Energia pulita prodotta in stalla, la green economy in Toscana

Come ridurre le emissioni di anidride carbonica di circa 7.000 tonnellate ogni anno e produrre energia pulita per oltre 2,6 megawatt? Sfruttando l’energia prodotta nelle stalle delle fattorie toscane!

Questa è l’idea dell’azienda agricola Fattorie Toscana e Santa Luce, in provincia di Pisa: green economy ed energia verde al 100% prodotta dagli scarti aziendali delle stalle.

rinnovabile record italia superato 50% produzione

Rinnovabili, no al decreto blocca solare

La protesta delle associazioni ambientaliste ed ecologiche del Paese mai come ora si fa sentire. L’ennesima violenza allo sviluppo sostenibile e al decollo delle rinnovabili in Italia viene attuata sotto il naso di tutti.

Mi riferisco al decreto legisativo in attuazione della direttiva europea 2009/28/CE, già ribattezzato decreto blocca solare. Come spiegano gli ambientalisti di Legambiente, WWF Italia, Kyoto Club e della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, solo per citare i principali del Paese, con l’attuazione del decreto

non sarebbe possibile offrire un eco-futuro all’energia italiana.

Sigarette ecologiche per smettere di fumare

Non è facile smettere di fumare, lo sanno bene i fumatori: Eppure per tutti loro c’è un rimedio, è la sigaretta ecologica, o ecosigaretta. Si tratta di una sigaretta senza catrame e senza monossido di carbonio, altamente nocivi per l’organismo, ma con solo una piccola quantità di nicotina che fumata regolarmente, non danneggia i nostri polmoni e quelli delle persone che ci sono accanto, ma pian piano diminuisce la dipendenza dalla nicotina.

E’ una sigaretta elettronica che come le vere sigarette emette delle nuvole di fumo, ma è un fumo ecologico: solo vapore acqueo senza combustione. Insomma, giusto per dare l’effetto della sigaretta.

Vini, anche le cantine si tingono di verde

La Green economy tocca davvero tutti i settori dell’economia: anche le cantine e le imprese vinicole si tingono di verde.
L’ecologia e l’ambiente applicato alla produzione e all’imbottigliamento del vino sono i temi del convegno Eco-sostenibilità e vantaggio competitivo nelle imprese vinicole, promosso da E. ON, fornitore mondiale di soluzioni energetiche specifiche.

Anche la Comunità europea è intervenuta nel convegno sulla svolta verde del settore vinicolo italiano perché anche il risparmio energetico e il basso impatto ambientale sono oggi strumenti di business ed il made in Italy si deve adeguare alle performance aziendali europee se vuole rendere il mercato più competitivo.

Green economy, Unep: i 10 settori su cui investire nell’economia del futuro

Investire appena il 2% del valore di mercato di tutti i beni e servizi del mondo in 10 settori chiave potrebbe avviare una transizione verso la riduzione delle emissioni e l’uso efficiente delle risorse. E’ questo il messaggio del Programma ambientale delle Nazioni Unite (Unep) presentato ieri a Nairobi, in Kenya, alla presenza di 100 ministri dell’ambiente per il Forum Ministeriale Mondiale.

La somma, attualmente pari a circa 950 miliardi di euro l’anno, potrebbe far crescere l’economia globale allo stesso ritmo, se non superiore, rispetto alle previsioni degli attuali modelli economici, ma senza i rischi di nuove crisi, carestie, riduzione delle risorse ed economia ad alte emissioni di carbonio.

Ora della Terra 2011, i consigli di WWF e di Marco Mengoni

Il 26 marzo si svolge uno degli eventi più importanti a livello mondiale per l’ambiente e l’ecologia, l’Ora della Terra. Earth Hour 2011 coinvolge tutti: cittadini, istituzioni, aziende per andare “Oltre l’Ora” e impegnarsi in difesa del Pianeta.

Ogni anno oltre un miliardo di persone spegne le luci in 128 Paesi del mondo per dire Sì all’ambiente, si alla salvaguardia del Pianeta e per fermare i cambiamenti climatici.

Adidas progetta la scarpa sostenibile

L’Adidas, come molte multinazionali, è spesso nel mirino degli ambientalisti per pratiche di produzione non proprio eco-friendly. Ma forse qualcosa, in un mondo sempre più green, sta cambiando. L’Università RMIT di Melbourne, in Australia, ha recentemente firmato un contratto di ricerca per 207.000 dollari (circa 150 mila euro) con il colosso dello sport, per identificare la capacità di pratiche sostenibili per le produzioni in Indonesia.

Il progetto è stato battezzato The Sustainable Manufacturing Initiative (iniziativa per la produzione sostenibile) e vedrà impegnati, secondo l’università, i ricercatori in tecnologia dello sport, produzione sostenibile, sviluppo sostenibile, energia sostenibile e gestione della catena di rifornimento dei tessuti.

Pannelli solari in vendita al supermercato, l’ultima novità dal Regno Unito

Nel Regno Unito esiste una catena di supermercati, chiamata Sainsbury’s, che per far fronte alla concorrenza ha intrapreso da qualche anno una politica innovativa, e decisamente improntata sull’ambiente. In passato infatti si sono occupati di trasformare i rifiuti alimentari in energia elettrica; poi sono passati alle strategie per allevare le api vicino ai negozi durante l’allarme per la carenza di questi insetti; ma hanno fatto registrare anche il lancio di ricariche per veicoli elettrici ed ormai Sainsbury ha inaugurato un settore “green” fisso. Ora sarà la volta della vendita di pannelli solari.

