perdita petrolio gela disastro ambientale

Perdita di petrolio a Gela, nuovo disastro ambientale?

perdita petrolio gela disastro ambientaleGli oleodotti presentano nuovamente il conto. Proprio come avvenuto qualche mese fa negli Stati Uniti dove una rottura nell’oleodotto inondò un paesino di petrolio e bitume. Solo che stavolta la vicenda non è accaduta a centinaia di migliaia di chilometri di distanza, ma in Italia, a Gela, in Sicilia. L’impianto è quello di Topping, di proprietà dell’Eni, e per fortuna è stato immediatamente individuato, facendo scattare l’emergenza ambientale.

incidente petrolifero usa greggio

Incidente petrolifero in USA, persi già 300 mila litri di greggio

incidente petrolifero usa greggioUna nuova marea nera si sta abbattendo in queste ore in America. Ad essere colpiti sono ancora gli Stati Uniti in una vicenda che dimostra come i vecchi metodi di approvigionamento energetico, come gli oleodotti, non siano affatti sicuri. Si possono tentare tutti i modi possibili e immaginabili per aumentare la sicurezza di un impianto, ma l’imprevisto prima o poi fa saltare tutti i piani. È accaduto così che giovedì scorso un treno che collegava l’Illinois al Texas è deragliato. Nella sua irrefrenabile corsa si è andato a schiantare contro un oleodotto della Exxon Mobil canadese, lasciando fuoriuscire migliaia di litri di petrolio.

Daryl Hannah arrestata durante manifestazione contro ampliamento oleodotto

Daryl Hannah è stata arrestata ieri davanti alla Casa Bianca mentre protestava per l’ampliamento dell’oleodotto Keystone XL che trasporterebbe il greggio dal Canada alle raffinerie in Illinois e Oklahoma per arrivare al golfo del Messico. L’attrice, oggi convinta ambientalista, manifestava assieme ad una decina di persone perché, come ha spiegato ai microfoni dei giornalisti

Qualche volta è necessario sacrificare la propria libertà per una libertà più grande. E noi vogliamo essere liberi dalla terribile morte e distruzione che provocano i combustibili fossili, e avere invece un futuro con l’energia pulita.

Marea nera, incidente nel fiume Yellowstone

Gli Stati Uniti non riescono a vivere un periodo di calma dal punto di vista ambientale, e se un anno fa la famosa marea nera del Golfo del Messico a quest’ora aveva già reso l’area una palude nera, oggi la stessa sorte tocca al fiume Yellowstone che attraversa Wyoming, Montana e Missouri, ma soprattutto il Parco Nazionale a lui intitolato. La causa è stata una rottura nell’oleodotto della Exxon (che non è nuova a questo genere di disastri) che lo attraversa, il quale ha sversato nel fiume l’equivalente di mille barili di petrolio.

Balene grigie, oleodotto Exxon minaccia la sopravvivenza della specie

Il destino dei pochi esemplari di balena grigia rimasti al mondo è appeso ai risultati dei ricorsi inoltrati alle autorità russe e ai tribunali giudiziari, dopo il rifiuto, da parte del consorzio petrolifero Exxon a rinunciare alla costruzione di un nuovo oleodotto.
In realtà, i magnati dell’oro nero avrebbero dovuto semplicemente prendere in considerazione proposte alternative a quella di far passare gli impianti petroliferi attraverso una laguna cruciale per l’approvvigionamento alimentare delle balene grigie.

Il mese scorso il governo russo aveva deliberatamente e clamorosamente ignorato gli impatti sulla laguna di Piltun, approvando l’edificazione dell’oleodotto, che fa parte del progetto Sakhalin-1, portato avanti da colossi petroliferi come la Exxon e da altre compagnie petrolifere giapponesi, indiane e russe.
In tutto il mondo restano soltanto 130 esemplari di balena grigia occidentale, tra cui soltanto 20 sono femmine in grado di riprodursi e di preservare la specie.