Cosa fare degli alberi di Natale dopo l’Epifania?

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Le feste sono appena finite e milioni di persone si sono ritrovate a fare i conti con lo stesso problema: cosa fare con l’albero di Natale? Naturalmente si parla degli alberi veri, dato che quelli finti basta richiuderli nella scatola e conservarli fino al prossimo anno.

Alcune città mettono a disposizione delle discariche dove portare questi alberi che verranno tagliati ed il loro legno utilizzato per produrre pellet ed altri scopi; molti possessori di camini potrebbero riutilizzare l’albero come legna da ardere, ma negli ultimi anni altri impieghi sono stati trovati per questi abeti negli Stati Uniti, come ad esempio costruire un habitat acquatico per i pesci.

Diversi studi hanno dimostrato che i pesci utilizzano qualsiasi struttura subacquea per la copertura, il foraggiamento e la deposizione delle uova. Gli alberi offrono una qualità e una struttura naturale sottomarina che è perfetta per gli scopi dei pesci, ed estremamente conveniente per gli esseri umani dato che in questo modo riescono a liberarsi di piante destinate a morire. Gli alberi sono facili da collocare in laghi e stagni e durano per qualche anno.

L’East Bay Regional Park District di Oakland, in California, arruola volontari che trasportano gli alberi di Natale fino in sede dove vengono lavorati e poi vengono gettati nel lago o riciclati in altri modi. Una volta immersi, sui rami degli alberi crescono le alghe che attirano gli insetti e poi i pesci, ricreando ogni anno un perfetto habitat naturale. Nel lago Wappapello, in Missouri, questa pratica va avanti sin dal 1980. Gli alberi servono come rifugi per i pesci nel lago, ma anche per fornire ulteriori habitat agli animali selvatici di montagna. Gli alberi di Natale contribuiscono a sostituire parte della vegetazione originale che è scomparsa o deteriorata.

E poi c’è l’albero di Natale più famoso al mondo, quello del Rockefeller Center di New York. Che fine avrà fatto? L’abete rosso alto 22 metri e mezzo è stato sezionato in tavole 2×6 che saranno utilizzate da Habitat for Humanity per costruire case a Newburgh, New York. Il Natale per molte persone, pesci ed altri animali arriverà dopo il 6 gennaio, e speriamo che anche in Italia esempi simili vengano presi in considerazione già da quest’anno. A Roma sono attive le aree di raccolta straordinaria, mentre per le altre città ci si può informare direttamente dal sito del comune. Chi invece lo ha acquistato all’Ikea può riportarlo, dal 19 gennaio al 28 febbraio prossimi, al negozio da cui l’ha comprato, ricevendo un buono di pari valore.

[Fonte: Treehugger]

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