Enel Green Power sigla accordo spartizione EUFER

500 MW di potenza installata, cui va ad aggiungersi una pipeline di progetti avente una potenza pari all’incirca ad 800 MW. Questo è quanto la controllata di Enel Green Power, la Enel Green Power Espana SL, ha ottenuto nell’ambito di un accordo per la suddivisione degli asset detenuti da EUFER, Enel Union Fenosa Renovables, SA.

A darne notizia in data odierna, lunedì 30 maggio 2011, è stata proprio Enel Green Power nel far presente come l’operazione di spartizione degli asset, di break up come si dice in gergo, sia avvenuta nell’ambito di un accordo che EGP ed Enel Green Power Espana SL hanno stipulato con Gas Natural SDG, SA. Il break up è avvenuto siddividendo le attività al 50% e attuando un bilanciamento non solo in termini di valore degli asset, ma anche in funzione della redditività, della capacità installata e del mix tra la tecnologia ed il rischio.

Nucleare, la Germania chiuderà tutte le centrali entro il 2022

Gli italiani guardano alla Germania e sognano che un giorno i nostri governanti possano comportarsi come quelli tedeschi. E’ bastata una mega-protesta con 160 mila persone scese in piazza per far decidere al Governo tedesco la chiusura definitiva delle centrali nucleari. Le prime già cominceranno a spegnere i reattori quest’anno.

E’ questa la decisione del Ministero dell’Ambiente che, per bocca del ministro Norbert Rottgen, l’ha definita una decisione “irreversibile”. Ed ha fatto bene Rottgen a precisare questo che non è un dettaglio insignificante in quanto, sin dall’incidente di Fukushima, le decisioni di Angela Merkel sono sempre state altalenanti, con un giorno in cui manifestava la volontà di smetterla con il nucleare, ed il giorno successivo che prolungava la vita delle centrali già in funzione.

Zero emissioni di Poste Italiane con le lettere

Per la prima volta nella storia Poste Italiane ha consegnato  la sua prima lettera a “zero emissioni“; il tutto è avvenuto a Pisa, in occasione della seconda edizione del Forum Green City Energy, l’evento internazionale che riguarda le nuove energie per lo sviluppo della Smart City, che si è tenuto presso il Centro Espositivo San Michele degli Scalzi il 26 e 27 maggio scorso.

L’iniziativa, in accordo con quanto reso noto dal colosso postale, è frutto di un’intesa siglata dal leader dell’energia Enel, da Poste Italiane e dal Comune di Pisa. Proprio Pisa, lo ricordiamo, è la prima città in Italia che sta sperimentando con i veicoli elettrici il servizio di recapito della corrispondenza nel centro storico.

Nucleare, Germania: in 160 mila in piazza per chiedere la chiusura delle centrali

Nonostante la Germania sia uno dei Paesi che più di altri stanno accelerando la fine dell’era del nucleare, i cittadini non sono ancora contenti e ieri sono scesi nuovamente in piazza in una manifestazione che, vista da qualche migliaio di chilometri di distanza, fa rabbrividire.

In oltre 20 città tedesche una folla oceanica di più di 160.000 persone è scesa in strada in assembramenti talmente folti che anche la polizia non ha potuto negare che in alcune città ci fossero non meno di 20-25 mila persone. L’urlo della manifestazione era “Atomkraft – Schluss” (fine dell’energia nucleare). L’azione è servita per inviare un messaggio forte e chiaro al Governo che sembra piuttosto incerto sul futuro energetico della Germania.

Fukushima, piove sul bagnato: in arrivo il tifone Songda. La centrale non è pronta

Piove sul bagnato a Fukushima. La centrale messa in crisi dal violento terremoto dell’undici marzo scorso e dal conseguente devastante tsunami, sta per affrontare un’altra dura prova che aggiungerebbe ulteriori fattori di rischio all’emergenza in corso: l’arrivo in Giappone del secondo tifone della stagione, Songda.

Secondo quanto affermano i gestori l’impianto in avaria, in cui da giorni si combatte per ristabilire una situazione di sicurezza ed impedire l’ulteriore fusione dei reattori, arginando per quanto possibile i danni, non è abbastanza preparato a fronteggiare le forti raffiche di vento e le violente precipitazioni attese. Quali rischi si corrono in concreto?

Quarto Conto Energia: seminario Assosolare per capirne di più

Del passaggio in Italia dal terzo al quarto Conto Energia tutto si può dire tranne che sia stato indolore. I lunghi rinvii, le indiscrezioni, ma anche le proteste delle imprese e dei lavoratori sfociate, tra l’altro, nel primo sciopero nazionale del settore, hanno lasciato il segno sulla filiera del fotovoltaico.

Non sono molte le imprese del comparto soddisfatte del quarto Conto Energia visto che a fronte della riduzione delle incentivazioni sono state inserite alcune misure, paletti e vincoli che in teoria dovrebbero essere anti-speculazione, ma che a conti fatti rischiano di penalizzare oltremodo la maggioranza delle PMI del comparto che stanno puntando sugli investimenti nelle rinnovabili. E allora, come stanno realmente le cose?

Fotovoltaico: Constellation Energy, impianto per Toys R Us

Un mega impianto fotovoltaico, avente una potenza complessiva cumulata pari a ben 5,38 MW, su tetto, ed un’estensione pari ad oltre 120 mila metri quadrati. Trattasi del più grande impianto fotovoltaico su tetto che sarà realizzato negli Stati Uniti, ed in particolare a Flanders, nel New Jersey. Il sito per la realizzazione è rappresentato dal centro di distribuzione del colosso statunitense Toys R Us, mentre la costruzione del mega impianto è affidata a Constellation Energy, a sua volta leader negli States nella fornitura di luce e di gas, ma anche nella promozione e sviluppo delle fonti energetiche pulite e sostenibili.

