Bike sharing, anche Buenos Aires lancia il suo programma

di Redazione Commenta

Buone notizie sul fronte biciclette: le città che nel mondo stanno adottando il sistema di bike sharing continuano ad aumentare. Il Governo di Buenos Aires ha avviato una campagna “aggressiva” sull’uso della bicicletta, anche nei confronti degli automobilisti che si lamentano per questa scelta o la stampa che non la pubblicizza abbastanza. Dopo la creazione di nuove piste ciclabili e migliori condizioni per il parcheggio delle biciclette, ora ufficialmente è stato avviato il sistema di bike sharing cittadino, annunciato più di due anni fa, ma finalmente lanciato da qualche giorno.

Secondo il quotidiano Clarin, il programma sperimentale inizierà con 100 biciclette in tre stazioni (Retiro, Facoltà di Giurisprudenza e il parco doganale), ma si stima che si raggiungeranno le 500 biciclette in 12 stazioni nei prossimi tre mesi. Il Bicing locale, come è stato chiamato il sistema, sarà gratuito, previa registrazione e richiesta precedente effettuata personalmente con un codice identificativo che renderà tutto il sistema automatico.

Le biciclette saranno disponibili dal lunedi al sabato solo due ore per volta, con un casco obbligatorio in dotazione. Le iscrizioni sono aperte sul sito MejorEnBici.gov.ar. Il Governo cittadino ha deciso un lancio tranquillo, evitando il “grande stile”, per poter vedere se, partendo cauti con solo tre stazioni e un sacco di personale di controllo, si potranno evitare problemi di vandalismo che, in una città ad altissimo tasso di delinquenza come la Capitale argentina, sono all’ordine del giorno. Questo profilo basso serve anche per verificare come gli utenti reagiscono a questa idea, e capire se è il caso di investirci ancora su.

Il Bicing locale servirà a risolvere, anche se non completamente, il problema comune a molte grandi città, il furto delle biciclette. Con centinaia di furti ogni mese, questo problema potrebbe essere ridotto e forse un giorno risolto, facendo diventare anche Buenos Aires una città bike-friendly.

[Fonte: Treehugger]

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