L’isola di Mont-Saint-Michel, patrimonio dell’Unesco dal 1973 e con più di 3 milioni di visitatori ogni anno rischia di scomparire e di perdere il suo carattere marittimo, a causa dell’uomo. L’isola è finita nel mirino della Corte dei Conti francese e della magistratura di Coutances, Normandia, per una controversia tutt’altro che ordinaria che rende il “gioiello dell’Atlantico” un luogo ancora più affascinante e insolito.
Europa
Ambiente, spreco di cibo: entro il 2020 verrà dimezzato
Sembra un’affermazione un po’ ambiziosa ridurre lo spreco di cibo del 50% entro il 2020, ma questo è uno degli obiettivi dell’Unione europea. A lanciare la sfida ai 27 Paesi membri è Bruxelles, ma alcuni già corrono ai ripari come la Francia che ha posticipato la mèta al 2025. E in Italia? Vediamo, dati alla mano, quanto cibo si spreca perché e come ridurre gli sprechi alimentari.
Ambiente e clima sono le eco-priorità per l’Europa
Occorre un piano di strategia per contrastare i cambiamenti climatici e per dare vita ad un nuovo programma per l’ambiente. Questo in sintesi è stato il discorso di Phil Hogan, ministro dell’Ambiente irlandese, alla guida della Presidenza Ue per il primo semestre del 2013. Il programma di azione per l’ecologia, il settimo per l’Europa
è per noi una chiara priorità della Presidenza. Il programma è uno dei pezzi più importanti dell’architettura ambientale a livello europeo e renderà operativa la strategia Europa 2020, in particolare l’iniziativa cardine sull’efficienza delle risorse.
Il referendum britannico sull’UE si ripercuoterà sul clima
A livello internazionale la bomba che sta per scoppiare in questi giorni parla inglese. Un paio di giorni fa infatti il Premier britannico Cameron ha annunciato un referendum in cui chiederà ai suoi concittadini se hanno intenzione di rimanere nella Comunità Europea. Si tratta di una svolta epocale dato che, a parte le conseguenze economiche e civili che avrà questa decisione, ne avrà di parecchie anche dal punto di vista ambientale. La Gran Bretagna finora si è dovuta attenere alle regole stabilite dall’Unione, ed è stata anche uno dei Paesi che ha risposto meglio. Ma se dopo il referendum si dovesse “staccare”, le conseguenze sarebbero disastrose.
L’Europa non ha imparato dai disastri ambientali del passato, aspettiamocene di nuovi
L’Europa in passato ha dovuto far fronte ad una serie di disastri ambientali di immane portata. A causa loro migliaia di persone hanno perso la vita, milioni casa e lavoro, e si tratta di lezioni da cui avremmo dovuto imparare qualcosa. Ed invece niente. Stiamo parlando dell’incidente nucleare di Chernobyl, degli insetticidi DDT, della benzina con il piombo ed altri errori umani che hanno comportato conseguenze devastanti. Oggi, anziché imparare da essi, continuiamo a sottovalutare i rischi dei segnali di disgregazione ambientale, come la sparizione delle api, e continuiamo a “provocare” la natura con gli OGM e tanto altro.
Risultati del sondaggio Eurobarometro sulla qualità dell’aria in Europa
In Europa i più preoccupati per l’ambiente e per l’emergenza smog e inquinamento atmosferico sono gli italiani. Dall’ultimo sondaggio dell’Uerobarometro “La posizione degli europei riguardo alla qualità dell’aria” risulta che l’81% degli italiani ritiene la qualità dell’aria nelle città peggiorata negli ultimi dieci anni; contro il 56% degli altri cittadini dell’Unione.
Europa 100% rinnovabile? Gli scienziati ci credono
Un’Europa alimentata al 100% da energia rinnovabile è possibile. E non tra mille anni ma entro il 2050. Ne è convinto Paul Hockenos di Renewable Energy World che ha riportato un recente studio dell’Heinrich Böll Foundation. Come molti scienziati affermano da tempo, la tecnologia per raggiungere questo obiettivo esiste già. E’ la volontà politica che manca. Una politica energetica coerente in tutto il Vecchio Continente potrebbe modificare molte cose.