Constellation Energy si occuperà di realizzare l’impianto, che resterà di sua proprietà, oltre che dell’attività di manutenzione; si stima che già entro l’estate del 2011 l’impianto possa entrare in funzione per la produzione di energia elettrica da fonte solare che sarà acquistata proprio da Toys R Us in base ad un contratto di durata ventennale.

Energia: stop al nucleare, il Giappone riparte dal sole

Diventa quasi superfluo affermare che, dopo il disastro di Fukushima, l’energia nucleare non è esattamente ciò che i giapponesi chiedono. Eppure bisogna specificare questa che può sembrare un’ovvietà, visto che ancora oggi in Italia molti politici continuano a spiegare che, nonostante le varie fusioni, sia i nipponici che il resto del mondo continuano a puntare sull’atomo.

Dato questo per assodato, va considerato che in Giappone il parere del popolo conta, tanto che il Governo sta cercando altre fonti per garantire il fabbisogno energetico futuro del Paese. L’ultima iniziativa è stata battezzata “Sunrise Plan”, che non si dovrebbe tradurre tanto letteralmente come “piano dell’alba”, ma più che altro in senso figurato, come una sorta di “rinascita dal sole”.

Nucleare, Svizzera chiuderà le centrali entro il 2034: elogio della follia

Nucleare, argomento caldo che scotta ogni giorno di nuove crisi, proteste, polemiche, raramente raccoglie consensi e soprattutto non in questo periodo. Abituati a vivere in un mondo post Chernobyl al punto da dimenticarcene a tratti, lo spettro radioattivo di Fukushima, centrale morta vivente, aleggia sulle nostre teste troppo da vicino per ignorarlo anche se non in possesso del sesto senso.

Il Governo italiano non va certo in giro per cimiteri (a Chernobyl son morti quattro gatti randagi d’altronde) e preferisce prendersi una pausa di riflessione dalla rivoluzione energetica fondata sul ritorno all’atomo, inserendo nel decreto Omnibus, approvato ieri con la fiducia dalla Camera, una moratoria che blocca tutto per un anno. Il referendum sul nucleare del 12 e 13 giugno prossimo è dunque in bilico, per la maggioranza è obsoleto perché a bloccare il nucleare ci han pensato già loro, così dicono.

Investimenti fotovoltaico: Adiconsum, valorizzare le rinnovabili

L’Italia ha preso precisi impegni con l’Europa in materia di riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2), ma anche riguardo agli investimenti nelle fonti rinnovabili. A ricordarlo è l’Associazione Adiconsum dopo che, di recente, con il quarto Conto Energia, gli incentivi al fotovoltaico sono stati oggetto di una rimodulazione. Gli incentivi, lo ricordiamo, vengono “scaricati” sulla collettività, ed in particolare sulle bollette energetiche che pagano le famiglie.

L’Associazione dei Consumatori ritiene fondamentale la valorizzazione delle rinnovabili, ragion per cui occorre spingersi anche nell’ottica della massima valorizzazione delle fonti di energia in modo tale che, anche attraverso un migliore dispacciamento, le bollette della luce possano essere, a parità di consumi, meno salate. Per questo, al fine di andare a valorizzare le rinnovabili in Italia, ed in particolare nelle Regioni del Mezzogiorno, l’Adiconsum è favorevole all’investimento di Terna a patto che il tutto venga regolato dall’AEEG, l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas.

Nucleare: Greenpeace porta il “bidone” dell’atomo a Roma

Mentre ieri in Parlamento il Governo tentava l’ennesima prova di forza per by-passare il referendum sul nucleare, quello che gli fa più paura perché porterebbe milioni di italiani alle urne, sulla terrazza del Pincio, a Roma, gli attivisti di Greenpeace hanno posizionato il “bidone del nucleare”, un gigantesco cilindro simile ad un barile per le scorie radiattive, per protestare contro il decreto Omnibus.

“Liberateci dal nucleare”, chiedono gli attivisti con uno striscione sul bidone, e la liberazione non è solo figurata, visto che all’interno della struttura ci sono davvero delle persone, le quali hanno deciso di rimanerci fino al 12 giugno, quando si apriranno le urne per il referendum.

Decreto Omnibus: Governo incassa fiducia, che ne sarà del referendum sul nucleare?

Decreto Omnibus: il Governo oggi ha incassato la fiducia ottenendo 313 sì, 291 no e registrando due astensioni:

La Camera, fa sapere in una nota il Parlamento, ha votato la fiducia posta dal Governo sull’approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell’articolo unico del disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 31 marzo 2011, n. 34, recante Disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, nonché per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo.

Nucleare in Italia, si vota la fiducia per il decreto Omnibus

E’ in corso in aula alla Camera il voto di fiducia del governo sul decreto Omnibus, decreto che tra gli altri provvedimenti contiene anche quello sulla moratoria per il nucleare in Italia. A seguito del disastro della centrale di Fukushima e soprattutto della diminuzione del consenso pubblico, la maggioranza di governo era stata costretta a fare dietro front sul ritorno al nucleare e quindi oggi il governo chiede la fiducia per evitare il referendum previsto per il 12 e 13 giugno. Finora la maggioranza di “No” dei parlamentari boccia la fiducia, tra commenti e polemiche verso l’attuale maggioranza di governo.

Sul nucleare il governo fa una clamorosa marcia indietro, quando fino a tre mesi fa quella fonte energetica era la base per lo sviluppo indicata dall’esecutivo. Mi auguro che nonostante il decreto il referendum si tenga comunque, il governo non ha un piano energetico e quindi di non avere un progetto di sviluppo

ha commentato in aula Paolo Baretta del Pd.