungere i 5 GW in circa dieci anni di tempo, terminerà la prima fase di 1 GW, tra fase di completamento e l’invio dell’energia alla rete, già nel 2012. Quasi 35 chilometri quadrati di terreni demaniali nel Northern Cape sono stati stanziati per il progetto.

Nel deserto del Mojave, con i 6 miliardi di dollari del Blythe Solar Power Project, sviluppato da Solar Millennium, si dovrebbe iniziare la costruzione entro la fine dell’anno, per poi completarla entro il 2013. Osservando i dati sul bilancio solare americano si scopre così che questo progetto produrrà più del doppio della capacità energetica solare americana attuale, e si prevede di produrre elettricità sufficiente per almeno 300.000 case.

Il Blythe Solar Power Project ha subìto un ritardo nei permessi alla costruzione a causa della preoccupazione per la conservazione della fauna selvatica, altrimenti sarebbe stato costruito anche prima. In fin dei conti pare dover scattare una sorta di gara a chi arriva prima alla costruzione della centrale da un gigawatt. Ci importa qualcosa chi vincerà? Alla fine a godere di questo impegno sarà l’ambiente e tutto ciò che ne consegue, come la partecipazione di altre nazioni a competizioni simili (Germania e Cina di certo non staranno a guardare), ed una corsa all’energia solare che soppianterà, si spera una volta per tutte, la domanda di energia “sporca”.

[Fonte: Treehugger]

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