Salvate la neve, lo chiedono i campioni di sci

Tutti a Poznan. Anche i campioni di sci di tutto il mondo si sono dati appuntamento nella cittadina polacca in cui si sta tenendo la conferenza mondiale sul clima, per rendere partecipi i grandi del pianeta della loro preoccupazione circa il riscaldamento globale, che sta mettendo in pericolo il futuro del loro sport, del lavoro proprio e di migliaia di persone che vivono di neve. Proprio quella neve che manca sempre di più, sostituita da un’irritante neve artificiale (che tra l’altro per essere sparata inquina anche non poco).

Appena fuori dalla sede della conferenza si sono incontrati i campioni delle varie discipline invernali, dai campioni di sci Ted Ligety e Julia Mancuso, ai campioni polacchi Magdalena Gwizdon e Tomasz Sikora, fino all’intera squadra finlandese di ski jump, tutti uniti in risposta all’appello lanciato dal WWF per salvare il pianeta.

Auto solare completa il primo giro del mondo

Non è stata una casualità, ma per dimostrare l’efficienza degli impianti solari a bordo di un auto, un’invenzione svizzera ha appena ieri completato il suo giro del mondo, scegliendo come ultima tappa proprio Poznan, la città polacca in cui in questi giorni si sta tenendo la conferenza Onu sul clima. E come ultimo passeggero aveva Yvo De Boer, segretario esecutivo dell’Onu e responsabile della convention sul clima.

E’ arrivata con il suo messaggio ecologico, e cioè che l’energia pulita può fermare il riscaldamento globale, soltanto se qualcuno cominciasse a credere in lei. Secondo Louis Palmer uno dei due avventurieri che hanno intrapreso questo tour mondiale, che di mestiere fa l’insegnante, è sicuro che questa tecnologia è pronta per essere immessa sul mercato, è ecologica, economica ed assolutamente realizzabile. Non si capisce come mai i grandi del pianeta continuino a fare finta che essa non esista.

Onu per il clima, da Poznan a Copenaghen, un anno per salvare il Pianeta

Si è aperta in questi giorni a Poznan, in Polonia, la 14/a Conferenza Onu sul clima, con l’obiettivo primario di trovare un accordo e un profilo di intenti comune a tutti i Paesi per risolvere l’annoso problema dei cambiamenti climatici e arginare i danni dell’effetto serra sul Pianeta.
Dopo aver tracciato le linee guida nella road-map di Bali, in Indonesia, l’incontro di Poznan risulta di un’importanza cruciale, dal momento che da qui a un anno si svolgerà l’appuntamento clou delle varie trattative, con la stipula a Copenaghen delle nuove direttive da seguire quando nel 2012 scadrà l’attuale protocollo di Kyoto.

Un anno di tempo per salvare il Pianeta, con questo termine bene in mente e con il quale fare i conti hanno aperto i lavori gli 11.000 partecipanti al summit di Poznan, tra cui si contano i delegati di ben 186 Paesi.
A differenza dell’atmosfera che si respirava a Bali, quella polacca è un’atmosfera viziata e fortemente pregiudicata dallo spettro della crisi economica incombente, che spinge molti Paesi, primo tra tutti proprio l’Italia, a fare un passo indietro sulle promesse che salvaguardino l’ambiente.