
32 persone sono finite in manette in Campania con l’accusa di associazione per delinquere per il traffico illecito di rifiuti. In sintesi, come si legge nel comunicato stampa diramato dalla procura di Napoli, imprese e associazion Onlus sono accusate di aver esportato in Paesi extraeuropei rifiuti tessili non riciclati secondo le norme igienico- ambientali, raccolti con attività caritatevoli o acquistati in modo illecito dalla Germania.
Il dramma che si sta vivendo in questi ultimi tempi in alcune città come Palermo, Napoli e di recente anche in alcune
Emergenza rifiuti a Palermo, l’Amia, la società per la raccolta della spazzatura interamente partecipata dal Comune, è ufficialmente fallita. Un’azienda in fortissima perdita, commissariata da tempo, che ha continuato a vedere le proprie spese salire e il proprio bilancio farsi sempre più nero anno dopo anno. Nel frattempo, Palermo resta, come è facile intuire, zeppa di rifiuti.
Sistri oltre lo scandalo, il ministro dell’Ambiente Corrado Clini in una conferenza comunica che inizierà a funzionare a marzo 2014, che il sistema può diventare operativo e apportare grandi benefici riguardo la tracciabilità dei rifiuti (in particolar modo di quelli pericolosi) “anche se il suo avvio va gestito in modo graduale”.
I rifiuti in Campania non sono ancora gestiti in maniera soddisfacente: secondo la Corte di giustizia europea mancano ancora misure risolutive e i piani temporali per le soluzioni future appaiono poco credibili. Si va verso il deferimento davanti alla corte UE in quanto l’Italia non avrebbe eseguito la prima sentenza della corte e per l’apertura di una nuova procedura di infrazione due anni fa.
Per la prima volta il 2012 ha fatto registrare una riduzione dei RAEE, ovvero i rifiuti elettronici che vengono raccolti per essere riciclati nella maniera corretta. Il motivo però non è da ricercarsi in un minore sforzo visto che i centri di conferimento sono aumentati e l’impegno pure. Ma è la crisi economica che ha colpito anche questo settore a ridurre la quantità di rifiuti. Secondo i dati del centro coordinamento RAEE che si occupa della raccolta nazionale, i problemi economici hanno portato gli italiani ad acquistare meno prodotti tecnologici che in passato, e di conseguenza anche quelli vecchi sono stati gettati di meno.
Rifiuti a Palermo, i cittadini in rivolta bruciano bidoni dell’immondizia e creano barricate per le strade: è piena emergenza nel capoluogo siciliano, mentre la soluzione alla crisi non sembra ancora vicina.
A Palermo è emergenza rifiuti: la raccolta della spazzatura procede molto lentamente già da alcuni giorni per via delle preoccupazioni, dell’agitazione, della situazione critica in cui versano le aziende Amia e Amiaessemme, le due società che si occupano della raccolta e che sono ormai a un passo dal fallimento.
Per il Tar del Lazio l‘inceneritore di Albano, a due passi da Roma, si può costruire: la sua realizzazione era stata solo sospesa, e ora arriva la conferma che il progetto va avanti. Con il via libera scoppiano subito nuove polemiche, in particolare sulle rilevazioni relative all‘inquinamento.