Tutela ambiente: Regione Umbria finanzia le feste ecologiche

di Redazione 2

Nella Regione Umbria l’Amministrazione ha deciso di promuovere le “ecofeste”, ovverosia le sagre e le feste sul territorio che garantiscano la tutela ambientale a partire da azioni finalizzate a ridurre la produzione dei rifiuti, ma anche ad implementare un efficiente sistema per quel che riguarda la raccolta differenziata.

A tal fine la Regione Umbria ha stanziato una somma pari a 25 mila euro al fine di concedere dei contributi attraverso un apposito avviso pubblico che il 4 agosto scorso è stato pubblicato sul numero 35 della serie generale del “Bur”, il Bollettino Ufficiale della Regione Umbria.

Per ogni “ecofesta” la Regione Umbria potrà andare a concedere un contributo pari ad un massimale di 1.000 euro e comunque in ragione del 50% dei costi documentabili che saranno sostenuti per acquistare le stoviglie biodegradabili o riutilizzabili, nonché le attrezzature per la raccolta differenziata; inoltre, se per il lavaggio delle stoviglie vengono acquistati anche macchinari ed attrezzature, allora il contributo regionale può arrivare fino a duemila euro.

Gli interessati possono inoltrare la domanda, su un apposito modello scaricabile dal sito Internet della Regione Umbria, entro un termine massimo di 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso pubblico, alla Direzione Ambiente, Territorio e Infrastrutture – Servizio regionale Qualità dell’ambiente, Gestione dei rifiuti e attività estrattive della Regione Umbria al numero 1 di Piazza Partigiani in Perugia.

La festa o la sagra ecologica, al fine di poter fruire dei contributi regionali, dovrà essere organizzata sul territorio della Regione Umbria entro e non oltre il corrente anno a fronte di una durata pari ad almeno otto giorni; l’organizzazione dell’evento può essere effettuata a cura di promotori di sagre e di feste che, al fine dell’ottenimento dei contributi, possono anche costituirsi temporaneamente in forma associata. La raccolta differenziata nel corso dell’evento dovrà inoltre riguardare non solo l’organico, ma anche il vetro, olio esausto, cartone, carta, alluminio e plastica.

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