Basta sporcarsi le mani con il giornale, arriva l’inchiostro elettronico

Quante volte ci sarà capitato di dover stampare un documento importante, dare il comando di stampa, ma il foglio non parte, mentre sul monitor compare la scritta “inchiostro terminato“. Tra qualche anno questo problema non lo avremo più, e in Usa c’è qualcuno che l’ha risolto già da ora.

L’inchiostro del futuro si chiamerà E-ink, o inchiostro elettronico, e tutto sarà tranne che un vero e proprio inchiostro alla vecchia maniera. In realtà il trucco sta tutto nella carta che utilizzeremo. Infatti questa sarà composta da una superficie rivestita da milioni di microcapsule grandi quanto un capello umano.

Aurora boreale: uno studio Nasa individua cosa c’è dietro al fenomeno

Le straordinarie e suggestive immagini dell’Aurora Borealis potrebbero lasciare inspiegato il fenomeno, senza sollevare lamentela alcuna, dal momento che certi spettacoli naturali sono ancora più affascinanti se avvolti da un alone misterioso.

Come spiegato sul nostro sito in un articolo di Laura Ricciardi:

E’ un fenomeno luminoso formato da larghe fasce colorate di rosso, azzurro, verde che si presentano nelle regioni polari sia verso il polo nord sia verso il polo sud. E’ l’energia del vento solare che si trasforma in luce quando si scontra con l’atmosfera della Terra.

Eco-guida di Greenpeace, ecco le 18 aziende elettroniche più (o meno) ecologiche

Oggi, il settore della Information and Communications Technology (ICT) detiene il 2% delle emissioni globali di gas a effetto serra, addirittura quanto quelle prodotte dall’aviazione, sia civile che militare. Un lusso che aziende in continua evoluzione e con margini di guadagno sempre più ampi non si possono permettere, perchè contribuirebbero ad ammazzare il mondo.

Già però molte di queste aziende tecnologiche hanno fiutato l’affare, e cioè l’ecologia, il mercato del domani. Siccome ormai tra computer, televisori, telefonini, e tutto ciò che è tecnologico, i prezzi e i prodotti sono più o meno uguali tra tutte le concorrenti, si cerca di differenziarsi dalla massa costruendo in maniera ecologica. Greenpeace ha dettato i nuovi criteri di valutazione nella nuova edizione di Eco-guida, il manuale a cui si dovrebbero attenere i produttori elettronici.

Le dieci specie più letali del mondo

 

Quante volte guardando alcuni animali abbiamo pensato potessero farci fuori con il solo sguardo. E quante volte invece ci siamo avvicinati ad un animale dicendo “che bello”, magari sognando anche di accarezzarlo, perché ci faceva tenerezza. Beh, molti di questi pregiudizi sugli animali ora saranno sovvertiti.

 

Alcuni etologi americani hanno stilato una classifica delle 10 specie più letali al mondo. Alcuni animali sono scontati, altri un pò meno, altri ancora vi faranno rimanere a bocca aperta. Andiamo a vedere di cosa stiamo parlando.

Surya: il primo eco nightclub a Londra

E’ stato inaugurato qualche giorno fa il primo nightclub londinese completamente ecologico.
Si chiama Surya (in sanscrito “dio del sole”) ed è uno dei locali che hanno aderito all’organizzazione Club4Climate.
L’alta tecnologia della pista consente di produrre elettricità con il movimento e la pressione delle persone che ballano.

Gli artefici dell’iniziativa promettono che questo sarà solo l’inizio di una serie di discoteche e club per il tempo libero tutte fondate sulla greentechnology.
Gli edifici previsti dal Club4Climate prevedono infatti un ulteriore potenziamento dell’energia prodotta da erogarsi alle abitazioni civili della zona in cui sorgeranno i locali.

Delfini: un modello per le nuove turbine eoliche

I dolcissimi e socievoli mammiferi che popolano i mari sono sotto esame da parte degli esperti di matematica applicata per la progettazione di nuove turbine eoliche.
Milioni di anni di evoluzione hanno portato ai massimi livelli la capacità di questi animali di spostarsi attraverso l’acqua, mentre l’uomo studia questi fenomeni e il modo per ottimizzare il suo rapporto con la natura da appena un secolo, anche se sta recuperando terreno velocemente, grazie alle nuove ecotecnologie.

Biologi e ingegneri provenienti da ogni parte degli Stati Uniti hanno studiato le pinne e le code di balene e delfini e scoperto alcune caratteristiche della loro struttura che contraddicono le più accreditate teorie dell’ingegneria.

Samsung Eco: anche il cellulare diventa ecologico

Ormai tutte le aziende tecnologiche del mondo hanno capito che il mercato del futuro sarà quello ecologico. Dopo aver inventato i pc verdi, ora i coreani immetteranno sul mercato anche i cellulari che rispettano l’ambiente.

Il nuovo telefono sarà prodotto dalla Samsung, la linea si chiamerà ECO (originale, non c’è che dire) e utilizzerà polimeri di mais per la costruzione del corpo esterno, così da ridurre lo spreco derivante dai pezzi di plastica (che ricordiamo, proviene dal petrolio, e con quello che costa adesso bisogna evitare di utilizzarlo). I primi due modelli saranno il SCH-W510 e il SGH-F268 e offriranno le stesse caratteristiche dei cellulari in commercio al momento, come la fotocamera da 3 megapixel, bluetooth, HSPDA (il nuovo UMTS) e il lettore multimediale.

