Decreto rinnovabili: Rete Imprese Italia chiede tempi attuazione rapidi

di Redazione 2

Il decreto legislativo che in Italia recepisce la direttiva comunitaria, la 2009/28/CE, inerente la promozione e l’utilizzo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, rappresenta per l’Italia una leva strategica per la green economy e per il superamento della crisi.

A dichiararlo è stato il Presidente di R.ETE. Imprese Italia, Giorgio Guerrini, sottolineando come nello stesso tempo, a fronte dell’adeguatezza del decreto, siano necessari tempi di attuazione rapidi. Il Presidente Guerrini, intervenuto in data odierna presso la decima Commissione Industria del Senato, nel corso di un’audizione, ha infatti messo in guardia del fatto che i lunghi tempi d’attuazione potrebbero mettere a rischio l’efficacia delle nuove norme, così come c’è bisogno di modificare alcuni aspetti critici del Decreto stesso.

In particolare, secondo Rete Imprese Italia i costi, ovverosia gli incentivi concessi dallo Stato, sostenuti per le rinnovabili, non devono ricadere sulle bollette di elettricità e gas; questo al fine di non far aumentare, a carico dell’utente finale, i costi dell’energia i cui prezzi finali risultano essere tra i più cari del Vecchio Continente. Altre criticità del Decreto che recepisce la direttiva comunitaria riguardano, secondo quanto dichiarato dal Presidente Giorgio Guerrini, il settore della cogenerazione ed in particolare il rischio che vadano ulteriori incentivi ad impianti che sono stati già incentivati.

Inoltre, ai fini del risparmio energetico, occorre che nel nostro Paese vengano rese stabili misure come quelle della detrazione Irpef al 55% sui costi sostenuti per la riqualificazione energetica degli edifici. R.ETE. Imprese Italia, in rappresentanza di Casartigiani, CNA, Confartigianato, della Confcommercio e della Confesercenti, chiede altresì che a livello nazionale venga stabilita, per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, una soglia massima di potenza uguale per tutti, chiara e definita, così come devono essere uniformi le procedure che portano alla qualifica professionale che porta a svolgere sul territorio nazionale l’attività di installatore di impianti.

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