Fotovoltaico: Francia, bolla speculativa e nuove tariffe incentivanti

di Redazione 1

francia-fotovoltaicoPer effetto dell’abbassamento dei costi di realizzazione degli impianti fotovoltaici, che nel medio termine saranno garantiti dalle economie di scala, ed a seguito dell’aumento dell’efficienza dei pannelli,, grazie al progresso tecnologico, in Francia le tariffe incentivanti a partire dal 2012 dovrebbero progressivamente abbassarsi. Inoltre, a valere sui nuovi progetti di impianti e campi fotovoltaici per gli anni 2010 e 2011, in Francia sono entrate in vigore delle nuove tariffe che, tra l’altro, tengono conto a livello territoriale anche del livello di insolazione, così come a livello amministrativo, fattore non trascurabile per l’espansione del mercato, si è provveduto altresì a semplificare la burocrazia e le formalità.

Secondo quanto reso noto dal Governo francese, ed in accordo con quanto riporta la controllata di Enel Enel Green Power, le tariffe incentivanti per il biennio 2010-2011 sono attualmente le migliori e le più alte al mondo; il Governo ha tra l’altro messo in atto una vera e propria sforbiciata sulla corsa al fotovoltaico che è stata registrata negli ultimi due mesi dello scorso anno e per la quale si è provveduto a mettere a punto una sorta di “colpo di spugna“. Secondo l’Esecutivo transalpino, infatti, le anticipazioni e le indiscrezioni legate all’annuncio delle nuove tariffe incentivanti per il fotovoltaico hanno creato una sorta di bolla speculativa, ragion per cui per tutti i progetti presentati dopo la data dell’1 novembre 2009, e per i quali, alla data dello scorso 11 gennaio, non s’era completato l’iter di allacciamento in rete, scatta in automatico e tassativa la presentazione di una nuova domanda per poter fruire delle tariffe agevolate.

Le tariffe più alte offerte dal Governo francese sono quelle per gli impianti di produzione di energia fotovoltaici che sono integrati nelle scuole, negli ospedali e nelle case ad uso abitazione; in questo caso la tariffa incentivante è pari a 58 centesimi di euro/kWh, mentre scende a 50 cent€/kWh per quegli impianti fotovoltaici che sono sì integrati, ma che riguardano altre tipologie di edifici diversi da quelli citati, e quindi, ad esempio, gli edifici ad uso commerciale, quelli industriali, quelli ad uso ufficio e così via.

Commenti (1)

  1. Veramente altissime!
    E poi si dice che la Francia con il nucleare non ha bisogno di energie rinnovabili!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.