Cibo DOP, Italia leader mondiale

di Redazione Commenta

cibo dop italia leader mondialeMentre l’economia italiana perde i pezzi, ancora c’è un comparto che ci vede leader mondiali: quello del cibo. Siamo famosi in tutto il mondo per essere il Paese dove si mangia meglio, ed ora la conferma arriva dal 10° Rapporto Qualivita Ismea 2012 che attesta come l’Italia sia la nazione che vanta più produzioni certificate. Stando al rapporto sarebbero 152 i prodotti DOP (Denominazione di Origine Protetta), che si aggiungono ai 92 Igp (Indicazione Geografica Protetta) e 2 Stg (Specialità Tradizionale Garantita).

Nessuna nazione al mondo ne ha così tante come la nostra. Si tratta di un riconoscimento importante perché non solo attesta la bontà del punto di vista del gusto dei nostri prodotti, ma anche che si tratta di prodotti sani, genuini, e ambientalmente sostenibili. Un riconoscimento che ci arriva da tutto il mondo e che si realizza poi economicamente, dato che stando ai dati del dossier solo in Europa il fatturato delle nostre esportazioni alimentari è arrivato a 12 miliardi di euro.

Anche se tutti i prodotti sono eccellenti sotto i tutti i punti di vista, se si dovesse eleggere il “re”, il titolo andrebbe al parmigiano reggiano che è il più richiesto a livello mondiale con 2,9 miliardi di fatturato. Al secondo posto a pari merito si piazzano i vincitori delle classifiche del 2011 e del 2010, e cioè il grana padano e l’aceto balsamico di Modena. Purtroppo le cose non vanno altrettanto bene in Italia dove molti dei nostri prodotti hanno fatto registrare un calo nelle vendite. Colpa della crisi o degli italiani che sanno più mangiare? Forse più della seconda che della prima, dato che secondo i produttori crisi in questi comparti quasi non se ne sente.

Per continuare con la graduatoria, a seguire troviamo il prosciutto di Parma, la mela dell’Alto Adige, il Gorgonzola, la mozzarella di bufala campana, prosciutto San Daniele, la mortadella di Bologna e la bresaola della Valtellina.

[Fonte: Corriere della Sera]

Photo Credits | Getty Images

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