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SANA 2016, il biologico sulle tavole di 7 italiani su 10

Cibo Biologico
Si è conclusa ieri l’edizione 2016 del Salone Internazionale del Biologico e del Naturale (SANA). L’evento ospitato a Bologna Fiere rappresenta ogni anno una occasione per fare il punto sui prodotti biologici sia in termini di apprezzamento del mercato sia per quanto riguarda novità e dinamiche del settore. Anche questa edizione del SANA è stata caratterizzata da una ricca serie di eventi centrati su tre temi fondamentali: alimentazione biologica, prodotti biologici e naturali per la cura ed il benessere della persona e prodotti naturali per la casa ed il tempo libero. Particolarmente interessanti sono i dati sul crescente apprezzamento dei prodotti biologici per l’alimentazione, un settore che continua a crescere e che sta trovando anche nell’export un importante canale commerciale.

Frutta biologica, arriva il bollino biodegradabile

bollinoFrutta biologica, arriva il bollino biodegradabile denominato Compost Label, un’etichetta completamente green, biodegradabile e compostabile: può essere smaltito tra gli umidi assieme, per esempio, alla buccia di una mela. L’invenzione arriva da Plycart, che ha realizzato il bollino green in collaborazione con la poligrafica Gpt.

BioDomenica 2012, il 7 ottobre nelle maggiori piazze italiane

Il 7 ottobre 2012 si terrà nelle maggiori piazze italiane di ogni regione, la tredicesima edizione di BioDomenica dal tema “Bio: benessere garantito, animale, umano, ambientale”. BioDomenica è una grande iniziativa basata sull’incontro tra i contadini e i produttori in genere, e i consumatori, affinché questi possano  riflettere sull’importanza di una alimentazione sana, di qualità, legata alle tradizioni e alla cultura del luogo.

SANA 2011, al via il salone del biologico a Bologna (8-11 settembre)

SANA, il 23esimo Salone internazionale del naturale, ha aperto i battenti oggi a Bologna, presso il Quartiere Fieristico. L’esposizione del variegato mondo che ruota attorno all’alimentazione biologica, alle erbe officinali ed al benessere che viene dalla natura resterà aperta al pubblico fino all’11 settembre prossimo, con tanti interessanti appuntamenti in programma: convegni e workshop incentrati sul cibo biologico, sulle certificazioni dei prodotti 100% naturali, sui prodotti per la cura del corpo privi di sostanze sintetiche. La fiera da quest’anno è diventata professionale ed è vietata la vendita di prodotti commerciali all’interno dei padiglioni. L’ingresso è gratuito per gli operatori del settore, mentre per i visitatori il prezzo del biglietto d’ingresso è di 20 euro.

Recupero CO2 possibile grazie all’agricoltura biologica

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Si può anche non essere dei fan del biologico, ma certo è che l’agricoltura può dare una grossa mano per combattere i cambiamenti climatici. I britannici della Soil Association sono stati un sostenitori instancabili dell’energia sostenibile, e così ora, per cercare di tirare l’acqua al proprio mulino, stanno sostenendo che la conversione del Regno Unito all’agricoltura biologica potrebbe comportare tagli massicci del carbonio atmosferico.

Appena prima del summmit di Copenaghen, l’organizzazione ha pubblicato una nuova relazione che descrive come l’agricoltura biologica sia “l’anello mancante” al COP15. La relazione sostiene che fino all’86% del potenziale agricolo possa mitigare il cambiamento climatico grazie al recupero del carbonio nel suolo. Le fattorie biologiche possono recuperare dal 20 al 28% in più di carbonio nel suolo, rispetto a quelle non-biologiche, e una conversione globale all’agricoltura biologica potrebbe erecuperare fino all’11% delle emissioni globali di gas a effetto serra.

La rivoluzione alimentare si farà con il riso

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Il problema del costo del cibo, che da un anno a questa parte sta peggiorando la situazione di milioni di persone in tutto il mondo, potrebbe essere risolto in maniera naturale. Si chiama “Rivoluzione del Cibo“, e si basa su un nuovo modo di coltivazione del riso.

Lo scienziato in questione è il professor Norman T. Uphoff, docente della Cornell University, che si è posto il problema di come risolvere la crisi alimentare globale, senza ricorrere all’ingegneria genetica.

I dieci miti “Verdi” da sfatare

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Chi è fermo sulle proprie convinzioni verdi potrebbe perdere la bussola d’ora in avanti. Ci sono una serie di miti che vengono portati come bandiere delle proteste degli ambientalisti da diversi anni, che in realtà sono appunto leggende, ma non hanno nulla a che vedere con la realtà.

La notizia la dà la rivista americana Wired, ispirata al pensiero del sociologo Marshall Mc Luhan e al guru dell’informatica Nicholas Negroponte, che vogliono sfatare quei modi di pensare ormai obsoleti che molti ambientalisti ritengono ancora oggi attuali, ma che in realtà in molti casi sono superati, o addirittura a volte dannosi. Non per altro l’articolo si intitola «Verità scomode: preparatevi a ripensare cosa vuol dire essere Verdi». E voi siete pronti a ripensarci?