Allarme maltempo 4-5 marzo 2015, allerta arancione su Emilia, Lazio e Umbria

Un nuovo allarme maltempo per il 4 e 5 marzo 2015, con allerta per criticità arancione in numerose regioni italiane, tra cui Emilia, Lazio e Umbria. Una vasta area di bassa pressione si sposterà sulla penisola in queste ore e causerà precipitazioni al centro e al sud, forti nevicate sulle zone di collina del centro Italia e forti venti.

Xylella fastidiosa, contro il batterio pesticidi ovunque nel Salento

Il cosiddetto batterio killer degli ulivi, la Xylella fastidiosa, sembra aver contagiato alcuni alberi del brindisino. Mentre la patologia si diffonde, tuttavia, c’è chi teme più la cura dell’infezione, cura che secondo la Regione consisterebbe nello spargere pesticidi ovunque, su piante, terreni, muretti a secco, terreni pubblici. Per varie tipologie di tumori il Salento detiene già dei tristi primati e la soluzione prospettata dalle autorità e alla quale a breve dovranno provvedere gli agricoltori, avvelenerebbe ancora di più la zona causando danni non solo a tutto l’ambiente, ma anche alla salute umana.

Produzione di latte in Italia in piena crisi, numeri e dati Coldiretti

In Italia la produzione di latte è in calo, l’import dall’estero è forte e la crisi è ora sotto gli occhi di tutti dopo la denuncia di Coldiretti. Si stima che siano ancora attive nel nostro paese circa 36 mila stalle, in grado di produrre 110 milioni di quintali di latte, quantità ormai non di troppo superiore a quella relativa alle importazioni, stimate in 86 milioni di quintali.

Animali in via d’estinzione, chiesta a Galletti banca dati per la gestione faunistica

La salvaguardia degli animali in via d’estinzione in Italia è un problema rilevante, al riguardo la senatrice Monica Casaletto ha di recente richiesto al ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti di istituire una banca dati nazionale per la gestione faunistica come primo passo per una migliore tutela della biodiversità in Italia. Ma qual è più precisamente la situazione nel nostro paese? Fa luce al riguardo l’ultimo rapporto di Legambiente sulle specie animali a rischio estinzione.

Riforma OGM in Europa, ogni stato può dire no ma la posizione dell’UE è molto discutibile

Riforma in Europa per gli OGM, l’UE li ammette ma ogni stato può dire no. Cosa comporta tutto questo? Molto più di quanto potrebbe apparire a prima vista. Gli ambientalisti, in particolare, denunciano le maggiori pressioni che le multinazionali come la Monsanto saranno in grado di esercitare sui singoli stati e il pericolo che le stesse sfruttino cavilli giuridici per impugnare i divieti delle singole nazioni presso l’Organizzazione mondiale del commercio. Per quanto riguarda le importazioni, cambia poco: si continueranno a importare prodotti OGM in UE come di consueto.

Deposito Cemerad, quale soluzione per i fusti radioattivi a pochi km dall’Ilva?

Non tutti lo sanno ma a Statte, vicino Taranto e vicino all’Ilva, vi sono quasi 17 mila fusti molti dei quali contenenti materiali radioattivi che da oltre un decennio aspettano di essere smaltiti. Sulla vicende è intervenuto anche il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, ricordando che servono soldi da Regioni e Comuni per risolvere il problema.

Pesticidi nelle acque d’Italia, la situazione secondo il nuovo rapporto Ispra

L’Ispra pubblica un nuovo interessante rapporto sui pesticidi nelle acque italiane, un problema forse troppo sottovalutato nel nostro paese. Nonostante la vendita di pesticidi sia diminuita, nelle acque sono state registrate 175 diverse sostanze, in alcune rilevazioni fino a 36 contemporaneamente: un miscuglio chimico di cui, a oggi, ancora non si conoscono precisamente gli effetti.

Appello di Lima per l’azione per il Clima, risultati conferenza in vista di Parigi 2015

Si è conclusa la conferenza ONU 2014 di Lima e quello che dovrebbe essere indicato come Appello di Lima per l’azione per il Clima, rappresenta un risultato giudicato deludente, non stringente, non determinante da ambientalisti e non solo. Il vertice ONU di Parigi 2015, dove si stilerà il prossimo accordo mondiale sul clima, si fa più vicino, e la possibilità di una svolta nei negoziati è ancora drammaticamente in bilico.