Allergie primavera bollettino pollinico

Allergie di primavera bollettino pollinico Betulacee e Cuprussacee

Allergie primavera bollettino pollinicoCon l’aumento delle temperature e l’arrivo della primavera la situazione climatica e il meteo hanno subito un cambiamento che si ripercuote sulla natura e sulla maturazione dei pollini. Per questo gli esperti consigliano a chi soffre di allergie di primavera di cominciare ora le terapie antistaminiche per alleviare i sintomi delle riniti e per prevenire le forme più gravi di asma.

Allergie primavera bambini consigli esperti

Allergie di primavera, i consigli degli esperti per i bambini

Allergie primavera bambini consigli espertiLe allergie di primavera sono uno dei disturbi più frequenti nei bambini piccoli. Secondo gli esperti 1 bambino su 5 è affetto da rinite allergica, asma, bronchite stagionale. I pediatri consigliano di seguire piccoli accorgimenti per limitare l’insorgere delle malattie e per prevenire i sintomi. Sin dalla gravidanza è possibile seguire alcune regole per limitare le possibili allergie nei nascituri e per far sì che non siano adulti allergici.

Allergie primavera smog inquinamento

Allergie di primavera e inquinamento, un mix pericoloso

Allergie primavera smog inquinamentoLa primavera è appena entrata e già si cominciano a sentire i primi starnuti…le allergie sono in agguato e, a causa dell’inquinamento atmosferico, le riniti allergiche e i raffreddori sono sempre più forti. Nel nostro Paese sono circa 10 milioni le persone, tra adulti e bambini, che soffrono per le allergie di primavera.

maiali fiumi cina scandalo alimentare

Maiali nei fiumi, anche la Cina rischia di avere il suo scandalo alimentare

maiali fiumi cina scandalo alimentare

Quasi sentivamo la mancanza degli scandali alimentari. Dopo che per settimane il governo cinese ha marciato sui problemi europei, approfittandone per chiudere gli import e promuovere il cibo 100% cinese, ora anche loro hanno la loro bella gatta da pelare. Già un paio di settimane fa è stato lanciato l’allarme per il ritrovamento di alcuni maiali morti nel fiume Huangpu. Immediatamente il regime cinese ha minimizzato l’accaduto, parlando di un incidente che non avrebbe avuto conseguenze per la popolazione. Il problema è che la contaminazione è andata man mano aumentando.

strade inquinate bambini malati

Strade inquinate significano bambini malati, un nuovo studio europeo

strade inquinate bambini malatiLa prossima volta che decidete di utilizzare l’auto, pensate se sia proprio necessario. Che l’inquinamento faccia male, lo sanno anche le pietre. Ma leggere numeri concreti sulle conseguenze del monossido di carbonio piuttosto che degli altri inquinanti sul nostro futuro, sui bambini, fa davvero impressione. Uno studio, presentato oggi dai ricercatori dello Swiss Tropical and Public Health Institute ed intitolato “Conseguenze criniche dell’inquinamento da traffico vicino alle strade in 10 città europee”, fa i conti dei danni che come sempre i più deboli sono costretti a pagare.

moda tossica bata ritira scarpe

Moda tossica, Bata ritira 4 modelli di scarpe

moda tossica bata ritira scarpeQuattro modelli di scarpe di Bata sono stati ritirati perché ritenuti tossici. Greenpeace ed altre associazioni ambientaliste da mesi stanno ribadendo il concetto che molte case di moda mondiali, anche quelle considerate più chic, utilizzano metodi poco sicuri per l’ambiente e per la salute umana per produrre scarpe, jeans ed altri prodotti. Tra questi colossi gli era sfuggita Bata, ma ci ha pensato Human Right Watch (HRW) a lanciare l’allarme.

cambiamenti climatici peggiorano epidemia influenza

I cambiamenti climatici peggiorano l’epidemia di influenza

cambiamenti climatici peggiorano epidemia influenza

L’epidemia di influenza in inverno è un fenomeno normale a cui siamo abituati. Ma negli ultimi anni è peggiorata, e nei prossimi si prevede debba andare sempre peggio. I motivi possono essere diversi, e tra di essi oggi se ne inserisce anche uno nuovo: i cambiamenti climatici. A sostenerlo è un gruppo di ricercatori dell’Arizona State University di Tempe che ha analizzato i dati dal 1997 ad oggi.

