Maltempo, a rischio frane il 100% dei Comuni in Calabria

Una radiografia del territorio decisamente sconfortante quella immortalata da Ecosistema Rischio 2010, il rapporto sul rischio idrogeologico dei comuni calabresi realizzato da Legambiente nell’ambito di Operazione Fiumi, campagna di sensibilizzazione e prevenzione organizzata dall’associazione ambientalista in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile.

La Calabria ospita infatti 409 comuni a rischio frane ed alluvioni ovvero il 100% del totale. L’aspetto più preoccupante è la presenza, nel 26% dei casi, di scuole ed ospedali nelle zone rosse del dissesto idrogeologico. Una gestione dello sviluppo urbano scriteriata, quella della gran parte delle amministrazioni comunali, alla luce di un 83% dei comuni con abitazioni edificate in aree golenali, negli alvei dei fiumi piuttosto che in aree a rischio frana.

Frane e alluvioni, per evitarli basta non fare il Ponte sullo Stretto

La tragedia di Massa dei giorni scorsi, in cui sono morte tre persone ha riportato l’attenzione sulla sicurezza strutturale in Italia. Può essere possibile che in uno dei Paesi che si proclamano tra i più avanzati al mondo, basti qualche goccia d’acqua per provocare un disastro simile?

La tragedia in Toscana viene appena un mese dopo quella di Atrani, in Campania, dove una donna è rimasta uccisa su una strada trasformata in un torrente. Ma perché non si fa nulla? Secondo uno studio dell’Anbi (Associazione dei Consorzi di Bonifica), basterebbero pochi soldi (se confrontati al PIL italiano) per poter mettere in sicurezza tutto il Paese. Evidentemente il motivo per cui non lo si fa è strettamente politico.