
In Umbria, all’inizio del corrente mese di agosto del 2011, è stato presentato da Silvano Rometti, assessore regionale all’Ambiente, il nuovo regolamento che disciplinerà sul territorio lo sviluppo e l’espansione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Trattasi, nello specifico, della “Strategia regionale per lo sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili 2011/2013“, e della “Disciplina regionale per l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili“, che a fronte di regole e criteri introduce anche un quadro programmatico associato sia alla certezza delle prescrizioni, sia alla semplificazione a livello amministrativo.
Energia dalle maree: quali prospettive si aprono, dopo decenni di tentativi, per lo sfruttamento delle masse d’acqua in movimento? Facciamo un salto nel passato, per la precisione una sosta nel lontano 1967, anno della costruzione della prima grande centrale adibita allo scopo sull’estuario del fiume Rance, in Francia. Una diga e 24 turbine a bulbo realizzate in un’area in cui la marea raggiunge i 13,5 metri di dislivello. Incredibile ma vero, ancora oggi l’impianto è perfettamente funzionante, con all’attivo 480 GWh di produzione annuale. L’energia viene prodotta dall’affluire e defluire dell’acqua all’interno di un bacino. Il flusso acquista velocità passando attraverso dei tunnel ed innesca il movimento delle turbine a loro volta collegate a generatori.
Solare termodinamico ed energia dalle maree nei piani di sperimentazione e sviluppo nel campo delle rinnovabili nel cassetto di Enel Green Power. Ne ha parlato lo scorso 9 luglio, nell’ambito di un incontro con la stampa presso il Centro Ricerche di Catania, Sauro Pasini, responsabile Ricerca del gruppo Enel, commentando il successo di Archimede, la centrale solare termodinamica di Priolo Gargallo (Siracusa), firmata Carlo Rubbia e realizzata dall’Enea: