Fermare entro l’anno 2020 l’erosione degli habitat naturali e delle specie. E’ questo, in accordo con quanto ricorda in Emilia-Romagna l’Amministrazione regionale, quanto stabilito a Nagoya, in Giappone, nel corso della decima conferenza ONU sulla biodiversità. Ebbene, al fine di monitorare e censire lo stato della conservazione ambientale in Emilia-Romagna, la Regione, ed in particolare l’Assessorato all’Ambiente, ha annunciato l’avvio dell’indagine sulla biodiversità che, con finanziamento a valere sul Piano regionale di sviluppo rurale, dovrà terminare entro l’anno 2013.
L’indagine parte in una fase che, in accordo con quanto messo purtroppo in risalto da Sabrina Freda, Assessore all’Ambiente della Regione Emilia-Romagna, il Governo centrale ha continuato a tagliare le risorse con ben 25 milioni di euro di riduzione, da destinare alle politiche ambientali, solo nell’ultimo anno; invece secondo l’Assessore servirebbe l’impegno di tutti a fronte di politiche trasversali in grado di coinvolgere Enti Locali, Stato e Regioni con una strategia nazionale sulla biodiversità concreta, e risorse altrettanto concrete.