TAV, Monti: Infrastruttura prioritaria per noi e l’Europa
La TAV è un’infrastruttura prioritaria non soltanto per l’Italia e la Francia, ma per l’Unione europea nel suo insieme.
Questa, un po’ a sorpresa, è divenuta la TAV ossia la linea ad alta velocità Torino-Lione per il popolo italiano. Una sorpresa perché la sua realizzazione costerà al nostro Paese ben 2,9 miliardi di euro e, in questo periodo di crisi, non sapevamo di poter disporre di tali fortune. Ma il messaggio lanciato ieri nella città di Lione dal Presidente francese Francois Hollande e dal capo di Governo italiano Mario Monti non lascia dubbi: l’Unione europea deve contribuire il prima possibile alla realizzazione della linea ad alta velocità coprendo il 40% circa del costo totale dell’opera, assieme ai due Paesi interessati.
PanGeo, il progetto che monitora gli spostamenti del terreno in Europa
Il progetto Pangeo controllerà i movimenti verticali del terreno e sarà utile per lo studio dei rischi geologici in oltre 50 città europee. Due città per ogni stato (a parte Lussemburgo e Cipro) usufruiranno del servizio: in Italia si tratta di Roma e Palermo.
Ambiente, cercasi volontari per monitoraggio smog
Saranno direttamente i cittadini a monitorare la qualità dell’aria nelle città, aria che negli ultimi mesi ha registrato sempre più picchi elevati per lo smog e i gas climalteranti dovuti a traffico, condizionatori, industrie, combustibili fossili. Come? Attraverso uno zainetto misura smog, uno dei molti gadget innovativi e green finanziati dall’Unione europea per aumentare la consapevolezza ambientale dei cittadini e per facilitare i governi a raggiungere gli obiettivi 2020.
UE, dal 2014 stati dovranno riqualificare 3% edifici pubblici ogni anno
Gli stati dell’Unione Europea saranno tenuti a riqualificare il 3% annuo degli edifici pubblici a cominciare dal 2014, per ottemperare alle nuove direttive europee di efficienza energetica. Ma ancora manca un quadro normativo stabile e preciso.
Emissioni di CO2 nell’Unione Europea: meno 2% nel mercato ETS
Le emissioni di CO2 da parte dell’Unione Europea sono diminuite di oltre il 2% nel 2011. Il dato si riferisce a tutti gli impianti dell’unione implicati nel mercato delle quote di CO2, il cosiddetto “ETS” (Emissions Trading System) varato nel 2005, di cui fanno parte centrali elettriche e impianti industriali di vario genere, raffinerie e cementifici come acciaierie e cartiere. L’ETS è il primo sistema internazionale che fissa una soglia massima al totale di emissioni, permettendo tuttavia la compravendita di quote da parte dei paesi aderenti, entro il tetto massimo prefissato.
Ambiente, qual è il mare più pulito d’Europa?
Il mare più blu e più pulito d’Europa è quello di Cipro, Malta, della Croazia e della Grecia. L’Italia, assieme alla Spagna e al Portogallo vanta l’80% dei siti di balneazione in regola con i criteri ambientali più rigorosi. E’ quanto emerge dal rapporto sulla salute delle acque condotto dall’Agenzia e dalla Commissione europea all’Ambiente. Nel complesso, si legge nella nota diramata, l’Europa detiene il 93,1% dei siti di balneazione in linea con gli standard fissati dalla Commissione.
Ambiente, quanto ci costi? L’Italia in Europa
Quanto costa all’Italia l’ambiente? Molto, 50 miliardi di euro all’anno. Ma non in investimenti o tutele del paesaggio, smaltimento dei rifiuti, risparmio energetico. Non si tratta di tutto questo. Il nostro Paese ogni anno paga una multa all’Europa di 50 miliardi di euro per il mancato rispetto delle norme a tutela dell’ambiente. Il calcolo è stato fatto dal commissario Ue Janez Potocnik che ha ammonito l’Italia perché le 200 norme stabilite dall’Unione
Troppo spesso non vengono correttamente applicate con costi che non possiamo permetterci in tempo di crisi.