Una città senza smog garantisce 5 mesi di vita in più

di Redazione 1

20 anni fa il livello di inquinamento in America cominciava a diventare preoccupante. Per questo motivo alcune metropoli, come Pittsburgh e Buffalo, decisero di imporre metodi di riduzione del traffico, in maniera tale da ridurre lo smog che circolava nell’aria, e che ogni giorno finiva nei polmoni di milioni di cittadini.

Secondo alcuni ricercatori della Brigham Young University e della Harvard School of Public Health i dati di oggi danno ragione a quelle decisioni dei sindaci prese negli anni ’80: la vita media degli abitanti di quelle zone è aumentata di 2,72 anni. Ma le città odierne pare non abbiano ancora raggiunto il punto di non ritorno. Sempre secondo la stessa ricerca, pubblicata sul New England Journal of Medicine, se i sindaci di oggi decidessero un blocco dello smog, i loro cittadini potrebbero recuperare dai 5 agli 8 mesi di vita, mica male.

La teoria per cui la riduzione dello smog equivale all’allungamento della vita proviene dal fatto che dal 1980 ad oggi in quelle terre sono diminuiti notevolmente i decessi causati da malattie polmonari e cardiovascolari, legate strettamente all’aria che si respira. Le analisi si sono basate sui livelli di Pm 2,5 (particelle 20 volte più piccole di un capello), le quali è stato stimato sono in grado di causare malattie cardiache e asma. Secondo i ricercatori, se riducessimo i Pm 2,5 di 10 microgrammi per metro cubo d’aria, le persone che respirassero quell’aria potrebbero guadagnare 7 mesi di vita.

Il primo responsabile nelle zone urbane di queste emissioni è il gas di scarico delle automobili. Per questo un buon servizio di trasporto pubblico e le limitazioni al traffico, potrebbero ridurlo in maniera notevole. I ricercatori hanno stimato che in Gran Bretagna ci sono ottime speranze di guadagnare 8 mesi di vita per ogni abitante, ma i dati sul resto d’Europa sono ancora confusionari, in quanto le rilevazioni non sono ancora sufficienti. Chissà cosa ne penseranno in Italia, in cui gli amministratori locali fanno finta di nulla quando sentono parlare di queste problematiche.

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