
L’Aia 2012, che secondo le previsioni dovrebbe essere firmata tra oggi e domani dal Ministro Clini ed entrare in vigore nell’arco di pochi giorni, non piace a nessuno. Non piace alla Procura perché ritenuta troppo leggera; non piace alle associazioni che vorrebbero che l’Ilva spegnesse gli impianti e li riaccendesse soltanto dopo che le emissioni saranno tenute sotto controllo; ma non piace nemmeno all’azienda che così si sente discriminata.
Finalmente è arrivata, puntuale come previsto, l’Aia 2012 (Autorizzazione Integrata Ambientale) che il Ministro Clini aveva promesso. La severità c’è, come già aveva anticipato il Ministro dell’Ambiente, ma non è detto che sarà sufficiente. La novità più importante riguarda la produzione di acciaio che sarà quasi dimezzata. Nel 2011 è stata di 15 milioni di tonnellate, quest’anno e finché tutti i lavori non saranno ultimati sarà solo di 8 milioni. Tra gli “ordini” dell’Aia compare anche lo stop al pet coke e lo spegnimento di 6 batterie delle cokerie su 10, oltre a prendere provvedimenti ad hoc nelle giornate critiche con molto vento.
Ormai sembra essere diventata una lotta tra bande dove vince chi mostra di più i muscoli. La questione Ilva di Taranto sta superando i limiti della legalità e si sta trasformando in una farsa. Che le
Tra le vertenze
L’Ilva deve chiudere. No, sì, forse. Sembra destinato a durare a lungo lo scontro tra la procura della Repubblica ed il Ministero dell’Ambiente sulla possibilità di interrompere o no i lavori nell’acciaieria tarantina, almeno finché non saranno ultimati i lavori di ristrutturazione che ne garantiranno la sostenibilità ambientale. Mentre ieri sera il Ministro Clini è tornato in tv per ribadire che i
L’Italia non ha un Ministro dell’Ambiente, Clini si deve dimettere. No, non è una richiesta della nostra redazione ma di Angelo Bonelli, leader del partito dei Verdi. La vicenda è la coda di
La stagione estiva che ormai è terminata potrebbe essere stata l’ultima per le isole Tremiti. A Ferragosto, in gran segreto e nel pieno dell’
L’emergenza rifiuti a Roma non ci sarebbe stata se a gestire la raccolta differenziata ci fossero state persone competenti e non ci si fosse infiltrata la solita malavita organizzata. Musica e parole del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini che ieri mattina ha letteralmente bacchettato la dirigenza capitolina, rea di aver gestito nel peggiore dei modi tutto il discorso dei rifiuti.