Meduse 2013, rimedi naturali in caso di puntura

di Redazione Commenta

Pelagia noctiluca meduse 2013
Spesso quando si viene punti da una medusa in spiaggia vengono consigliati dei rimedi naturali per contrastare la tossina, come: applicare acqua o sabbia calda, ammoniaca o urina, alcool o aceto. Ebbene, come spiegano gli esperti, questi rimedi naturali “non solo sono inutili, ma possono anche peggiorare la situazione”. L’unico rimedio naturale per contrastare la tossina è lavarsi con l’acqua di mare, e poi applicare un gel astringente a base di cloruro d’alluminio.

Per annullare la tossina non servono acqua o sabbia calda perché si dovrebbe raggiungere una temperatura di 40-50 gradi! L’urina e l’ammoniaca non sono disattivanti della tossina ma possono invece infiammare la zona colpita dalla medusa. E’ bene, quindi agire diversamente! Si dovrebbe cercare di rimanere calmi, uscire subito dall’acqua per evitare reazioni gravi, come lo shock anafilattico, e lavare la parte colpita con acqua di mare. Con essa si diluisce la tossina ancora non penetrata e si pulisce la pelle dalle parti di medusa rimaste attaccate. Vediamo ora quali sono le meduse più pericolose del Mediterraneo.

La medusa urticante più comune nei nostri mari è la Pelagia noctiluca (foto 1), apparsa per la prima volta negli anni ’80 e dal 2003 presente in modo costante nel Mediterraneo occidentalo. Nella piena estate la Pelagia noctiluca può formare anche banchi lungo le coste e rendere la balneazioni impraticabile. E’ una medusa piccola, il cui ombrello misura circa 10 cm, è di colore violetto e ha tentacoli molto lunghi e urticanti.

La Physalia phisalis (foto 2), altra temuta medusa del Mediterraneo, è fortunatamente meno presente ma la sua puntura è molto grave e in alcuni casi può essere fatale. L’estate scorsa i bagnanti che sono stati punti dalla Physalia phisalis sono stati ricoverati in ospedale. Sono state avvistate lungo le coste della Toscana e della Liguria a partire dal 2009. Si riconoscono facilmente perchè galleggiano sulla superficie dell’acqua e si spostano in colonie, è quindi più facile avvistarne e rinunciare alla balneazione. Non è propriamente una medusa, ma una grande vescica piena di gas e composta da una miridare di polipi dotati di bocca che ingeriscono le prede e sono dotati di un veleno molto pericoloso per i pesci e per l’uomo presente nei tentacoli lunghi fino a 30 metri, se estesi completamente.

[Fonte: MeteoMeduse]

[Photo Credit | Thinkstock]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.