non nascono bambini inquinamento

Non nascono più bambini? È colpa dell’inquinamento

non nascono bambini inquinamentoDa anni sempre più scienziati sostengono che gli effetti dell’inquinamento non riguardano soltanto le malattie respiratorie. Ora hanno accertato una conseguenza in più. Secondo uno studio realizzato dall’Università di Newcastle, in Inghilterra, l’inquinamento cittadino renderebbe le donne infertili, non permettendogli così di generare figli. Ma non solo. Nelle aree molto inquinate anche i bambini che riescono a nascere sono a rischio perché mediamente nascono con un peso inferiore rispetto alle aree non inquinate.

amianto vittime italia

Amianto, duemila vittime ogni anno in Italia

amianto vittime italiaContinua la battaglia di Legambiente contro l’amianto. Dopo la denuncia della sua presenza nelle scuole del nostro Paese, l’associazione ambientalista esce oggi con un nuovo studio secondo cui ancora nel 2012, a più di vent’anni dalla messa al bando di questo materiale letale, ci siano duemila persone che muoiono per causa sua ogni anno. Stando ai dati di Legambiente infatti, sarebbero 34 mila i luoghi in cui ancora l’amianto è presente, e non si fa abbastanza per eliminarlo dato che i lavori vanno al rilento.

vassoi radioattivi torino

Vassoi radioattivi scoperti a Torino, rischio diffusione in Italia?

vassoi radioattivi torinoPossono sembrare degli oggetti innocui, che male possono fare due vassoi? Se realizzati con materiali pericolosi possono anche uccidere. Stiamo parlando di due vassoi scoperti nei giorni scorsi a Torino che mostravano 220 micro sievert/ora, con una concentrazione di attività di 9 mila becquerel. Tradotto significa che erano radioattivi, positivi al cobalto-60, e che rappresentavano un pericolo per chi ne veniva esposto per lunghi periodi. Ma com’è possibile che dei vassoi fossero radioattivi?

ilva taranto morti aria inquinata

Ilva Taranto, quasi 100 morti l’anno per l’aria inquinata

ilva taranto morti aria inquinataIl Gip Patrizia Todisco ha depositato le motivazioni della sentenza con la quale ha deciso la chiusura dello stabilimento Ilva di Taranto finché non verranno apportate migliorie che lo renderanno più salubre. La motivazione principale per cui ha preso quella decisione è che l’acciaieria di fatto sta “ammazzando” i tarantini. Secondo le ultime stime infatti, ogni anno nel capoluogo pugliese si registrano una media di 83 morti legati allo stabilimento, che salgono a 91 nei rioni Tamburi, Paolo VI e Borgo che sono più vicini alla fabbrica.

laghetto poiani

A Seminar la buona pianta, la manifestazione di Aboca

A Seminar la buona pianta

Non tutti gli eventi organizzati per i blogger si rivelano interessanti; spesso infatti si limitano ad una presentazione di qualche nuovo prodotto. Non è stato così per A Seminar la Buona Pianta, la manifestazione organizzata da Aboca cui ho partecipato nei giorni scorsi che finalmente mi ha fatto capire che è il momento di guardare più attentamente le piante che ci circondano. Se usate correttamente possono essere particolarmente benefiche per la nostra salute: ecco perché è fondamentale conoscere ad esempio quando e come usare la melissa piuttosto che l’iperico o ancora la passiflora. A fare da cornice  a questo evento gli splendidi paesaggi che circondano Rovereto, Schio e Vallarsa; durante le lunghe, faticose ma indimenticabili camminate abbiamo osservato delle piante ma anche ascoltato Lella Costa che ha letto un’natologia (curata da Marina Beer) dedicata a Italo Calvino e al suo rapporto con le piante e la natura e visto anche una favolosa coltivazione di calendula, mucche, cavalli, caprette (mi verrebbe da dire che mancava solo Heidi!). Durante A Seminar la buona pianta abbiamo avuto anche occasione di prendere parte a delle lezioni di fitoterapia tenute da Andrea Lugli, fitoterapeuta e dal botanico Fabrizio Zara che ha parlato di notizie e curiosità legate alle piante medicinali. Degni di nota anche gli agriristori, punti di ristoro che ci hanno permesso di assaporare piatti a base di piante e prodotti locali e l’agriaperitivo nel bosco: piatti e bevande decisamente diverse da quelle che siamo soliti consumare. Ed è forse proprio la paura di avvicinarsi a qualcosa di “diverso”, ancora poco conosciuto che ci fa essere titubanti nei confronti delle piante medicinali; Aboca grazie a questo evento ha quindi cercato di dissipare i nostri dubbi.