E se per una volta fosse il popolo a decidere come cambiare la Costituzione?

di Redazione Commenta

costituzionePartecipazione attiva della cittadinanza alla vita politica. Un’utopia? No, se il Governo decide di chiedere alla cittadinanza medesima di compilare due questionari (uno di risposte brevi e uno di approfondimento) su un sito ufficiale per raccogliere opinioni in vista delle prossime riforme della Costituzione Italiana.

Questa è la richiesta, formalizzata a tutti gli italiani da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri per modificare il Testo. Si ha tempo fino al prossimo 8 ottobre 2013 per compilare i questionari, disponibili su www.partecipa.gov.it.

Gli utenti, ma per una volta è meglio considerarli a tutti gli effetti dei cittadini in carne ed ossa chiamati ad esprimere il proprio parere, dovranno dunque partecipare alla prima fase, quella on line e dare le loro risposte ai quesiti (quelli del questionario a risposte brevi sono 8, quelli del questionario che richiede risposte approfondite sono 20).

 

Su cosa vertono i quesiti?

Cosa chiede, in altri termini, il Governo ai cittadini? Un parere sulle forme di Parlamento, sulle forme governative, sulla Democrazia e sul suo possibile miglioramento, sul Territorio e sulla sua capacità di rendersi autonomo.

Una volta terminata la fase di raccolta dei dati, si procederà all’organizzazione di dibattiti pubblici che si terranno nelle Scuole, nelle Università e nelle Fondazioni.

La nuova Costituzione, dunque, si formerà anche con i consigli di tre generazioni: quella di mezzo, quella dei giovani studenti e quella degli anziani.

Come fare a meno della saggezza di questi ultimi, che hanno vissuto numerosi periodi storici? A tale proposito, è fondamentale nell’iniziativa l’aiuto della Fondazione Mondo Digitale, che al fine di coinvolgere la terza età nella consultazione on line ha organizzato corsi di formazione per ‘abituare’ coloro i quali hanno meno dimestichezza con le tecnologie all’utilizzo dei computer.

Inoltre il prossimo 24 settembre si terranno presso gli Uffici Postali e presso i Centri Anziani di tutta Italia le Consulte Studentesche Provinciali, finalizzate alla discussione di temi di riforma costituzionali.

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