Agricoltura sostenibile: sperimentazioni sui pomodori da “serbo” coltivati senz’acqua

Negli ultimi anni, a causa del riscaldamento terrestre e dei cambiamenti climatici, si sente parlare sempre più spesso di siccità. In molti paesi del Mondo la mancanza d’acqua rappresenta un importante handicap allo svolgimento delle principali attività umane, a volte anche di quelle più elementari come bere un bicchiere d’acqua o fare una doccia. L’agricoltura è uno dei settori che risente maggiormente dell’emergenza acqua.

Per far fronte alle difficoltà a cui va incontro il settore agricolo, come spiega anche Marco Mancini, si sono sviluppate, negli anni e in vari paesi, ricerche mirate all’individuazione di colture a bassissimo fabbisogno idrico. In quest’ottica si inserisce lo studio dell’Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo (ISAFOM) del Cnr di Catania sui cosiddetti pomodori da “serbo” delle regioni del Meridione.

Dance Charge: il caricabatteria umano

Il cellulare è scarico: siamo in mezzo al deserto, abbiamo la macchina in panne e la nostra unica salvezza sarebbe riuscire ad alimentare la batteria del telefono per chiamare aiuto.
Un esempio un po’ drammatico. è vero, ma questo è il peggiore dei mille contrattempi che quotidianamente ci possono capitare e in cui solo il cellulare può funzionare da àncora di salvezza.
Pensate a quante volte ci ha tolto da situazioni critiche o ha risolto in breve tempo imprevisti con una sola chiamata.

Tuttavia il telefonino ha il grave difetto di scaricarsi in poche ore, soprattutto quelli nuovi, sovraccarichi di mille funzionalità inutilizzate.
In quel caso ci viene in aiuto un particolare caricabatteria, il Dance Charge, che permette di ricaricare la batteria del cellulare anche in mezzo al deserto!
Tutto quello che bisogna fare è camminare e/o correre!

Plantsense: il pollice verde Usb

Amate le piante e magari possedete pure un giardino che potenzialmente potrebbe diventare un’oasi di verde della vostra dimora.
Tutto quello che vi manca è il cosiddetto pollice verde, per rendere qualche aiuola incolta un piccolo pezzo di Eden.
Niente paura, potete acquistarlo, come fareste con una normale chiavetta Usb.

L’idea geniale è venuta all’azienda Plantsense che già dal nome è un programma.
Si tratta di un particolare sensore Usb che controlla costantemente lo stato delle vostre piante, dandovi i giusti suggerimenti.

Vendesi inceneritore bresciano a Napoli: prezzo scontato, interessi più di uno

La città di Brescia ha deciso di vendere il suo inceneritore a Napoli.
La motivazione è fin troppo evidente: in Lombardia questo impianto inquina troppo.
Le immagini dal satellite, a tal proposito, non lasciano adito a dubbi sull’alto tasso di emissioni provocato dal termovalorizzatore bresciano.

L’idea di spostare l’inceneritore in Campania trapela dalle informazioni ottenute da Ennio Italico Noviello, primo ricercatore del Cnr di Roma.
La cifra richiesta alla città di Napoli per la cessione è di circa 25 milioni di euro, somma inferiore all’ammontare della spesa necessaria per terminare la costruzione dell’inceneritore di Acerra.

IBM e Intel entrano nell’industria del fotovoltaico

In un periodo in cui, a causa del vertiginoso aumento dei prezzi del petrolio, diventa indispensabile trovare soluzioni alternative per coprire il fabbisogno energetico mondiale, l’industria fotovoltaica è nell’occhio del ciclone attirando, sempre di più, investitori. Gli ultimi, in ordine di tempo, sono i colossi dell’informatica. In particolare, negli ultimi giorni, ad annunciare la loro entrata in scena nel settore dell’energia solare, sono state IBM e Intel.

Entrambe le aziende hanno dichiarato l’intenzione di riversare le proprie competenze, circa la lavorazione del silicio per produrre microchip, nella realizzazione di cellule fotovoltaiche.

Le piante poco assetate salveranno l’Africa

Arabidopsis thaliana

Il problema principale dell’Africa è la mancanza di acqua. Se in Europa ogni cittadino ha disponibilità media di 150 litri d’acqua al giorno, nel continente africano ce ne sono solo 10. Di conseguenza, è molto più difficile creare cibo per i milioni di africani sottonutriti, anche a causa delle vaste zone desertiche che non permettono la nascita delle piantagioni.

Ma forse oggi, tra le varie soluzioni a questo problema, se ne potrà annoverare una in più. Pare infatti che l’African Agricolture Technology Foundation abbia trovato il modo di coltivare ortaggi di base senza bisogno di acqua, o con un fabbisogno davvero minimo.

Basta ricercare Nemo, altrimenti si estinguerà

Smettetela di cercare Nemo! E’ questo l’appello degli scienziati inglesi che si sono accorti che, da quando il cartone animato della Pixar ha avuto il gran successo di incassi in tutto il mondo, i piccoli pesci pagliaccio stanno scomparendo dagli oceani. Il motivo? Le pretese dei bambini pestiferi (come quella del cartone) che vogliono rinchiudere questo bellissimo pesce nel loro acquario.

Per chi non l’ha ancora visto (e a cui consigliamo di vederlo) cerchiamo di riassumerlo in poche parole. Nemo è un pesce pagliaccio rosso e bianco, che viene diviso da suo padre. Il pesciolino, ancora cucciolo, parte per cercarlo, ma si perde nell’oceano e viene pescato da un dentista australiano che lo regala a sua figlia, che lo rinchiude in un acquario. Da lì poi lui, tra mille avventure, riuscirà a sfuggire e a raggiungere il padre.