Sainsbury’s Energy offrirà ai clienti la possibilità di acquistare i pannelli solari direttamente al supermercato, ma anche di avere accesso alla consulenza negli energy-store per le valutazioni domestiche e le tariffe da applicare per l’energia elettrica. Per incentivare ulteriormente quest’iniziativa, come qualsiasi supermercato che si rispetti, ha la sua raccolta punti, ed un’installazione dei pannelli solari varrà 10.000 punti da spendere per altri servizi o prodotti.

Greenpeace, assalto alla centrale elettrica “basta carbone, vogliamo le rinnovabili”

Nella mattinata di giovedì scorso Greenpeace USA ha avviato una nuova campagna di disobbedienza civile contro il carbone. Gli attivisti hanno srotolato uno striscione gigante in cima alla centrale del Bridgeport Harbor che recitava “Spegnetela: Basta Carbone”. Il Bridgeport Harbor è un impianto vecchio ed inefficiente (ha 40 anni!), e non è necessario per fornire energia alla rete del Connecticut.

Eppure emette 3 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica ogni anno, insieme alle 2.800 tonnellate di anidride solforosa tossica, 2.200 tonnellate di ossido di azoto, e persino circa 20 kg di mercurio. La centrale si ritiene sia responsabile dell’aria della città talmente insalubre che un residente su 4 ha l’asma. Gli esperti della sanità stimano che almeno un morto all’anno nella città possa essere attribuito alle emissioni nocive della centrale a carbone, che peraltro, come abbiamo accennato prima, è perfettamente inutile.

M’illumino di meno, alle 18 tutti pronti a spegnere le luci e ad accendere il tricolore

Un tricolore a risparmio energetico, quello che si accenderà questa sera al Quirinale, illuminando la bandiera che per una volta sarà, oltre che il simbolo di quell’Unità seppur oggi tanto discussa e in discussione, anche il segnale di una sensibilità nuova e alta alle tematiche ambientali e alla sostenibilità. E lo testimoniano le adesioni ricevute quest’anno da M’illumino di meno, l’iniziativa verde promossa dal programma di Radio Due, Caterpillar, che ci invita a spegnere le luci dalle 18 alle 19 e lancia, in occasione dei 150 dell’Unità d’Italia, un altro appello, per chi può, a lasciare acceso un tricolore a ridotto consumo energetico.

Massimo Cirri e Filippo Solibello, conduttori della trasmissione radiofonica promotrice di M’illumino di meno, trasmetteranno, per l’occasione, in diretta dal Castello di Rivoli di Torino, dalle 17 alle 19 e 30, per raccontare le varie iniziative nelle piazze italiane ma anche le tante adesioni di uffici, edifici pubblici, cittadini.

Mobili ecologici 2011: vince la sedia fatta con le t-shirt, seconde le lampade da bottiglie PET (gallery)

La designer svedese Maria Westerberg ha vinto quest’anno il Green Furniture Award 2011 con la sua sedia fatta con le t-shirt. Secondo la giuria,

la sedia intreccia una storia significativa utilizzando tessuti usurati. Questo aggiornamento del classico “tappeto di stracci” diventa un modo unico di imbottitura. Le T-shirt ricevute dagli amici, insieme ad altri capi come le tende della nonna, il jeans preferito ma ora usurato, ecc, si fondono visivamente in una sinfonia colorata della propria storia personale.

E’ questa la motivazione con cui la creativa svedese ha vinto il premio dedicato a quanti, in tutto il mondo, hanno tentato di inventare qualcosa di utile dagli oggetti considerati ormai inutili: i rifiuti. Sono molto interessanti questi concorsi perché stimolano la fantasia di migliaia di persone che ogni anno inventano un modo nuovo per creare qualcosa che evita che migliaia di tonnellate di rifiuti finiscano in discarica. Qualche esempio? Continuate a leggere dopo il salto.

Fotovoltaico sui tetti a Taranto, Enel Green Power e gruppo Marcegaglia guardano al futuro

Un fotovoltaico sostenibile, che non rovina il territorio, quello promosso da Enel Green Power, molto attiva in Puglia, e dal Gruppo Marcegaglia che hanno inaugurato ieri a Taranto un impianto da 3,2 Mw, guardando al futuro del solare nel nostro Paese, futuro che deve correre, quasi necessariamente, di tetto in tetto, dai capannoni industriali alle case residenziali, come tra l’altro già oggi avviene per gran parte della potenza fotovoltaica installata.

E delle prospettive di sviluppo sostenibile del fotovoltaico in Italia ha parlato, nell’ambito dell’inaugurazione, il vicepresidente Business Development Enel Green Power, Ingmar Wilhelm, sottolineando come la nuova tecnologia messa in campo utilizzi un film sottile a silicio amorfo che ben si presta ad applicazioni sulle coperture di case e fabbriche.

Edifici classe A, Legambiente boccia tutti tranne Bolzano

Gli italiani ancora non sanno costruire gli edifici di classe A. Sarà perché in gran parte del Paese fa caldo 9 mesi all’anno, o perché ancora non si è diffusa la cultura del risparmio energetico, ma fatto sta che su 100 edifici censiti da Legambiente, solo 11, peraltro tutti nella Provincia di Bolzano, sono stati promossi. Tutti gli altri bocciati o rimandati.

E’ questo il quadro disegnato dall’associazione ambientalista sullo stato degli edifici italiani, costruiti senza isolamento alle pareti, con finestre sottili o montate male, ponti termici tra diversi materiali e strutture che facilitano la dispersione del calore. Tutto questo comporta un incremento nello spreco energetico per quanto riguarda il riscaldamento o il raffreddamento, che arriva a pesare sulle tasche degli italiani dai 200 ai 500 euro all’anno in più a famiglia.