In Italia, solo per quest’anno, l’industria operante nel settore delle rinnovabili, ed in particolare del fotovoltaico, ha già pianificato investimenti per complessivi 2,5 miliardi di euro che, senza considerare l’indotto, creeranno sul nostro territorio ben tremila nuovi posti di lavoro oltre ai ventimila e più già creati in questi anni. A farlo presente è Anie/Gifi – Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane – a seguito delle incertezze legate ai tempi di approvazione del nuovo Conto Energia a partire dall’anno 2011; l’industria del fotovoltaico s’attende da parte del Governo italiano un segnale forte che porti all’approvazione del nuovo schema prima che si tengano le consultazioni regionali.
Questo, secondo Anie/Gifi, affinché si eviti di creare un’instabilità di mercato che potrebbe essere pericolosa; non mancano infatti player del settore che in assenza di una prospettiva certa sulle incentivazioni hanno minacciato a più riprese di dirottare gli investimenti all’estero dopo un’espansione che negli ultimi mesi ha portato l’Italia a superare nei giorni scorsi la soglia di 1 GW di potenza installata.
L’unione fa la forza, anche in tema di energie pulite. I privati che vogliono installare nella propria abitazione un
Un gruppo di ricercatori europei finanziato dalla Commissione Europea sta creando una tecnologia che tratterà i quartieri come una rete di potenza in miniatura, prevedendo la condivisione dell’energia prodotta in ogni casa a seconda delle necessità. Il risparmio energetico, promettono, sarebbe enorme.
Andare su e giù da un piano all’altro mossi dal sole, senza produrre emissioni di gas serra nocive per l’ambiente, senza dispendio di energia elettrica costosa, bensì utilizzando l’elettricità convertita dalla luce solare, rinnovabile, senza oneri economici, pulita. Potenza dell’energia solare che può smuovere qualsiasi cosa, persino gli ascensori.