Salvare il mondo si può, basta fare meno figli

impatto ambiente fare figliLe persone che sono seriamente intenzionate a voler ridurre l’ “impronta ecologica” sulla Terra hanno una scelta a loro disposizione che a lungo termine potrà produrre grandi benefici: avere meno figli. O anche solo un figlio in meno.
A suggerirlo è un recente studio condotto da un gruppo di statistici della Oregon State University. Gli studiosi hanno calcolato che negli Stati Uniti la quantità di emissioni di carbonio e l’impatto dei gas a effetto serra di un bambino è quasi venti volte più incisivo di alcune delle altre pratiche più dannose per l’ambiente effettuate dagli adulti.

Avere meno figli secondo i ricercatori potrebbe avere un impatto maggiormente positivo anche degli atteggiamenti più eco-friendly. Persino di guidare auto ecologiche, praticare il riciclaggio, utilizzare lampadine ad efficienza energetica per tutto il corso della propria vita. Ma come mai avere tanti figli fa così male al nostro pianeta?

Sbarcano in Italia le Transition Town. La prima a Monteveglio (Bo)

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Tra i tanti movimenti ambientalisti esistenti al mondo ce n’è uno molto particolare, che non professa soltanto l’arte dell’ecologia, e non fa delle sporadiche azioni dimostrative, ma che vive secondo natura a 360 gradi. Il movimento è quello delle Transition Towns, e prevede che un’intera cittadina viva senza emettere nemmeno un grammo di CO2. La prima nata in Italia si trova a Monteveglio, in provincia di Bologna, ed è già diventata un mito.

I montevegliesi, che da oggi si dovranno chiamare transition townies, hanno detto no al petrolio, e l’energia di cui hanno bisogno se la procurano con le fonti rinnovabili, solare su tutte. Ma non solo. Per poter abbattere le emissioni, sono letteralmente bandite frutta e verdura provenienti da regioni lontane. Tutti i vegetali sono coltivati negli orti del paese o di quelli vicini. Ma non finisce qui.

Continua la campagna Disney per l’ambiente: canzoni, suonerie e raccolta fondi per salvarlo

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Una melodia per adolescenti in sintonia con un messaggio ambientale. Si chiama “Send It On“, ed è un file zip per iTunes rilasciato ieri come suoneria. A produrlo per i loro fans sono stati Miley Cyrus e gli Jonas Brothers, che hanno riprodotto anche una grande canzone come “We Are the World”, ma con un occhio al problema ambientale.

Dopo Neil Young e Madonna, esibitisi per il Live Earth, con risultati piuttosto discutibili, anche Miley Circus ha fatto propria la lotta ecologica da inserire nelle sue canzoni e nello stile di vita (gira con una Toyota Prius, l’auto ibrida che tanto va di moda tra le star). L’intento è di coinvolgere tantissimi bambini nelle cause verdi, ma con la Disney dietro le quinte, a dirigere le danze, compreso il rilascio proprio di “Send It On”.

Usa: i prodotti biologici da oggi avranno il marchio “BioPreferred”

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Vi piacerebbe un marchio per lo sviluppo sostenibile di prodotti biologici? Bene, in America l’hanno inventato. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) ha rilasciato il piano per il lancio dell’etichetta “BioPreferred”. Il programma consentirà ai produttori di etichettare i propri prodotti volontariamente con questo marchio, così i consumatori potranno compiere scelte informate in merito a ciò che acquistano e utilizzano.

In base alla proposta del piano, l’etichetta potrebbe essere utilizzata su qualsiasi prodotto che è “in tutto o in modo significativo” a base di ingredienti biologici rinnovabili; in altre parole, qualsiasi cosa fatta con “fonti rinnovabili di origine vegetale, animale, marino o materiali forestali”.

Anche la NASA diventa ecologica con la “Base Sostenibile”

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Uno dei più ambiziosi nuovi progetti della NASA non sarà nello spazio, ma sulla vecchia Terra. L’agenzia sta progettando di costruire la sua costruzione più eco-friendly, l’Ames Research Center, a Moffett Field, California. La struttura, che sarà chiamata “Base Sostenibile“, sarà completamente ecologica ha affermato Steve Zornetzer, direttore del centro Ames.

Il costo totale dovrebbe aggirarsi sui 20,6 milioni di dollari e l’avvio dei lavori è fissato per il 25 agosto, con una data prevista per il completamente nel novembre 2011. Il nome per il nuovo impianto è un omaggio alla Tranquility Base dell’Apollo 11, quella dello sbarco sulla luna del 20 luglio 1969. Per definirsi ecologica, la struttura non poteva essere esente dall’utilizzare pannelli solari, ma anche celle a combustibile, i sistemi di riciclaggio delle acque, ed anche una tecnologia inventata proprio dalla NASA per le missioni umane e robotiche per l’esplorazione dello spazio.

