Fotovoltaico Italia 2010: 2,5 miliardi di euro di investimenti

di Redazione Commenta

industria-fotovoltaicoIn Italia, solo per quest’anno, l’industria operante nel settore delle rinnovabili, ed in particolare del fotovoltaico, ha già pianificato investimenti per complessivi 2,5 miliardi di euro che, senza considerare l’indotto, creeranno sul nostro territorio ben tremila nuovi posti di lavoro oltre ai ventimila e più già creati in questi anni. A farlo presente è Anie/Gifi – Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane – a seguito delle incertezze legate ai tempi di approvazione del nuovo Conto Energia a partire dall’anno 2011; l’industria del fotovoltaico s’attende da parte del Governo italiano un segnale forte che porti all’approvazione del nuovo schema prima che si tengano le consultazioni regionali.

Questo, secondo Anie/Gifi, affinché si eviti di creare un’instabilità di mercato che potrebbe essere pericolosa; non mancano infatti player del settore che in assenza di una prospettiva certa sulle incentivazioni hanno minacciato a più riprese di dirottare gli investimenti all’estero dopo un’espansione che negli ultimi mesi ha portato l’Italia a superare nei giorni scorsi la soglia di 1 GW di potenza installata.

Tra l’altro, l’Anie/Gifi mette in risalto come questa fase non giovi neanche allo Stato visto che l’Erario rischia mancati incassi da imposta sul valore aggiunto (Iva) ed altre tasse per importi che superano il livello dei 300 milioni di euro. Gert Gremes, Presidente dell’Associazione, ha colto l’occasione, nell’attendersi un messaggio forte da parte dell’Esecutivo, per mettere in risalto come in una fase congiunturale tutt’altro che facile il fotovoltaico in Italia nel 2009 sia cresciuto di oltre il 60% rispetto all’anno precedente passando da 338 MW di potenza installata a 580 MW.

Anie/Gifi ha altresì presentato una proposta di variazione sul Conto Energia 2011 che prevede la riduzione da tre a due degli intervalli temporali che portano al decremento delle tariffe; contestualmente, viene chiesto anche di aumentare le tariffe in modo tale che queste nel secondo semestre, in funzione dalle potenza, siano più elevate sia per i sistemi fotovoltaici a terra, sia per le installazioni realizzate sugli edifici.

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