Wwf, bilancio ambientale 2011

di Redazione Commenta

Come ogni anno l’ultimo giorno di dicembre si tirano le somme dell’anno che sta per finire: il 2011 è stato un anno che ha segnato molte vittorie, ma anche molte sconfitte per l’ambiente e per la salute del Pianeta. I disastri come quello di Fukushima e il triste ricordo delle alluvioni per molto tempo rimarranno nelle nostre menti, ma proprio per questo vogliamo ripercorrere con Wwf Italia il bilancio ambientale del 2011, fatto non solo di calamità naturali, ma di successi e di grandi passi avanti.

Il 2011, l’Anno Internazionale delle Foreste, per il Wwf ha segnato un grande traguardo: il compimento del50^simo anno di azione a livello globale che ha visto in prima linea il coinvolgimento degli italiani, non sempre interessati all’ambiente e all’ecologia, almeno fino a queti ultimi tempi. La campagna referendaria contro il ritorno del nucleare in Italia ha visto partecipare il 94,08% degli aventi diritto, mai un referendum aveva risposto in maniera così netta e importante ad una proposta di governo.

La notizia di questi ultimi giorni che vedeva scomparire, quasi per magia, dal testo del Milleproroghe l’ordinanze che vieta la commercializzazione dei sacchetti di plastica ha lasciato un po’ perplessi i cittadini, ma l’intervento del nuovo governo Monti ha ridato valore ad un’altra campagna sostenuta da associazioni ambientaliste e liberi comitati cittadini: il bando della plastica, e del petrolio, nella produzione di shoppers per la spesa. Altri successi che ha visto impegnato ilWwf in prima linea è stata la salvaguardi di due boschi del Bel Paese, uno in Lombardia e uno nel Lazio, minacciati dal degrado e dall’abusivismo edilizio. Altro record è stato quello che ha segnato il passaggio di circa 43mila rapaci attraverso lo Stretto di Messina che migravano verso le terre calde dell’Africa e, come si legge nel sito ufficiale di Wwf Italia, non senza ironia “senza bisogno del ponte!”, ma altro record è stato raggiunto dalle tartarughe marine monitorate tra Puglia, Calabria e Sicilia. Per il nuovo anno il Wwf si aspetta che il governo Monti

dia ascolto alla volontà espressa dagli italiani e prenda serie misure per il rilancio del Belpaese: se decreto cresci-Italia deve essere che sia un decreto per lo sviluppo sostenibile, che arresti la dissipazione irresponsabile del patrimonio naturale che contribuisce alla nostra ricchezza e che dimostri la volontà di perseguire, proprio in questo momento di crisi, l’obiettivo del benessere ambientale, economico e sociale. Il WWF chiede al Governo Monti di lasciarsi alle spalle politiche sciagurate per l’ambiente per puntare su un serio percorso di sostenibilità verso il futuro, che ci trovi pronti per il vertice di Rio+20 promosso dall’ONU.

E noi non possiamo che condividere le proposte del presidente del Wwf Italia, Stefano Leoni.

[Fonte e foto: Wwf Italia]

 

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