Che smog farà?

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Le previsioni metereologiche sono talmente avanzate che possono prevedere anche a distanza di mesi il tempo che verrà. Ora hanno raggiunto un punto di avanzamento tecnologico tale da poter individuare non solo le mappe dello smog, ma anche quello che arriverà.

La trovata geniale è venuta all’Unione Europea, che ha affidato lo sviluppo del progetto all’Ecwmf, il centro europeo di previsioni metereologiche, e all’Isac, Istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima di Bologna. La sperimentazione rileverà, oltre alle nuvole composte di acqua, anche quelle meno visibili come particelle microscopiche che danneggiano i nostri polmoni.


“A un certo punto ci si è resi conto che limitarsi a prevedere il tempo senza occuparsi dell’effetto prodotto a livello sanitario non era più sufficiente. Per questo è stato varato Gems, il progetto europeo che impegna 31 laboratori”.

Spiega così il progetto Alberto Maurizi, ricercatore Isac e uno dei padri del progetto.

“Le sorgenti delle polveri sottili sono in parte naturali, come la sabbia del deserto e il sale marino, e in parte antropiche, come i tubi di scappamento e i freni delle auto. Si tratta di calcolare l’andamento delle emissioni e di incrociarlo con i dati riguardanti l’umidità dell’aria, i venti, le temperature: in pratica esaminare le possibili interazioni di 35 composti chimici usando un centinaio di equazioni”

Tutte queste variabili hanno rallentato il progetto, che per ora continua a dare risultati discordanti a seconda del ricercatore e dei dati inseriti. Sul sito ufficiale http://gems.ecmwf.int/ si possono vedere tutte le caratteristiche più interessanti per la nostra salute, dalla presenza di monossido di azoto al biossido di azoto. Ovviamente queste varieranno anche in base alle condizioni metereologiche. Una bella pioggia può abbassare drasticamente il livello di polveri sottili, mentre il caldo di agosto potrebbe peggiorare la situazione. Per questo, oltre alla difficoltà di prevedere quanto smog verrà emesso, bisognerà incrociare i dati con quelli metereologici classici, così da avere un risultato quanto più completo possibile.

L’obiettivo sarà di inaugurare una nuova rubrica, magari tra qualche anno, in cui, al fianco delle previsioni del tempo, ci saranno anche quelle dello smog, così da permettere alle famiglie di organizzare una bella gita al parco o un giro in bicicletta. L’ufficializzazione della effettiva consistenza dei dati ottenuti però è ancora lontana da venire. Si spera che nel giro di due anni si potranno avere previsioni accurate fino a 3 giorni. Basta che almeno questa previsione l’abbiano azzeccata.
Fonte: Repubblica

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