Ma il mare non vale una cicca?

ma-il-mare-non-vale-una-ciccaEstate tempo di spiaggia, tempo di mare. Ma in vacanza non dimentichiamoci mai di sentirci un po’ come degli “ospiti” e di trattare i litorali puliti un po’ come faremmo con il divano di un amico. Cosa c’è di più incivile e sporco delle cicche di sigaretta sotterrate nella sabbia o che galleggiano nell’acqua in cui facciamo il bagno?

A parte la mancanza di igiene e il fastidio che si prova a ritrovarsele tra i piedi o sotto l’asciugamano, anche se siete in vacanza, vi ricordiamo che fumare fa male a voi e a chi vi sta intorno e aggiunge altro stress ai polmoni già provati tutto l’anno dall’aria inquinata di città e dalle emissioni di CO2 presenti nell’atmosfera. Inoltre i mozziconi di sigaretta ci mettono da uno a cinque anni per degradarsi.

Inaugurato primo parco divertimenti ecologico, si chiamerà Environmentaland

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L’attivismo globale non è a corto di idee innovative per coinvolgere i giovani nelle azioni per l’ambiente. Anzi, fanno molto di più di quello che dovrebbero fare le istituzioni. Dal noleggio della bici elettrica al treno per Coachella, in occasione del festival di hip-hop con i The Roots, questi ragazzi sembrano trovare la giusta combinazione tra divertimento e la discussione di alcuni gravi problemi ambientali, ma con un contenuto positivo. La loro ultima impresa suona particolarmente intrigante: il primo parco a tema ambientale al mondo. E dove poteva collocarsi tale meraviglia se non in California, uno degli Stati più attenti alle problematiche ambientali?

Situato nella città di Los Angeles, ad angolo tra Hollywood Boulevard e Highland Avenue, Environmentaland sarà un eco-parco a tema che si occuperà di trasmettere il problema dell’energia, del riciclo, dell’energia alternativa e tante altre tematiche ai bambini come in un gioco. Ad esso saranno accompagnate mini-esibilzioni, progetti, mini golf ed anche un Planetario, per far rendere conto alle nuove generazioni com’è la Terra nel suo complesso e come può cambiare a causa del riscaldamento globale.

Tartarughe marine, il commercio Usa-Cina mette a rischio più di una specie

estinzione-tartarughe-marineOgni anno milioni di tartarughe marine statunitensi che vengono allevate o catturate allo stato selvatico finiscono sulla tavole dei cinesi, dove l’antica prelibatezza riservata alle èlites è divenuta purtroppo facilmente abbordabile anche dalle masse.
La crescita delle esportazioni di tartarughe dagli Stati Uniti al mercato cinese è in picchiata.

I cinesi non usano le tartarughe marine solo come piatto prelibato, ma utilizzano anche parti dell’animale nella medicina tradizionale cinese, come potenziamento del sistema immunitario e miglioramento delle prestazioni sessuali.
Gli ambientalisti temono che questa forte domanda provocherà l’estinzione di alcune delle specie di tartarughe d’acqua dolce diffuse negli Stati Uniti.
Ecco perché lo Stato della Florida ha appena approvato una nuova legge che pone fine all’allevamento a fini commerciali delle tartarughe.

Eco-festival: la musica inaugura il filone ecologico

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Dopo il cinema, anche la musica vuol dare la sua mano all’ambiente, e lo fa con il suo mezzo migliore l’aggregazione tramite concerti. Da oggi fino al 21 agosto in Salento, e dal 2 al 5 settembre all’Idroscalo di Milano ci saranno una serie di eventi che inaugureranno la nuova stagione degli eco-entertainment, cioè degli spettacoli ecologici.

In attesa che anche i grandi cantanti aderiscano all’iniziativa (nell’ultimo tour Ligabue ci ha provato, alimentando parte del suo palco con delle turbine eoliche), alcuni cantanti di un certo livello si esibiranno su palchi di mezza Puglia in un contesto tutto ecologico. Non poteva di certo mancare l’approvigionamento dell’energia elettrica tramite pannelli fotovoltaici. Il sistema di audio e video sarà a basso consumo, probabilmente con luci LED o comunque lampadine a basso consumo, in maniera tale che la sola energia solare accumulata potrà essere sufficiente per dare luce all’evento.

