Solare, inventata lampada a pannelli low cost per i Paesi poveri

di Redazione Commenta

solare lampada pannelli paesi poveriL’energia solare è un’energia per pochi? Non quando viene impiegata in maniera intelligente. E’ quanto sostengono due studentesse alla Chicago Booth School of Business, Andrea Sreshta e Anna Storck, che hanno deciso di impiegare le loro brillanti menti per aiutare le popolazioni in difficoltà che non sono raggiunte dall’energia elettrica. Milioni di persone in tutto il mondo ancora oggi infatti sono tagliate fuori dalle reti energetiche, ed hanno a disposizione solo la natura. Dunque come impiegarla?

Le due studentesse hanno così inventato LuminAid, una lampada che permetterà ai bambini di studiare e agli adulti di lavorare anche di sera, sfruttando una delle poche risorse in abbondanza in quelle terre: il sole. Hanno perciò realizzato una lampada gonfiabile in grado persino di galleggiare, in modo da non rompersi facilmente se venisse maltrattata, dotata di un pannello solare che ricarica una batteria che garantisce 8 ore di luce in seguito ad una ricarica di 6 ore. Basterà dunque che queste persone posizionino la lampada appena fuori casa al mattino e potranno poi usarla per tutta la sera, illuminati dai suoi led.

Sì ma quanto costa? Oltre a costare relativamente poco se si pensa che non ha poi costi di approvigionamento energetico, il suo prezzo sarebbe di 25 dollari, ma non sarà ciò che pagheranno quelle popolazioni. Possiamo donare queste lampade tutti noi. Le due ragazze hanno infatti messo a disposizione la loro invenzione sul sito Indiegogo.com dove chiunque può fare un’offerta da 25 a 100 dollari per donare le lanterne a queste popolazioni, a cui poi si sono aggiunte anche centinaia di lampade donate dalle ragazze stesse per un totale complessivo di 50 mila dollari.

Il piano è stato un successo visto che, dopo aver vinto un concorso sull’imprenditoria giovanile, sono state vendute oltre 1400 lampade in poco più di un mese, tanto che ora si sta pensando di allargare l’offerta alle organizzazioni no-profit, alle scuole pubbliche e alle popolazioni in emergenza in seguito a disastri naturali.

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