Terremoto in Cina, decine di morti, scosse di magnitudo 6.6 e 5.6

di Redazione Commenta

terremoto cinaTragico terremoto in Cina, nella zona nord ovest del paese. Un doppio terremoto con due scosse da 6,6 gradi della scala Richter e da 5,6 gradi della scala Richter ha devastato la provincia del Gansu, causando oltre 50 morti (almeno 54 secondo le ultime stime) e centinaia di feriti gravi. La situazione è al momento in continuo aggiornamento.

Terremoto devastante in Cina, nel nord ovest e in particolare nelle contee di Minxian e di Zangxian (con epicentro vicino la città di Dingxi): le due scosse hanno devastato la zona, già sotto stress per continue e forti piogge. Nella provincia di Gansu si è scatenato il caos, inevitabilmente: si parla di centinaia di case, fattorie e altre strutture crollate o fortemente danneggiate, danni si ipotizzano per innumerevoli altri edifici. Come detto si parla di almeno 54 morti, secondo gli ultimissimi aggiornamenti dell’AGI.

Oltre ai 54 morti le due scosse di terremoto nella regione hanno causato un numero di feriti gravi pari a 296, per il momento risulta difficile calcolare il numero dei feriti lievi. Intanto le linee elettriche e telefoniche, nonché la connessione internet, sono saltate. Si sono verificate anche frane e inondazioni, date le forti piogge che già stavano prendendo di mira la regione.

Si parla inoltre, e purtroppo sono dati provvisori, di 14 dispersi. Nel villaggio di Lanzhou, vicino all’epicentro, sono rimaste in piedi solo un quinto delle abitazioni. Intanto le autorità lavorano: sono stati inviati soldati e ufficiali, nonché approvvigionamenti, 500 tende e migliaia di coperte.

Purtroppo gli aggiornamenti in tempo reale da parte di China Daily continuano a parlare di un aumento dei feriti e delle vittime mentre scriviamo, di conseguenza si può presumibilmente ritenere che i numeri continueranno a divenire sempre più drammatici con il passare delle ore. La zona appena ad aprile aveva subito un terremoto che aveva causato la morte di 164 persone, e il ferimento di altre 6 mila e 700 circa.

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