Toronto inaugura il tetto verde della stazione della metropolitana

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La stazione della metropolitana Eglinton West di Toronto è stata progettata dal grande Arthur Erickson, e dunque si supponeva dovesse essere spettacolare. Il risultato è stato meglio del previsto, perché verde, non solo inteso in senso ecologico. Il tetto è quasi completamente privo di colonne, perché serve come una sorta di spettacolare mensola collettiva che passa sopra la superstrada e taglia in due la città.

I dettagli più spettacolari sono spiegati da Terry McGlade, la quale ha piantato un giardino su tutti 9.000 piedi quadrati (836 metri quadrati) di tetto. Questo non è esattamente lo stesso progetto di Renzo Piano per il California Academy of Science, ma in quanto ad ambientalismo ci va vicino. Lo spazio verde è visibile agli utenti in transito (anche se attraverso il vetro) e a quei conducenti parcheggiati sulla superstrada

Arriva l’ecobagnante

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Una nuova iniziativa da parte dell’ambiente, e partendo dalle piccole cose e dai gesti ordinari di ogni giorno. L’ Assessorato al Turismo e l’Assessorato all’ambiente della Provincia della Spezia, in collaborazione con i Comuni costieri, i Parchi e la riserva marina, promuovono una campagna di educazione ambientale. Una comunicazione destinata ai turisti ma anche ai cittadini e ai residenti. Un progetto mira alla tutela e alla cura dell’ecosistema marino, passando attraverso la pulizia dei litorali italiani.

Si tratta di una campagna interamente dedicata all’eco-bagnante. Perché in spiaggia si mettono in atto troppo spesso piccoli comportamenti che tendono a “rovinare” l’ambiente circostante, e i cui segni rimangono nel tempo e nello spazio.

Justin Timberlake inaugura il suo golf club ecologico

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Nella corsa di Hollywood alla stella più ecologica, si aggiunge anche Justin Timberlake. L’ex membro degli N’Sync sta guadagnando qualche eco-credito con il suo nuovo campo da golf fatto costruire a Memphis, Tennessee, la sua città natale. L’apertura è prevista per oggi, 25 luglio, ed in questo progetto il cantante/ballerino ha investito 16 milioni di dollari per rendere “verde” il campo da golf, e non soltanto come colore. Il progetto rientra in uno più ampio, avviato da qualche tempo negli Stati Uniti, di rendere quante più strutture pubbliche il più possibile ecologiche.

Originariamente chiamato Woodstock Hills, il campo da golf è di vecchia data. In realtà è stato il primo posto in cui Timberlake ha imparato a colpire una pallina da golf, e da allora è stato avvolto da questa passione.

Anche il Primo Ministro inglese ha il suo orto biologico privato

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Decisamente Michelle Obama ha fatto scuola. Dopo che si è fatta immortalare da fotografi di tutto il mondo mentre coltivava l’orticello nel giardino della Casa Bianca, è scattata la orto-mania. Che poi alla fine era l’intento della stessa First Lady: far capire l’importanza del cibo biologico, far vedere quanto è semplice mangiare sano, e soprattutto invogliare milioni di persone a coltivare il proprio orto personale.

La prima persona di “un certo peso” a seguire il suo esempio è stata la Regina Elisabetta d’Inghilterra la quale, nonostante l’età, ha deciso di piantare qualche ortaggio a Buckingham Palace. Dopo un tale segnale, non poteva reagire anche il Primo Ministro del Parlamento britannico, Gordon Brown, la cui moglie ha appena annunciato di aver piantato l’orto biologico anche nel giardino di Downing Street.

Samsung investe 4,3 miliardi di dollari nel taglio delle emissioni

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Continuiamo con la nostra indagine sulle attività sostenibili delle multinazionali, occupandoci oggi del colosso sudcoreano Samsung. Pare che gli asiatici si stiano concentrando più sui gadget che sui prodotti centrali della loro attività. Nella relazione Eco-Management 2013, la Samsung anticipa di voler investire 4,3 miliardi di dollari in gadget e strutture più ecologiche entro 4 anni. Ecco tutta una serie di cambiamenti previsti per un cambiamento positivo.

Secondo la Reuters, la Samsung impiegherà 2,5 miliardi di dollari per rinnovare le attività accessorie, tra cui il taglio dei consumi della potenza dello standbye del 50%, i materiali per l’elettronica saranno riciclabili e biologici come anche gli accessori dei laptop e per i telefoni cellulari. Nulla di nuovo invece su un maggiore impegno, per esempio nel realizzare i propri prodotti con materiali riciclati, e non di lasciare agli utenti finali la discrezione di riciclarli a fine vita. Può sembrar poco ma fa una grande differenza.